I padri missionari della Consolata, Jared Makori, Jean Tuluba e Kizito Mukalazi, sono arrivati in Madagascar nel marzo 2019 e si sono stabiliti a Beandrarezona per aprire una nuova presenza dell'Istituto nel continente africano. Condividiamo un resoconto delle ultime attività in questa missione.
Stiamo facendo del nostro meglio per portare avanti le attività della parrocchia secondo le capacità e le possibilità con le quali contiamo. In questo momento il padre Jean Tuluba è in Italia: dopo le vacanze nel suo paese, la Repubblica Democratica del Congo, non è potuto rientrare a conseguenza della pandemia di Covid19.
In generale, la nostra regione è tranquilla senza grandi preoccupazioni. Nel recente passato, il paese è stato colpito da diversi cicloni che hanno lasciato molte persone senza casa e bisognose di aiuto soprattutto nel sud. Grazie a Dio la regione di Sofia, che è la nostra, è stata risparmiata dai questi eventi climatici estremi. Non si parla nemmeno molto della evoluzione della pandemia di Covid19 nel paese: le notizie date dalla TV e radio sono minime, ma ciò non significa che non esista. I casi variano da una regione all'altra o da una città all'altra e le regioni con molti contagiati osservano rigorosamente le linee guida date dal Ministero della Salute.
Dove noi viviamo ormai il Covid19 non è più un argomento di discussione e preoccupazione: la maggior parte delle persone continuano con le loro normali attività e indossare la maschera nei luoghi pubblici non è più obbligatorio. Un buon numero di persone non è stato vaccinato, nel caso nostro abbiamo avuto la prima dose... e per la seconda bisognerà vedere quando sarà disponibile.
Le attività pastorali
Non sono molte le attività pastorali durante la stagione delle piogge, cioè da fine novembre fino a metà giugno: le strade diventano impraticabili e un buon numero di persone migrano verso le loro zone agricole lontane per piantare e curare i raccolti.
In dicembre abbiamo organizzato un evento per bambini di Beandrarezona come punto di partenza per iniziare vari programmi pastorali a loro destinati come la scuola domenicale, la messa per i bambini e la catechesi.
Per i catechisti è stata celebrata la festa del nuovo anno. È una cosa tradizionale in Madagascar, non si tratta semplicemente di capodanno ma di una festa augurale per l’anno nuovo che comincia e le sue celebrazioni possono durare fino alla seconda settimana di Marzo. Normalmente è organizzata per studenti, insegnanti, catechisti, ecc
In gennaio abbiamo celebrato il battesimo di 12 bambini e questo è il numero più alto che abbiamo registrato da quando siamo qua.
In febbraio, abbiamo cominciato con buona partecipazione la celebrazione eucaristica domenicale per i bambini. È animata dai loro stessi che si incaricano del canto, delle letture, delle preghiere dei fedeli e della raccolta, conteggio e registrazione delle offerte. Ci vuole del tempo per le prove liturgiche in preparazione alla celebrazione per cui contiamo con il lavoro volontario di due donne che si sono offerte per coordinare le attività pastorali dei bambini. I bambini sono il futuro della Missione, quindi abbiamo iniziato a organizzare la catechesi perché quello certamente è lo spazio di fede che dobbiamo curare di più.
La settimana scorsa è stata dedicata alla formazione permanente dei catechisti e si è riflettuto sul periodo quaresimale. Poi abbiamo trattato anche i seguenti temi: la vocazione, i doveri di un catechista, la liturgia e la preghiera. Dopo una mezza giornata di ritiro il tutto si è concluso con la celebrazione della via crucis.
È in marcia e arrivato a buon punto anche il progetto per la costruzione della scuola secondaria. Il piano terra è stato completato e anche i muri del primo piano sono finiti, è in corso la costruzione dell'architrave che sosterrà il tetto. Abbiamo già pagato un acconto per porte e finestre e l’ultimo pagamento si farà quando queste saranno consegnate. Per concludere è previsto l’intonaco, la pittura e l'installazione di un sistema elettrico solare. L'edificio ha sei aule, una biblioteca, tre uffici, una sala insegnanti e un bagno.
Ringraziamo i benefattori per i lori sacrifici quotidiani e per l’amore che hanno manifestato per le attività missionarie. Siamo stati in contatto con loro dal momento in cui abbiamo iniziato i lavori di costruzione.
Il distretto missionario di Beandrarezona
Beandrarezona si trova nella regione di Sofia, nella provincia di Mahajanga, nel distretto di Bealalana. La popolazione è di circa 21 mila persone. Il gruppo etnico dominante in questa zona è il Tsimihety, piccoli agricoltori che coltivano riso, tabacco, arachidi, fagioli e mais, e allevano bestiame.
Il distretto missionario di Beandrarezona conta con solo 716 cattolici, il 90% dei quali sono giovani e bambini. È una situazione di missione ad gentes, un luogo di prima evangelizzazione. In tutto ci sono 20 villaggi abbastanza distanti tra loro. La comunità cristiana più lontana l’abbiamo a 70 km da Beandrarezona. È una distanza davvero notevole se consideriamo che a causa delle montagne e della mancanza di strade ci vogliono quattro giorni di cammino per arrivarci.