L’espressione “scelta [oppure, spesso, “opzione”, N.d.R.] preferenziale [oppure “prioritaria”] per i poveri” è stata pienamente integrata nella dottrina socia-le della Chiesa da Giovanni Paolo II. Essa proviene dall’America Latina, in primo luogo dalla corrente della teologia della liberazione, ma anche dalle riflessioni sviluppate dai vescovi in due dei perio-dici incontri della CELAM (Conferen-za episcopale dell’America Latina e dei Caraibi). Nella Conferenza di Medellín (1968) si è inteso mirare a una «distribu-zione degli sforzi e del personale aposto-lico che dia preferenza effettiva ai settori più poveri e bisognosi» (CELAM 1968, cap. 14, n. 9). Ma sarà a Puebla (1979) che l’espressione «opzione preferenziale per i poveri» verrà direttamente utiliz-zata (CELAM 1979, nn. 1134-1165). Si può dire che di là essa si estenderà alla Chiesa intera.