Terminato il sessennio di servizio a Roma come Consigliere Generale dell'Istituto Missioni Consolata, la mia famiglia religiosa, torno in Brasile in attesa di una nuova destinazione missionaria. La Missione è partire: “Benedetto sia il Dio di ogni consolazione!” (cf 2 Cor 1,3)
L'opportunità di accompagnare e animare il nostro Istituto in questo ministero è stata una sfida e, allo stesso tempo, un grande dono di Dio. Per questo ripeto con l'apostolo Paolo: "Benedetto sia Dio... Padre di ogni consolazione".
Nella Direzione Generale ho trovato un clima di fraternità e di collaborazione, di responsabilità ed entusiasmo, tipico dello spirito di famiglia voluto dal Fondatore, il Beato José Allamano.
Ringrazio Padre Stefano Camerlengo per la fiducia e anche gli atri membri del Consiglio Generale, il Segretario Generale, l'Amministratore e la comunità della Casa Generalizia per il sostegno, la comprensione e la collaborazione.
Ringrazio in particolare ciascuno dei miei fratelli in missione, i superiori di circoscrizione e le comunità presenti in Asia, Africa, Europa e America. Un ringraziamento a ciascuno di voi che mi avete accompagnato in questo cammino, in particolare alla mia famiglia che è venuta a trovarmi nei giorni scorsi e alla comunità di Buriti, il mio paese natale, che è sempre nel mio cuore. Su tutti imploro le abbondanti benedizioni di Dio!
Durante questo servizio ho avuto la grazia di conoscere meglio la storia e la realtà attuale del nostro Istituto, la vita e l'opera del Fondatore, il nostro carisma e la nostra identità, i limiti e le possibilità della missione ad gentes vissuta e testimoniata da missionari coraggiosi distribuiti in molti contesti e realtà. È Dio l’artefice della missione, «che ci consola in tutte le nostre tribolazioni, affinché anche noi possiamo confortare coloro che si trovano in qualunque tribolazione, attraverso il conforto con cui noi stessi siamo consolati da Dio». (2 Cor 1,4)
Mosso dalla passione per Cristo e per l'umanità, ho cercato di mantenere la fedeltà e, soprattutto, la speranza, che non viene mai meno. Nonostante le sfide, la nostra vita è Missione. Come discepoli servitori, siamo chiamati ad essere sale della terra e luce del mondo; sacramento della misericordia, della consolazione e della pace. Non aspettatevi nient'altro da noi.
In breve, è stato un tempo di grazia, di crescita e di molte benedizioni per me e la mia famiglia religiosa. Per quanto riguarda i limiti e le difficoltà, chiedo umilmente perdono per gli errori e le incomprensioni. Al nuovo Superiore generale, padre James Lengarin, e ai compagni del Consiglio, auguro saggezza e coraggio per continuare ad animare e accompagnare il nostro Istituto nei prossimi anni.
Con la sensazione di aver compiuto il mio dovere, ripeto: Sia benedetto Dio per tutto! Possano la Madre Consolata e i nostri santi ispirarci e proteggerci.
Roma, 23 agosto 2023
*Jaime Patias è un missionario della Consolata del Brasile