I Missionari della Consolata portano avanti la sua attività missionaria accanto ai popoli indigeni dell’Amazzonia in 5 delle 9 nazioni che compongono l’area amazzonica. Sono anche impegnati direttamente e in prima persona nella riflessione verso la celebrazione del Sinodo Speciale per l’Amazzonia il prossimo ottobre a Roma. Qui lasciamo una piccola riflessione trovata sul foglietto liturgico La Domenica, che può aiutare loro e noi un questo cammino di preparazione (redattore consolata.org)
Ci stiamo chiedendo quale sarà il cammino che la Chiesa indicherà nel Sinodo per l’Amazzonia. Si presenterà come una “Chiesa in uscita”, capace di ascoltare ed imparare dai popoli ai quali si rivolge?
Avrà il Sinodo il coraggio della profezia denunciando la violenza dei potenti? I testimoni, i martiri ci sono: le vite stroncate e donate di migliaia di contadini e contadine, di Chico Mendes, di Eldorado dos Carajas, di Dema, di Suor Dorothy Stang, di Iramar e tante persone sconosciute ma ben presenti nel cuore del Dio della vita e del popolo.
Avrà il Sinodo il coraggio di ripensare la ministerialità della Chiesa? Continuerà il digiuno eucaristico per le numerose comunità che celebrano il giorno del Signore senza pastori? Vedremo finalmente uomini e donne validi incaricati in ruoli di responsabilità, anche ministeriale e liturgica, all’interno delle loro comunità?
Come vedete, in questo Sinodo per l’Amazzonia si intrecciano molte domande aperte; sono come le vene di un popolo disposto a donare la propria vita, ma anche a supplicare perché il nostro mondo così detto civilizzato riscopra in essi la bellezza e la gioia di vivere nella genuina fraternità tipica di chi è in armonia con la natura.
È urgente «una rivoluzione spirituale e umana», come desidera papa Francesco, dove la Chiesa si metta in ascolto dei segni dei tempi, e, insieme con questi popoli, minoranze umane, cambi stile di vita e stile di essere Chiesa. È tempo di profezia per i popoli, per le loro culture, per la madre terra. Il Sinodo potrà essere una nuova Pentecoste per l’Amazzonia e per tutto il mondo.
* Don Vincenzo Zambello è Fidei donum della Diocesi di Verona in Brasile.