“Avere una identità all’altezza dei tempi” sono state le parole d’invito di P. Renzo Marcolongo nell’omelia della Festa della Consolata celebrata dalla Comunità di Casa Generalizia, mercoledi, 20 giugno.
Dopo quattro anni di servizio come Superiore di questa comunità, P. Renzo Marcolongo si prepara alla partenza e condivide i suoi sentimenti nella celebrazione della festa più bella per i Missionari della Consolata.
La sera del giorno precedente, P. Stefano Camerlengo, Superiore Generale, insieme a tutta la comunità, aveva già ringraziato P. Renzo per il servizio svolto negli anni trascorsi a Roma. Nello stesso incontro ha anche dato il benvenuto a P. Daniel Bertea come nuovo Superiore. Viviamo in tempi di continuo cambiamento, e come ha sottolineato P. Renzo nell'omelia, la nostra identità, fedele allo spirito più che alla lettera, deve essere anche in continuo sviluppo per rendere attuale lo stile e gli atteggiamenti di consolazione che ha voluto il P. Allamano.
Rinnovando la professione religiosa, la comunità ha ringraziato il Signore che nel suo amore ci ha chiamati ad essere della Consolata. Nell'Eucaristia si è pregato per tutti i nostri confratelli, familiari e benefattori sparsi per il mondo, senza dimenticare quelli ci hanno preceduti; e anche per tutti coloro che collaborano con noi nella missione e ci vogliono bene, appunto, perché siamo “della Consolata”.
Alla celebrazione, oltre ai confratelli residenti alla Casa Generalizia e di passaggio, hanno anche partecipato i confratelli del seminario di Bravetta, quelli della comunità di via Nomentana, il Rettore del Seminario S. Pietro, P. Lisandro Rivas, e alcune suore Battistine della comunità di viale Giulio Cesare di cui siamo cappellani.