In occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono degli scrittori e dei giornalisti, è giusto riflettere sulla figura straordinaria di questo uomo di fede che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Chiesa e, sorprendentemente, anche nel mondo del giornalismo.
Nato nel 1567 in una famiglia nobile, Francesco di Sales ha dedicato la sua vita al servizio di Dio e dei suoi simili. Ordinato sacerdote nel 1593, è diventato vescovo di Ginevra e successivamente ha fondato, insieme a Santa Giovanna Francesca Fremiot de Chantal, l'Ordine della Visitazione. La sua devozione alla comunicazione, unita al suo profondo impegno sociale, ha reso San Francesco di Sales una figura ispiratrice anche per coloro che cercano di portare luce attraverso le parole stampate.
Il messaggio principale di San Francesco di Sales, particolarmente rilevante per i giornalisti, è la necessità di essere innanzitutto "uomini buoni" o "donne buone". Questo concetto va oltre la semplice pratica del giornalismo; è un richiamo a una moralità profonda, a un impegno per la verità e per il bene comune.
Il giornalismo, nella visione di San Francesco di Sales, non è solo un lavoro, ma una vocazione. La responsabilità di coloro che comunicano con il pubblico è grande e richiede un impegno verso la bontà, l'integrità e la compassione. San Francesco insegnava che la comunicazione dovrebbe essere uno strumento di unità, portando la verità al di là delle differenze e delle divisioni.
La bontà di cui parla San Francesco di Sales richiede empatia, rispetto e una profonda comprensione delle complessità della vita umana. I giornalisti sono chiamati a rappresentare la realtà in modo accurato, ma anche a farlo con un cuore compassionevole. Le storie che raccontiamo devono ispirare, educare e, soprattutto, promuovere la comprensione reciproca.
In un'epoca in cui la velocità e l'aggressività spesso minacciano l'essenza etica del giornalismo, San Francesco di Sales ci offre un modello di riferimento. La sua vita e il suo insegnamento sono un invito a elevare la pratica giornalistica a uno standard più alto, guidati dalla bontà e dalla verità.
Celebriamo oggi non solo il patrono dei giornalisti, ma anche un maestro di vita che continua a ispirare coloro che cercano di portare luce nelle tenebre attraverso la loro penna. In onore di San Francesco di Sales, che possiamo tutti abbracciare la sua eredità di bontà nel nostro impegno quotidiano per un giornalismo etico e significativo.
* Fratel Adolphe Mulenguezi, IMC, studia comunicazione a Roma.