Istituto Suore Missionarie della Consolata

Category: Missione Oggi
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Lettera circolare n. 6


1 gennaio 2010

Solennità della Madre di Dio


Sorelle carissime,

con profonda commozione e gratitudine a Dio, Padre-Madre della nostra Storia, entriamo oggi nell’anno giubilare:


100 anni di Vita in Missione!

MAGNIFICAT!

Vogliamo insieme CELEBRARE, realizzare Eucarestia, cantare l’azione di grazie che sgorga abbondante dal nostro cuore…

Sorelle carissime, portiamoci al Santuario della Consolata, tutte noi, entriamo insieme, con intensa riconoscenza, con il cuore della Famiglia. Facciamo ritorno al grembo che ci ha generate, sostiamo alle radici della nostra Famiglia, per nascere nuovamente, accogliendo l’invito dello Spirito ad essere rigenerate dall’Amore.

E’ Padre Fondatore che oggi ci accoglie e ci ripete: “Nel ripensare ai benefizi che il Signore ha fatto al nostro Istituto, mi sento dal profondo del cuore mosso ad esclamare con l’Apostolo “Benedetto Iddio e Padre di nostro Signore Gesù Cristo il quale ci benedisse con ogni benedizione”…

Chiediamo a Lui, al nostro Padre, di introdurci nel suo dialogo d’Amore con la Consolata, la Mamma tenerissima, in quel fluire di grazia, di vita, in quella relazione in cui siamo state generate. Se quel Coretto potesse parlare rivelerebbe a noi l’ardente passione, la Consolazione profonda ed incessante che di là continua a sgorgare abbondante, raggiungendo i confini dell’universo.

Con il Salmista possiamo esclamare insieme: “Ti rendo grazie, Signore, per il tuo amore e la tua fedeltà. Sei andato oltre le tue promesse, al di là di ogni attesa!” (Sal.138).

Siamo nate dal Cuore di una Madre e di un Padre che ci hanno donato tutto, fedelmente, smisuratamente!

Siamo nate nel silenzio e senza pubblicità; vogliamo giungere al Centenario senza trionfalismi, ma cariche di quell’energia d’amore di chi è ben consapevole d’essere portatrice di un tesoro di Vita, di Speranza, di Consolazione pur in piccoli e fragili vasi di creta…

Quest’Anno che ci viene donato è Tempo di grazia, opportunità privilegiata per aprire il cuore al dono di Santità che il Signore, nella sua Bontà, vorrà concederci nel nostro primo Centenario di vita.


Insieme intoniamo il Magnificat e ripetiamo con profonda gratitudine: “Abbiamo contemplato o Dio le meraviglie del tuo Amore”… sì, ri-leggiamo la nostra Storia come storia d’Amore! Cent’anni scorrono davanti a noi, testimoni della fedeltà di Dio, ricchi dell’apporto che ogni Missionaria della Consolata ha donato, nell’offerta di se stessa, per incarnare, custodire ed arricchire quel deposito prezioso, il Carisma, che come seme di fuoco, è stato posto nel cuore di ciascuna.

E’ dono di vita, vissuto fino al martirio cruento (e il martirio di Sr. Leonella è stato per tutte noi un richiamo fortissimo!) e nel martirio quotidiano dell’amore feriale, quello col grembiule, nascosto e umile, ma efficace come il seme che, nell’oscurità della terra, è promessa di vita vera. Straordinarie nell’ordinario, nella quotidianità del servizio, fino al dono totale di sé, nel nascondimento e semplicità.


Vogliamo celebrare, con te, Madre Consolata, Stella che hai guidato il nostro cammino, Compagna di viaggio che hai sostenuto ogni nostro passo. Guardiamo a Te, Madre Consolata, a Te che riveli la Tenerezza materna del Cuore di Dio.

Siamo noi, piccola tua Famiglia, radunata attorno a Te, nella bellezza e ricchezza della diversità. Siamo tue Figlie, portiamo il tuo Nome, un nome che ci identifica e ci qualifica, un nome che ci stimola a divenire ciò che dobbiamo essere per annunciare la Gloria di Dio alle Genti, il Figlio tuo Crocifisso-Risorto, perché tutta l’umanità abbia in Lui pienezza di vita e di Salvezza.


Torniamo a te, Madre della Vita, con gli occhi e il cuore colmi di meraviglia: abbiamo contemplato lo Spirito che vibra nella creazione e nella storia, nella ricchezza dei valori, nella bellezza delle culture e nella varietà dei riti dei Popoli a cui siamo inviate.

Siamo qui, evangelizzate noi stesse dalle genti che abbiamo incontrato e amato. Oggi queste “genti” sono qui con noi e parlano al tuo Cuore, chiamandoti con i nomi più belli, nella loro lingua materna…

Torniamo a Te, che ci hai sostenute e accompagnate nei duri e lunghi venerdì santi dei tanti (troppi!) crocifissi della storia. Ti abbiamo incontrata, vicina ad ognuno, forte nella fede, testimone sempre della fedeltà dell’amore del Padre, che trasforma ogni sofferenza e morte in resurrezione, perché Dio sostiene e difende ogni germe di vita.

Abbiamo visto il Signore!” possiamo ripetere con Maria, annunciando che la Vita è più forte di ogni potere di morte!


Con te, Madre Consolata, vogliamo RINGRAZIARE il Signore per gli innumerevoli segni di vita e di speranza, per il dono di ogni Sorella, di ogni Circoscrizione e Comunità, per l’intera nostra Famiglia, per i cammini percorsi fino ad oggi, per l’unità che l’Istituto ha mantenuto attraverso gli anni, giungendo al Centenario arricchito dalla bellezza di tante culture.

GRAZIE per quanto l’Amore del Signore realizza nel profondo di ogni Persona e di ognuna di noi; per la vitalità delle Sorelle che da lunghi anni vivono la Missione, con intenso impegno senza misurare sforzi e sacrifici, nel donare la vita, nel rimanere con il popolo, anche in situazioni difficili e di emergenza. GRAZIE per le Comunità di Missionarie-sacramentine, per le giovani che arricchiscono la nostra Famiglia, per l’impegno di comunione con i Confratelli IMC…

GRAZIE perché qui, ai tuoi piedi, riconosciamo quanto la Missione ci ha donato: ci ha trasformate, ci ha sfidate ed arricchite, ci ha rese donne capaci di generare vita; siamo di ritorno, attorno a Te, con il cuore e le mani cariche di messi abbondanti!

GRAZIE anche per le ferite nel cammino, per le notti buie, per le situazioni apparentemente incomprensibili, assurde, per la debolezza e la solitudine che tanto pesano, per le forze che vengono meno, per il senso di inutilità, per i fallimenti.

GRAZIE perché è proprio in questi momenti che Tu, Madre Consolata, ci prendi per mano e ci sostieni nel mantenere fisso

lo sguardo su Gesù, vera Consolazione e ci indichi Lui, il Dio Crocifisso- Risorto, il Servo per amore che ci insegna la strada della donazione vera. E’ Lui che ci dona l’umiltà del cuore per accogliere con amore la nostra ed altrui debolezza, piccolezza e fragilità, scoprendole come via privilegiata dell’agire di Dio in noi e attraverso di noi.

Oggi ancora Padre Fondatore ci dice: “ Ho visto molto, molto e se voi foste attente, vedreste miracoli quotidiani…”.


Sorelle carissime, nel far memoria, rammentando persone, realtà, luoghi, situazioni, avvenimenti il GRAZIE sgorga spontaneo, interminabile… il GRAZIE per quanti ci sostengono e ci vogliono bene, il GRAZIE per tutta la Famiglia consolatina-allamaniana, oggi arricchita anche dai Laici e Laiche che si sentono chiamati a condividere il Carisma. Essi sono per noi vero dono e stimolo per uno scambio fecondo di Vita, di Spiritualità e Missione.


Madre Consolata, sappiamo che il Centenario è tempo di grazia, tempo opportuno per lasciarci PURIFICARE: immergi Tu il nostro cuore nell’acqua rigeneratrice, nel sangue del tuo Figlio che dà nuova vita!

Siamo ben consapevoli della nostra propria personale fragilità che è, allo stesso tempo, chiamata alla comprensione, alla paziente tolleranza, alla mitezza, poiché riconosciamo che siamo tutte fatte della stessa argilla. Riconosciamo anche che, proprio nella fragilità, è inserita quella “immagine e somiglianza” che è allo stesso tempo dono e progetto sempre in divenire, per giungere ad avere il cuore di Gesù, le parole di Gesù, i gesti di Gesù.

Con la mia Sorella, fragile come me, sono chiamata a costruire comunità-comunione, quelle fraternità ecologiche, ricche di umanità e umanizzanti, che diffondono il profumo di Cristo attorno a sé, che annunciano testimoniando con la vita, che il sogno di Dio, la fraternità universale, è possibile!

Queste nostre Comunità sono e saranno gli strumenti idonei per l’Animazione Vocazionale! Già lo disse Padre Fondatore e constatiamo oggi la verità di quelle sue parole!

Che sia vero che ci vogliamo bene, in un ambiente di cordialità, fiducia e comunicazione, centrato nella scelta quotidiana, sempre rinnovata, di seguire Gesù! Tanto attivismo e individualismo, perché?

Egoismo, ricerca di potere, mediocrità, abitudine a “ormai è così”! Molto lavoro, molta responsabilità nelle proprie attività, ma relazioni interpersonali ancora molto superficiali. L’efficienza nel lavoro non riempie la vita!

Sentiamo che sono fragili i fondamenti della nostra Vita Fraterna in Comunità (carità evangelica, capacità di perdono, tolleranza, non-violenza, stima reciproca, benevolenza, promozione dell’altra, accoglienza del diverso), che fragile è la nostra testimonianza di amore fraterno, in contraddizione con ciò che annunciamo. Il divario generazionale è vissuto a volte come distacco e non come possibile ricchezza e complementarietà di culture, formazione ed esperienze.

Purificate dall’Amore, vogliamo far ritorno al primo amore, fare nostri i Suoi sentimenti, il suo stile di vita e di missione!


Madre Consolata, nel cammino di purificazione insegnaci a fare nostro il cuore materno di Dio, con viscere di carità, come ebbe a dire Padre Fondatore, viscere di misericordia e compassione, aiutaci ad uscire da noi stesse, dai nostri angusti progetti e piani, da una visione limitata, per entrare, con umiltà, nell’ampia visione del progetto di Dio.

Attraverso le tue mani di Madre, poniamo sull’altare del sacrificio le ferite del cammino, il dolore e l’amarezza forse accumulatisi negli anni, la difficoltà a fare il primo passo, a cominciare di nuovo… Abbiamo bisogno di chiedere e donare perdono, poiché anche senza volerlo, siamo state causa di sofferenza tra noi Sorelle e con la gente: che quest’anno giubilare sia tempo privilegiato per la riconciliazione! Purifica Tu, o Madre, memoria e intelletto, sentimenti e volontà: rinnovate dall’Amore potremo varcare la soglia del Centenario, passare la porta, con il cuore della Famiglia. Ti chiediamo, o Madre Consolata di introdurci nel tuo ininterrotto dialogo d’amore con il Signore, mettici accanto al Cuore di Gesù, per respirare la sua Stessa Passione. Abbiamo bisogno di essere ri-generate nella Passione apostolica del Figlio! Siamo nate per la Missione ed è nella Missione che ritroveremo rinnovata l’energia di vita!

Dovremmo aver per voto servire alle missioni anche a costo della vita. Quando farete i voti e li rinnoverete,

ricordatevi che si intende anche questo” (Conf. S. 24.9.1916). E’ nel dare la vita, non nel conservarla, che ritroveremo l’energia!


Madre Consolata, sii tu la nostra guida per CONTINUARE IL CAMMINO, col coraggio e l’audacia dei primi tempi. Avvertiamo la bellezza e profondità del dono di questo Centenario e ne sentiamo la responsabilità!

Vogliamo lasciarci sommergere profondamente dall’esperienza dell’amore gratuito, personale, misericordioso di Dio, un amore che non si arrende di fronte alle nostre durezze e insensibilità, un amore che ci trasforma in donne dal cuore colmo di misericordia impegnandoci nel concreto e nel quotidiano a divenire comunità comunione che evangelizzano attraverso la relazione; donne che camminano con il Popolo a cui sono inviate, assumendone la realtà, rispettose, capaci di attendere, nella mitezza e mansuetudine, solidali anche a costo della propria vita; donne che fan nascere e sostengono la vita; donne innamorate di Dio, in ascesi, in costante crescita umana-spirituale, per rispondere ai bisogni del nostro mondo assetato di giustizia, pace, perdono, riconciliazione; donne identificate con Gesù, che non hanno paura della croce perché conoscono la forza della Risurrezione; donne profondamente immerse nel Mistero Pasquale…


Vorremmo saper cogliere l’attuale nostra realtà di diminuzione come preziosa opportunità per sfrondarci da tante cose che appesantiscono il cammino e per mettere in luce quegli elementi indispensabili per vivere la Missione oggi: la chiarezza del carisma (dal quale emerge l’energia per incarnarlo) e le modalità per concretizzarlo, insieme a un sano realismo riguardo alle effettive possibilità della Famiglia e ad una decisa volontà di rischiare, fidandoci della fedeltà dello Spirito e della presenza viva di Padre Fondatore.

Vorremmo trovare cammini nuovi per la Missione oggi, superando la resistenza a fermarsi per riflettere, valutare, condividere e discernere; accogliendo che la diminuzione di forze e di numero è richiamo a ridimensionare strutture, programmi, ritmi di lavoro per una migliore qualità di vita consacrata-missionaria e di presenza. Possiamo esser tentate di mantenere lo “status quo” aggrappandoci a ciò che è bello e buono ed è perciò difficile da lasciare… Eppure comprendiamo che ha già fatto il suo cammino, ha realizzato il bello e il buono per cui è nato e forse ora chiede di essere riconsegnato.

 

 

E allora benediremo la realtà della diminuzione che, se è pur vero che comporta fatica e sofferenza, nondimeno diviene stimolo a continuare il cammino, puntando sull’essenziale, personalmente e come Famiglia, vivendo i valori veri, carismatici, quelli che danno senso al nostro essere e fare Missione.

Lo Spirito di Dio, agente della Missione, è al lavoro, in modo sorprendente: abbiamo occhi e cuore desti per coglierne la brezza leggera che fa crescere e dilatare il Regno di Dio che è già tra noi?

Sapremo nuovamente lasciarci sorprendere e scoprire le strade ancora intransitate che Egli apre e ci invita a percorrere? Sapremo cogliere gli stimoli che Lui ci offre per costruire ponti, per superare barriere, unire le forze in un dialogo fecondo con ogni persona che cerca il bene? Ascoltiamo la sua voce: “…il Signore che vi istruisce non si terrà più nascosto e potrete vederlo con i vostri occhi. Con le vostre orecchie sentirete una voce alle vostre spalle: ‘Questa è la via giusta, seguitela!’ vi insegnerà se dovete andare a destra o a sinistra” (Is. 30,20-21).

E allora, illuminate e confortate dalla Parola, continuiamo il cammino, con coraggio!


Durante questo Anno benedetto vogliamo sentirci chiamate per nome da Te, Madre Consolata e dal nostro Padre Fondatore e rispondere “eccomi” riaffermando con gioia e rinnovato amore:


Mi affido a questa Famiglia!


Nell’anno giubilare, vogliamo vivere il valore carismatico dello Spirito di Famiglia, ravvivando il dono di Dio in noi, affinché con la grazia dello Spirito Santo e la tua materna protezione, o Madre Consolata, ciascuna di noi possa raggiungere la perfetta carità nel servizio di Dio e della Chiesa (cfr. Formula della nostra Professione).

Il ritorno a te, Madre Consolata è un’esigenza del cuore: Famiglia piccola, radunata attorno a Te, nel Santuario, nel Coretto, per essere ri-generata da Te, madre Tenerissima e da Padre Fondatore.

Vogliamo chiedere in dono l’umiltà, il coraggio e la fiducia per rientrare, come Corpo, là dove siamo nate, perché la gioia dello Spirito possa rinvigorire oggi in noi la Vita e la capacità di amare.

Amarci più che Sorelle di sangue! Vogliamo raccogliere la preziosa eredità delle nostre prime Sorelle che dalle parole e dall’esempio di Padre Fondatore hanno imparato lo spirito di Famiglia.

Ed è proprio Lui, Padre Fondatore, il Protettore per tutta la Famiglia consolatina-allamaniana (IMC-MC-LMC) scelto per questo nostro Anno Giubilare.

Lungo quest’Anno, Padre Fondatore, vogliamo sostare a lungo con te, nel Coretto e nel Santuario, dedicando tempo e cuore, nelle nostre giornate, alla preghiera. Guidaci tu! La gente di Torino ti ricordava come sacerdote di grande, intensa preghiera. Aiutaci tu, nel nostro Giubileo a celebrare, ringraziare, a lasciarci purificare e, con coraggio, continuare il cammino.

Siamo qui, insieme! “Noi formiamo qui una Famiglia” tu ci ripeti. Siamo la tua Famiglia: riconosci in noi, Padre, i lineamenti delle tue Figlie? Missionarie in comunione, che evangelizzano attraverso la relazione, che si lasciano plasmare, ogni giorno, dall’ardente passione del Figlio che, immerso nella volontà redentrice del Padre, continua a farsi Pellegrino sulle strade del mondo, perché ogni persona sperimenti la grazia dell’Amore che salva.


O Madre Consolata, rendici discepole del tuo Figlio, totalmente appartenenti a Lui solo, donaci la tua stessa fedeltà che è dono di sé, è capacità di consegnarsi, di divenire pane buono sulla tavola, è fiducia illimitata che invita a credere: “Fate ciò che Lui vi dirà”.

Affinché venga il Suo Regno e con il cuore della Famiglia continuiamo ad annunciare la Sua gloria tra le genti!

MAGNIFICAT!

le vostre Sorelle

Sr. Gabriella Bono, Sr. Anair Voltolini, Sr. Jane Muguku,

Sr. Simona Brambilla Sr. Renata Conti

 

 

 


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