Con questo messaggio desideriamo raggiungere ognuna e ognuno di voi in occasione della Festa della Consolata, tanto cara al nostro Fondatore, ricordando in modo particolare il Confondatore Giacomo Camisassa, nel centenario della sua morte.
Per il Can. G. Camisassa, la Consolata era tutto. Quanto amore egli aveva per la Consolata! Lo si nota non solo dalla devozione e l'affetto profondo che aveva verso di Lei, ma anche da tutto il lavoro realizzato con grande dedizione nel restaurare il Santuario e nel fondare il periodico La Consolata, con l'unico scopo di far conoscere e far amare la cara Mamma Consolata. La sua era una devozione molto spiccata, nei suoi manoscritti troviamo espressioni molto belle sulla Mamma Celeste. Eccone alcune: "io non posso pensare alla Madonna senza sentirmi balzare il cuore dalla gioia. come non amare questa cara Madre che tanto ci ama?"; "solo voi o Maria siete la grande Cooperatrice della mia santificazione e delle anime per cui Iddio mi ha eletto Sacerdote.
In questa testimonianza si può notare quanto il Camisassa era devoto della Consolata: "Era l'uomo devotissimo della Madonna. La divozione del buon Canonico alla Madonna era vivissima nel suo cuore; si può dire di Lui che la divozione figliale, ardente, tenerissima verso la Vergine Consolatrice, fu la luce che illuminò tutta la sua vita; fu la guida di tutte le sue opere, di tutte le sue grandi imprese. Che cosa non avrebbe fatto per la Consolata? Mi ricordo che, quando in occasione dei restauri del Santuario, saliva sugli alti ponti dei muratori per tutto vedere ed osservare, a chi gli diceva di avere dei riguardi perché non gli capitasse qualche disgrazia, rispondeva: "Per la Consolata tutto si deve fare, tutto, all'occasione, anche la vita!".( Bonada Giovanni, 1943)
Il nostro Confondatore continua ad esserci di stimolo per offrire alla cara Mamma Consolata tutto il nostro affetto. Facciamo nostre le parole di Padre Fondatore: "Maria ci ha presi sotto il suo manto" e con tanta gratitudine innalziamo a Lei la nostra lode, ricorrendo a Lei nella preghiera con rinnovata fiducia.
Affidiamo a Lei le nostre vite, la vita dei popoli e tutte le situazioni di sofferenza dell'umanità, certi di essere custoditi sotto il suo manto di tenerezza, protetti da Lei, Madre della Consolazione, Madre di tutte noi sue figlie e suoi figli.
Facciamo nostra l'antica preghiera che il popolo di Torino rivolge alla Consolata nel giorno della sua festa.
Ci rivolgiamo a te, o Vergine Consolata,
muro inespugnabile e fortezza in cui si è salvi.
Disperdi i consigli del male,
cambia in gioia il dolore del tuo popolo,
fa sentire la tua voce al mondo,
fortifica chi ti è devoto,
supplica il dono della pace sulla terra.
Tu sei, o Madre di Dio, la porta della nostra speranza.
Ti proclamiamo beata, noi, genti di tutte le generazioni,
o Vergine Consolata;
in te, colui che supera ogni cosa,
Cristo nostro Dio si è degnato di abitare.
Ti supplichiamo: intercedi, o Vergine Consolata,
con gli apostoli e con tutti i santi
perché Dio abbia pietà di noi suoi figli.
Supplica tu Colui che è nato da te, o Vergine Madre di Dio,
molto può la preghiera di una madre
per ottenere la benevolenza del Figlio.
Egli, infatti, è misericordioso e può salvarci,
Lui che ha accettato di soffrire per noi nella sua carne.
Mille volte benedetta sei tu, o Vergine Consolata!
(Antica preghiera mariana risalente al IV/V Secolo)
* Suor Lucia e Padre Godfrey sono consiglieri generali MC e IMC