I missionari della Consolata arrivarono nel Continente America, precisamente in Brasile, nel 1937. Nove anni dopo, nel 1946, misero piede in Argentina e nello stesso anno approdarono anche negli Stati Uniti, per fare due nuove apertura nel 1947: in Colombia e nel Canada, quest’ultima grazie a P. Luigi Amadio a Sioux-Lookout.
E’ chiaro che fin dall'inizio l'Istituto è presente nelle due estremità del Continente e in contesti molto diversi a causa della storia, della formazione culturale e religiosa e della vita sociale, economica e politica.
La finalità del lavoro nel Continente America è stata l'Animazione Missionaria e Vocazionale e quella di trovare risorse per le sostenere il lavoro dei missionari in Africa. Nel corso degli anni, lo specifico del carisma ha prevalso e così l’Istituto ha assunto anche "territori di missione" dove ha sviluppato un lavoro missionario in diversi contesti sfidanti, come in Brasile, Colombia, Argentina e Venezuela.
In Nord America siamo presenti negli Stati Uniti, Canada e in Messico con sei comunità che formano una Delegazione. Parlando specificamente del Canada, oltre all'Animazione Missionaria, nel passato i Missionari della Consolata hanno anche lavorato in alcune parrocchie. Inoltre, si sono dedicati all'assistenza degli immigrati italiani e alla formazione di missionari locali.
Oggi la situazione in Canada è cambiata. A Montreal (Québec) e Toronto (Ontario) i missionari della Consolata si trovano a lavorare immersi in una società che vive un fortissimo processo di secolarizzazione e scristianizzazione. In una intervista fatta a Montreal, padre Jean Parè parla della storia dell'Istituto in Canada e sottolinea le sfide della missione oggi.
In sintonia con l'Enciclica Laudato Sì, padre Jean Parè retiene fondamentale il lavoro per un'ecologia integrale e per la giustizia e pace, senza dimenticare il dialogo interreligioso ed ecumenico. Oggi in Canada, “io penso che dobbiamo trovare i modi per realizare questa missione”.
Lavorano a Montreal nel Centro Missionario “Hall Notre Dame” con progetti di cooperazione missionaria, nella communicazione con un sito web e la rivista “Réveil Missionnaire”, i padri Jean Marie Bilwala Kabesa (Congolese), Nelson Lachance e Jean Paré.
“Questa società è diventata molto scristianizzata. Solamente il 5% della popolazione è praticante, nemmeno la metà dei bambini sono battezzati, l’educazione religiosa non si fa nelle scuole. “Tutti fattori che contribuiscono alla scristianizzazione di questa società”, afferma padre Parè. Questa è una grande sfida per noi Missionari della Consolata. “Come annunciare a questo popolo un messaggio di speranza e la Buona Novella del Vangelo?”