Ieri, Solennità di Pentecoste, per la prima volta dopo l’inizio della pandemia, Papa Francesco ha recitato il Regina Coeli dalla finestra del Palazzo Apostolico. Poco prima aveva celebrato l’Eucaristia sull’Altare della Cattedra nella Basilica di S. Pietro. Nell’omelia proposta durante la celebrazione il Santo Padre ha sottolineato tre aspetti importanti riguardanti a questa festività che conclude il Tempo Pasquale: unità, annuncio e dono. Questa solennità ha un carattere profondamente missionario. La prima comunità cristiana si scopre unita dal dono dello Spirito Santo e piena di coraggio nell’annuncio, “la prima opera della Chiesa”, come lo chiama il Papa. OMELIA
Ancora ieri, fu fatto pubblicare sul Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede il Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale da celebrare il 18 ottobre 2020, dal titolo “Eccomi, manda me” (Is 6,8). MESSAGGIO
Sia l’omelia di Papa Francesco, che il Messaggio, costituiscono due opportunità perché i ‘missionari per vocazione speciale’ riflettano sulla missione a cui il Signore li ha chiamati. Inoltre, nel Messaggio, Papa Francesco ricorda che la domanda di Dio “chi manderò?” è sempre attuale e che “questa chiamata proviene dal cuore di Dio, dalla sua misericordia che interpella sia la Chiesa sia l’umanità nell’attuale crisi mondiale.”