Qualcuno apre la porta e sale le scale, si sente una voce: “Sono un povero Lazzaro!”. E noi: “Ciao Lazzaro vieni su che prepariamo il caffè!”.
Ma di chi stiamo parlando? Di Lazzaro ovviamente, You Heung Sik Lazzaro, il vescovo della diocesi di Dae Jeon in Corea del Sud. Noi della Consolata lo conosciamo da molto tempo, da quando era “un semplice” professore di dogmatica nel seminario della diocesi, e con lui possiamo permetterci di chiacchierare in semplicità e familiarità. Chiaramente se ci fossero dei coreani sarebbe impensabile e impossibile comportarsi così, qui gli stessi sentimenti vanno espressi in un modo completamente diverso. Ma qualunque sia la cultura lui è così: sempre sorridente, affabile, sa farsi amico con tutti. Lo conoscono bene anche i nostri missionari e missionarie della Mongolia insieme al vescovo di Ulaan Baatar Giorgio Marengo. Infatti il Vescovo You ha inviato in Mongolia. da parecchi anni, alcuni preti della sua diocesi come Fidei Donum, e quando li va a trovare incontra anche i nostri missionari.
Quando eravamo in difficoltà perché avevamo bisogno di una nuova casa per il centro di dialogo interreligioso, ci accolse a braccia aperte dicendo: “La nostra diocesi ha tanto bisogno di consolazione, benvenuti i Missionari della Consolata” e poi “Non preoccupatevi per la terra dove costruire la nuova casa, il Signore l’ha già scelta …sta solo a voi di trovare dove…!”
Il vescovo Lazzaro è stato incaricato per un tempo della Caritas Coreana e recentemente per le cause dei santi coreani. Con il suo impegno è riuscito a ottenere il patrocinio dell’UNESCO alle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Kim Dae Geon Andrea, il primo sacerdote coreano e martire, cominciato nel 2020 e che continua anche quest’anno. Al vescovo You sarebbe piaciuto portare a termine anche il processo di beatificazione di Choi Yang Eop Thomas, il secondo prete coreano. Questo sacerdote non fu martire ma, infaticabile, viaggiò per tutta la nazione, annunciando il Vangelo e fortificando i cristiani e, grande esempio di dedizione apostolica, morì per aver esaurito tutte le sue forze nel ministero.
Il Vescovo You all’inizio dell’anno ha pensato: “Si parla tanto di Corona Virus e delle vaccinazioni, ma i paesi poveri come potranno comprare i vaccini?” Allora ha lanciato una campagna nella nostra diocesi per raccogliere fondi per permettere ai poveri di comprare i vaccini e i soldi li ha mandati direttamente a Papa Francesco. L’idea è piaciuta a così tanti, che anche le altre diocesi e varie associazioni di laici hanno voluto partecipare. Pensate che i lavoratori stranieri che sono seguiti pastoralmente dai nostri padri di Tong Du Cheon, dalla loro povertà hanno voluto donare l’equivalente di 250 Euro. E ora la raccolta fondi ha già raggiunto il milione di dollari.
Lazzaro è uno che si da’ da fare e che sa cogliere le occasioni. Nel 2014, in occasione della giornata dei giovani asiatici cattolici che si tenne qui a Tae Jeon, ebbe la bella idea di scrivere al Papa e di invitarlo a venire in Corea. Papa Francesco colse la palla al balzo e rispose di sì cominciando la sua visita alla nazione proprio dalla nostra diocesi, che ha il maggior numero di santuari di martiri della Corea.
Mons Lazzaro ricevuto in Casa Generalizia
E poi a metà di questo anno la notizia bomba! Papa Francesco lo ha nominato Prefetto della Congregazione del Clero! Grande gloria per la chiesa coreana, e anche per la chiesa di Asia che ora ha due rappresentanti che lavorano nei dicasteri della Santa Sede. Per noi è quasi come se un pezzetto della Consolata fosse entrato in Vaticano. Ma sappiamo che Lazzaro ha ancora alcuni sogni nel cassetto. A lui sta tanto a cuore la “sinodalità’”, non tanto come contrapposizione al Papa, il Papa lui lo ama eccome! Ma nel senso di una partecipazione corale della Chiesa alle decisioni dove tutti possono liberamente esprimersi e contribuire nel rispetto del Magistero. E poi l’altro grande sogno sarebbe quello di far sì che Papa Francesco possa fare una visita apostolica alla Corea del Nord.
Auguriamo al Vescovo You Lazzaro di portare il suo sorriso, il suo sapersi fare amico con tutti e la sua affabilità nei corridoi del Vaticano, che i suoi sogni più belli si possano realizzare, e che come nella diocesi di Tae Jeon è stato padre dei suoi sacerdoti adesso sia anche padre per tutti i preti di Santa Romana Chiesa.