Il Sinodo per l’Amazzonia, con il titolo “Amazzonia: Nuovi Cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale”, dopo lungo tempo di riflessione e preparazione a livello locale e regionale, si avvicina al suo inizio programmato per il prossimo 6 ottobre a Roma sotto la presidenza di Papa Francesco e il cui Elenco dei Partecipanti fu pubblicato sabato scorso.
I Missionari della Consolata sono coinvolti in questo cammino sinodale dai suoi inizi. Basti solo ricordare che Mons. Joaquin Pinzón, missionario della Consolata e Vescovo del Vicariato di Puerto Leguízamo-Solano, fu chiamato a fare parte della Commissione Preparatoria dello stesso. Al Sinodo furono anche convocati Mons. Francisco Munera, dalla giovane Diocesi di San Vicente del Caguán, entrambi dalla Colombia, e Mons. Elio Rama, vescovo di Pinheiro, in Brasile. Nell’aula sinodale saranno presenti non solo loro, pastori di popoli residenti nelle aree della Foresta Amazzonica, ma anche P. Corrado Dalmonego, missionario della Consolata, e Sr. Mary Agnes Njeri Mwangi, missionaria della Consolata, dalla missione Catrimani, convocati come uditori e che ben rappresentano la famiglia missionaria fondata dal Beato Allamano nel suo impegno amazzonico.
I Missionari e Missionarie della Consolata portano avanti il lavoro di evangelizzazione attraverso la presenza, il dialogo, l’accompagnamento delle minoranze e l’annuncio del Vangelo in 6 delle 9 nazioni (Colombia, Brasile, Venezuela, Perú, Ecuador e Bolivia) sopra il quale territorio si estende l’immensa foresta amazzonica.
Insieme a questa partecipazione diretta, i missionari della Consolata sono anche coinvolti in una mostra temporanea nei Musei Vaticani sulle realtà amazzoniche e in vari eventi inseriti nel contesto del progetto “Amazzonia: Casa Comune” [#amazoniacasacomun] che offrirà a chi passi da Roma durante il Sinodo la possibilità di lasciarsi coinvolgere, seppur all’esterno dell’Aula, da quanto viene condiviso, discusso e deciso dai Padri Sinodali. Allo stesso tempo si svolgerà anche un Convegno Missionario sulla missione ad gentes intitolata “I volti dell’ad gentes”.