“Il vescovo non diventa padrone del gregge” ricorda Cardinale Tagle, al Santuario della Consolata, durante l’omelia tenuta nella Messa di Ordinazione di Mons. Giorgio Marengo, Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar.
Mons. Giorgio, missionario della Consolata, fu scelto da Papa Francesco lo scorso 2 aprile per guidare la giovane Chiesa locale della Mongolia, come Vescovo Titolare di Castra Saveriana. Dal settembre 2018, data in cui è deceduto Mons. Wenceslao Selga Padilla C.I.C.M., la Prefettura della Mongolia si trovava con sede vacante.
Mons. Giorgio è nato a Cuneo il 7 giugno 1974 ed è entrato tra i Missionari della Consolata nel 1996 avendo emesso la Professione Religiosa e poi la Professione perpetua nel 2000. Fu ordinato sacerdote nel maggio del 2001 dal Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo Emerito di Torino, uno dei vescovi co-consacranti nella cerimonia di Ordinazione. Insieme a Cardinale Tagle, principale consacrante, si trovava anche, come co-consacrante, Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, numerosi vescovi della Regione Piemonte, molti Missionari e Missionarie della Consolata, altri sacerdoti invitati e numerosi fedeli, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti.
Nelle sue parole, Cardinale Tagle incoraggia ed esorta il nuovo Vescovo ad accompagnare al suo ministero visibile il ‘dramma invisibile’ che ha provato il profeta Geremia e gli apostoli Pietro e Paolo, ossia sapersi fragili, ma chiamati e dipendenti dalla Parola di Dio. Essere quindi verso il gregge di Gesù fedele custode con la “gioia di vedere il gregge crescere”. L’ha invitato poi, secondo il moto episcopale scelto da Mons. Giorgio, di sapere guardare al vero Pastore del Gregge per essere illuminato ed illuminare “Respicite ad eum et illuminamini”.
Cardinale Tagle, parafrasando Mons. Giorgio nel titolo della dissertazione per il Dottorato in Missiologia, conseguito nel 2016, l’ha ricordato la sua missione di pastore, dicendo, “Sussurra il Vangelo con il cuore al popolo della Mongolia, sussurra Gesù con la condivisione del tuo cuore”.
Alla fine della celebrazione Mons. Giorgio ha espresso il suo ringraziamento in italiano e in lingua mongola concludendosi la celebrazione ringraziando la Vergine Consolata con il canto dell’Ave Maria in lingua mongola, cantato dai cristiani della Parrocchia di Arvaiheer. Mons. Giorgio, per il significato speciale che ha per i Missionari della Consolata e non potendo ricevere la Consacrazione Episcopale in Mongolia, ha voluto fosse celebrata nel Santuario della Consolata, Madre tenerissima, dei missionari e missionarie della Consolata.
Video della Celebrazione