È iniziata la Prima Conferenza della Regione Europa
Piccolo, quasi insignificante, eppure aperto alla vita. Oggi che nella Chiesa si parla tanto di generatività, ci è sembrato che il germoglio potesse rappresentare bene il simbolo di una Conferenza che tutto vuole tranne che decretare la fine dei nostri sogni. Siamo una nuova Regione, il segno della novità sta in questo nome che è cambiato. Non ci nascondiamo dietro le difficoltà, ma vorremmo affrontarle e superarle con realismo e speranza.
Con questo spirito è iniziata la Prima Conferenza Regionale dell’Europa IMC. Il Coronavirus ci ha obbligato a rimanere dietro ai nostri schermi invece di dare al nostro ritrovarsi l’allegria della presenza, ma non importa. Siamo un germoglio che cresce, siamo qui per scoprire come innaffiarci, concimarci e crescere bene.
Abbiamo chiesto a p. Antonio Rovelli, Consigliere Generale per l’Europa di introdurci nel tema con una riflessione spirituale teologica che partisse dal brano di Isaia 43, 18-21: “Ecco, io faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada nuova, immetterò fiumi nella steppa (Is 43, 19)”. Padre Antonio ci ha invitato ad essere persone attente, capaci di scorgere il germoglio anche lì dove sembra non esserci vita, nell’aridità, nella difficoltà, nella precarietà. Il missionario della Consolata in Europa deve essere uomo di speranza, che vive con attenzione e coltiva la spiritualità dell’essenziale, capace di accorgersi di una piccola pianta “in potenza”, che ha bisogno di cura. Questa, oggi, è la nostra Regione. Questi, oggi, siamo noi”.
I padri Gianni Treglia e Ugo Pozzoli al lavoro.
Padre Stefano Camerlengo ha riempito la seconda parte della mattinata aprendo le finestre ideali della nostra riunione, creando ponti con gli altri Continenti in cui vivono e lavorano i Missionari della Consolata, raccontando progetti, desideri, piste da tracciare negli ambiti più importanti della missione ad gentes del nostro Istituto.
Nel pomeriggio ci siamo invece introdotti nel tema stesso della nostra Conferenza. Padre Gianni Treglia, Superiore Regionale, ha narrato la nostra storia di Regione Europa: breve eppure così intensa. Siamo dovuti crescere in fretta, il virus non ci ha permesso di rimanere indolenti: abbiamo camminato poco, ma abbiamo lavorato molto, con modalità diverse, grazie a strumenti che un domani potranno integrare al meglio il nostro lavoro e renderlo più efficace. Ha parlato delle aspettative che, come Consiglio, abbiamo nei confronti della Conferenza: il poter mettere a punto un Progetto Regionale intorno a cui ritrovarci a lavorare insieme, con un’idea di ad gentes che sia chiara e soprattutto “nostra”, che ci porti ad ottimizzare le nostre presenze alla luce delle circostanze ma, anche e soprattutto, alla luce della nostra missione.
Abbiamo concluso dandoci qualche indicazione pratica su come gestire questi prossimi giorni fino a martedì prossimo, quando ci saluteremo e ci daremo appuntamento a settembre per una seconda e definitiva parte della Conferenza Regionale. Nel frattempo, saremo chiamati a trapiantare il germoglio coltivato nei vasi delle nostre comunità, in mezzo alla nostra gente, per far crescere insieme a loro la pianta della nostra missione
P. Ugo Pozzoli IMC è vice superiore della Regione Europa