Lo scorso 27 Febbario 2022, nella parrocchia Madre de las Misiones di Bogotá, riceve l'invio missionario il giovane Francisco Martínez, 29 anni, che da qualche anno condivide con questa comunità missionara tempo, passione e missione. Partirà prossimamente per l'Africa, il Kenya concretamente, per una nuova tappa del suo impegno missionario come laico. Come è arrivato a maturare questa decisione?
Vie percorse
Come ogni essere umano, nei suoi 29 anni, Francisco (per gli amici “Pacho”) ha percorso un cammino con diverse tappe che lo hanno portato a questo presente festivo e proiettivo. Ri-percorriamo (passiamo attraverso la memoria razionale) o ri-cordiamo (passiamo attraverso la memoria del cuore) alcuni momenti, passi o eventi che si sono sommati, nel passato, per costruire questo presente.
Per cominciare la famiglia: l’incontro fecondo e fedele tra Francisco e Blanca Marina dal cui matrimonio nascono 5 figli. Un numero interessante per formare una famiglia con affetto, fede, direzione, casa e pane.
Un primo contatto coi i missionari della Consolata avviene per mezzo delle Scuole di Perdono e Riconciliazione (Espere) fondate dal padre Leonel Narváez, sociologo e teologo di formazione. Le idee di cura, empatia, giustizia riparatrice, perdono e riconciliazione, tra le altre, si sono inserite nella mente e nel cuore del giovane Francisco che partecipa a campi di formazione e incontri con molti altri giovani, in tutto il paese.
L'Espere ha fatto conoscere a Francisco la Centrale Giovanile che lo ha proiettato prima in un servizi parrocchiale in una chiesetta del paese di Cachipay, e poi, con il suo entusiasmo, simpatia e acconciatura afro, come "Missionario della Gioventù" nella Pastorale Giovanile della diocesi di Ibagué.
Dopo la V Conferenza Generale dei Vescovi dell'America Latina e dei Caraibi celebrata in Aparecida (Brasile) nel 2007 Francisco si impegna in varie attività della “missione continentale” nella quale sbocca l’impegno ecclesiale nato in Aparecida. In quell’occasione la chiesa del continente ha cercato di uscire come dice oggi papa Francesco e di andare oltre: oltre noi stessi, le nostre famiglie, le parrocchie, i quartieri, le città e i paesi, anche al di là delle nostre Chiese, religioni, culture e spiritualità, al mondo intero, per annunciare e testimoniare il Vangelo a tutta la "comunità della vita”.
Francisco con le sue quattro sorelle
Un altro mondo è possibile
Tutti gli esseri viventi possono percorrere cammini ma solo gli esseri umani possono scoprire e perseguire il senso del loro camminare. Questi due verbi, compresi dalla loro radice etimologica latina ci permettono di comprendere meglio l’invio missionario di Francisco. “Scoprire” parla di qualcosa che prima era stato coperto ed era rimasto nascosto e adesso è svelato; “perseguire” parla di un cercare di conseguire, impegnarsi con tenacia per raggiungere un risultato.
A questo punto del cammino c’è l’incontro con il Missionario della Consolata Alonso Álvarez Quintero, scomparso nel 2019, che era tornato in Colombia dopo più di 25 anni all'estero, studiando e lavorando in Italia e nella Repubblica Democratica del Congo. I sogni e le missioni si mescolano e si scambiano. Gli ideali di "Un altro mondo possibile", affermati nei Forum Sociali, iniziati a Porto Alegre (Brasile), contro il tentativo del "pensiero unico neoliberale" e la "fine della storia" hanno attirato l'attenzione dei due e di altri giovani.
Così hanno viaggiato, come discepoli missionari del Signore Gesù, camminando, navigando e volando per il paese, di città in città, di villaggio in villaggio, di marciapiede in marciapiede, di scuola in scuola e università, con il Progetto Pedagogico chiamato, appunto, "Un altro mondo possibile". Assieme a un gruppo di giovani, équipe di vita e di missione, Francisco offre processi di animazione, formazione, scuole giovanile, ritiri, campi, esperienze missionarie, congressi di consolazione e solidarietà con gli esclusi o gli abitanti della strada, anche una diploma sull'arte dell'ascolto. In armonia con la comunità dei Missionari della Consolata sono guidati dal Paraclito (l'Altro Consolatore), dalla mano di Maria Consolata e del Beato Giuseppe Allamano.
Invio missionario
Questo recente invio missionario è la fine di un lungo processo che, nel caso di Francisco termina con la consegna del Crocifisso missionario, da parte di P. Armando Olaya, superiore IMC in Colombia. Francisco, psicologo di professione, specializzato in Volontariato Sociale e comunicatore al servizio della missione, presenta all'Istituto Missionario della Consolata la sua volontà e disponibilità, a tempo indeterminato, per la missione con l'Istituto. Coraggio e avanti in Domino, Francisco!