Domenica 2 dicembre, prima domenica di Avvento sei giovani aspiranti missionari della Consolata hanno emesso la professione perpetua dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza, a Torino, nella chiesa del beato Giuseppe Allamano.
Essi sono Temu Emanuel Barnabas (Torino, Casa Madre), Kimario Tito Evarist (Martina Franca), Lusaluwa Richard Severin (Torino, Regina delle Missioni), Sanga Ditrick Julius (Kiełpin – Polonia), Moreno Noé João (Nervesa - Treviso), Cristóvão Eugénio Bento (Aguas Santas – Portogallo).
Ha presieduto il rito p. Michelangelo Piovano, superiore regionale, il quale all’omelia, commentando la lettera di Paolo agli Efesini (il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore), ha definito la professione perpetua «una sovrabbondanza di amore» per il Signore e i fratelli e ha esortato i professandi a imitare gli esempi di tanti missionari e missionarie che hanno dato la vita per il Vangelo a cominciare dal beato Fondatore e dalle beate Irene e Leonella.
La chiesa del beato Allamano era affollata di amici provenienti da Torino, Nervesa, Martina Franca, Portogallo e Polonia, mentre numerosi confratelli di Casa Madre e compagni di seminario concelebravano dando l’impressione, anche visiva, della famiglia consolatina che li accoglieva nell’Istituto.