A Milano e in tutta Italia si sta intessendo il “Pre-Festival della Missione”. Proprio così, il festival si prepara insieme, per questo c’è bisogno di tempo e impegno da parte di tutti: non è un piccolo gruppo che prepara un evento o uno spettacolo per il grande pubblico, ma è il pubblico e la gente che si coinvolge strada facendo. Questo festival, la cui celebrazione è prevista per la fine del mese di Settembre, prende forma mettendo insieme le capacità e le esperienze di tutti e di ciascuno. Questo è poi anche lo stile per essere missione di Gesù oggi nel mondo.
Volontari del festival
Otto mesi fa non sapevo assolutamente nulla di questo programma, poi dal mio superiore venne la proposta di incontrarmi con missionari di altre congregazioni, società apostoliche, consacrati, laici e organismi che operano in Italia e all’estero. Così e senza grandi pretese ho cominciato un nuovo cammino come volontario, insieme a molti altri.
A Partire da settembre 2021 questo gruppo di volontari si è diviso in gruppi più piccoli che si sarebbero interessati di ogni specifico settore contattando persone e mobilitando forze vive della chiesa in Italia. Io sono impegnato a mantenere relazioni con i monasteri presenti nel territorio nazionale che di solito organizzano momenti di preghiera con testimonianze missionarie e per qualche tempo ho collaborato anche con l’equipe delle carceri con l’intenzione di raggiungere alcuni cappellani disponibili a svolgere laboratori sul tema della giustizia riparativa.
Questa esperienza di preparazione del festival per tanti di noi diventa quasi un sopporto per il cammino sinodale che come chiesa ci siamo impegnati a percorrere. È una concreta e bella immagine della chiesa in uscita del papa Francesco, della comunità cristiana che offre al mondo dono più bello, l’Emmanuele che ha dato la vita per la salvezza di tutti.
Padre Rocco, il primo a destra, con altri missionari della Consolata
Il cammino del pre-festival
Stiamo quindi vivendo, ormai da qualche tempo, una prima fase del Festival Missionario. Sono numerosi gli eventi che si stanno realizzando in diverse regioni d’Italia, dal Nord al Sud. Soprattutto per i più piccoli e per i giovani si stanno anche consolidando relazioni e gemellaggi con altre regioni del mondo. Ci sono eventi che coinvolgono scuole, parrocchie e università. Con la collaborazioni dei principali atenei italiani si sta studiando l’applicazione degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 nei Paesi del Sud del Mondo.
Fino al 15 aprile sono aperte le iscrizioni al “Song Contest” del Festival della Missione. Rivolto ai giovani fra i 16 e i 30 anni, il Song Contest vuole raccogliere composizioni che raccontino storie di vita, l’impegno contro l’ingiustizia o a favore della salvaguardia della terra e il futuro del mondo. Tra tutti i partecipanti verranno scelti 10 finalisti che registreranno il loro brano in uno studio e parteciperanno al concerto finale del Festival il 2 ottobre. Tutte le canzoni finaliste verranno distribuite sulle principali piattaforme digitali nella compilation FdM 2022
L’appuntamento di settembre
La celebrazione del festival vero e proprio, sarà nelle strade del cuore della città di Milano a partire dal 29 settembre fino al due ottobre 2022 ma poi è previsto anche un “post-festival” che dovrà tracciare le piste per i programmi futuri. Nulla deve andare perduto, tutto contribuisce al cammino di discepolato nei nostri ambienti e nelle periferie del mondo dove siamo chiamati a vivere e operare.
Non resta se non invitarvi a partecipare, ad essere parte di questo cammino fatto assieme. Vi invito a consultare il sito ufficiale www.festivaldellamissione.it. Troverete informazione e formazione adatta a tutte le età, dai più piccoli fino agli adulti. Scoprirete spazi per ascoltare e condividere testimonianze missionarie e per ricordare i modelli dei missionari che ci hanno preceduto. È sempre gioioso annunciare il Vangelo insieme, perché Dio ci ha creato come sua famiglia e Gesù ha inviato i suoi discepoli a due a due davanti a sé (cf Lc 10,1).