Domenica 21 gennaio nella nostra comunità in Kiełpin si è tenuta una solenne celebrazione eucaristica presieduta da dal Vescovo di Varsavia il Card. Kazimierz Nycz, durante la quale è stata benedetta la nuova cappella che sostituisce la tenda sotto la quale celebravamo le Messe domenicali.
Molto numerosa è stata la partecipazione alla preghiera; più di 20 sacerdoti amici e rappresentanti di Istituzioni della chiesa polacca, insieme al nostro provinciale p Michelangelo Piovano e un parroco della diocesi di Bergamo don Stefano che ha guidato un gruppo di volontari della sua parrocchia che hanno aiutato nella costruzione della chiesa e tanti fedeli hanno festeggiato l’inaugurazione della nuova cappella costruita presso la nostra casa. La chiesa era completamente piena nonostante le vacanze invernali che hanno i bambini delle scuole in questo tempo. Nell’anno in cui la nostra comunità celebra il decimo anniversario della presenza in Polonia, arrivammo infatti nel 2008, abbiamo costruito finalmente un bel luogo accogliente e riscaldato nel quale poter pregare con le persone che sempre più numerose frequentano la nostra casa. La struttura semplice e accogliente è fatta di legno ed è attaccata alla casa in cui viviamo. Oltre alla cappella è stato benedetto l’altare di legno, un semplice tavolo di legno che ci è stato regalato dai vicini che ha un valore simbolico. Su di esso infatti il martire Beato Giorgio Popiełuszko celebrò una Messa in una fabbrica durante il tempo delle manifestazioni degli operai contro il regime comunista. Un falegname di allora conservò nella propria cantina di casa il tavolo e decise insieme alla famiglia dopo molti anni di farne un regalo alla nostra comunità.
Sulla parete principale è stata benedetta anche un’icona copia della Madonna Nera di Czestochowa. La sua storia è legata al nostro arrivo in Polonia. Il primo anno del nostro arrivo invitammo p. Michelangelo Piovano a predicarci gli esercizi spirituali che finirono con una Messa nella cappella della Madonna nera a Czestochowa. Durante il pranzo, nello stesso convento, il superiore dei frati custodi chiese di noi, era infatti la prima volta che ci conosceva. Dopo esserci presentati ci invitò nel suo ufficio e ci fece dono di una bellissima copia, dipinta da un iconografo russo, grande come l’originale della Madonna nera. Ritornammo così in treno con una grande pacco e con tanta riconoscenza per un regalo così tanto bello quanto inaspettato. A causa della mancanza di un posto adeguato abbastanza grande e degno, l’icona rimase per tutti questi anni chiusa in pacco, certi che sarebbe arrivato un giorno il momento che sarà valorizzata. Quel giorno sperato è arrivato. Posso aggiungere anche che avevamo avuto diverse proposte per arredare la parete ma non si sono realizzate, segno evidente che proprio Lei, la Madonna, voleva occupare questo spazio e concedere numerose grazie ai fedeli che pregano ai suoi piedi.
Non possiamo dimenticare anche la presenza delle reliquie dei santi che verranno messe appena concluderemo il nuovo tabernacolo. Qualche anno fa, dopo aver guidato un pellegrinaggio di polacchi alle sorgenti del nostro Istituto a Torino e Castelnuovo, ci è venuta l’idea di unire insieme le reliquie dei 4 santi di Castelnuovo in unico reliquiario: il B. Allamano, S. Cafasso, S. Bosco e S. Domenico Savio, sono insieme per mostrare la storia unica e interessante che legò i 4 così come la ricchezza della loro santità. Una signora pochi giorni fa mi faceva notare che i fedeli che partecipano alla Messa nella nostra comunità escono al termine tutti sorridenti e sereni. Ringraziamo il Signore per questo servizio di vera consolazione che opera nel cuore di tante persone che cercano aiuto partecipando alla Messa. La cappella tuttavia è solo uno dei tanti servizi che a nome dell’Istituto guidiamo in Polonia. Infatti, il lavoro di animazione missionaria non si vuole limitare solo al luogo in cui viviamo ma abbracciare l’intera chiesa polacca con la certezza che sempre più la ricchezza della fede e della storia di questo popolo potrà incontrare e condividere con la missione e le sue affascinanti sfide.
