Nel suo discorso agli Istituti missionari di fondazione italiana ricevuti oggi in udienza, Papa Francesco rimarca l'apertura al mondo, il coraggio e la gioia che devono segnare l'annuncio del Vangelo. E' Cristo - afferma - che deve attrarre, senza proselitismo né metodologie imprenditoriali. E anche nella Chiesa italiana c'è tanto bisogno di questo.
E' grande la gioia e altrettanto la riconoscenza - alla vigilia dell'inizio del mese missionario straordinario - espressa dal Papa nell'incontrare le delegazioni degli istituti missionari di fondazione italiana, risalenti all'"epoca travagliata" che va da metà ottocento a metà novecento: è un' "occasione per riflettere sulla missione" e "invocare su di essa la grazia di Dio".
La mistica della missione
Il missionario vive il coraggio del Vangelo senza troppi calcoli, a volte andando anche oltre il buon senso comune perché spinto dalla fiducia riposta esclusivamente in Gesù. C’è una mistica della missione, una sete di comunione con Cristo attraverso la testimonianza, che i vostri Fondatori e le vostre Fondatrici hanno vissuto, e che li ha spinti a donarsi totalmente. È necessario riscoprire questa mistica in tutta la sua affascinante bellezza, perché essa conserva per ogni tempo la sua forza straordinaria.
Il discorso completo di Papa Francesco
NOTA: All'udienza di Papa Francesco erano presenti anche le delegazioni dei Missionari e delle Missionarie della Consolata.