Un paio di sandali, una lampada, la Bibbia e un'immagine della Madonna di Aparecida, la patrona del Brasile. Questi erano alcuni dei simboli portati nella processione d'ingresso per ricordare l'essenziale della consacrazione a Dio vissuta nella diversità dei carismi. Il coro della comunità brasiliana intonava melodie familiari. L'atmosfera di preghiera si è creata nella bellissima Basilica di Sant'Andrea della Valle a Roma, dove più di 200 religiosi e religiose di diverse congregazioni si sono riuniti nel pomeriggio di domenica 11 febbraio per una Messa di ringraziamento.
Organizzata dalla comunità brasiliana a Roma, dai religiosi e dalle religiose brasiliani e dalla stessa Basilica nella persona del suo Rettore, il padre João Marcos, la celebrazione aveva lo scopo di commemorare la Giornata della Vita Consacrata (celebrata il 2 febbraio). Il cardinale João Braz de Aviz, prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha presieduto la messa e ha incentrato la sua omelia su due immagini: "vivere la compassione e camminare insieme".
Il cardinale brasiliano, João Braz de Aviz, prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica
"L'incontro di Gesù con il lebbroso ci dice molto sulla vita che ci ha chiamato a sperimentare", ha sottolineato il cardinale riflettendo sul Vangelo di Marco (1,40-45). "Gesù si avvicina all'uomo e lo tocca, ascolta il suo grido e lo guarisce. Gesù ha fatto questo perché aveva compassione". "Oggi –ha aggiunto– Siamo in un momento in cui la Vita Consacrata, come vita cristiana, è chiamata a cambiare il suo cammino per diventare una risposta per noi e per le persone".
Ispirandosi al Sinodo sulla sinodalità, il card. João Braz ha incoraggiato le comunità religiose a camminare insieme, con il carisma e la cultura dell'altro, valorizzando ogni gesto. "Molte delle nostre comunità di Vita Consacrata cercano Dio, ma non riescono a capire la loro sorella o il loro fratello. Ebbene: quando non capiamo più i nostri superiori e, a volte, non sappiamo cosa fare dell'obbedienza è quanto abbiamo bisogno di questa compassione e di questo camminare insieme!", "Penso –ha esclamato– che la Chiesa d'ora in poi, come già avviene in molte comunità religiose, si muoverà sempre più verso i poveri. Che Dio ci aiuti a farlo", augurò il cardinale brasiliano.
Religiosi e religiose brasiliani durante la messa nella Basilica di Sant'Andrea della Valle a Roma.
Sempre commentando l'incontro di Gesù con l'uomo affetto da lebbra, il card. João Braz ha implorato a Dio la capacità di compassione. "Come Dio ha compassione di noi, così possiamo imparare a non essere più noi stessi, ma ad abbassarci, ad accogliere, a percepire, a guardare con maturità, a saper tacere nei momenti in cui non sappiamo spiegare e a offrire ciò che è difficile da comprendere".
Parlando del Papa che serve nel Dicastero, il cardinale ha fatto un'osservazione: "Quanti di noi hanno cominciato a dubitare del ministero di Francesco. Questo è un grande dolore, proprio del Papa che ci sta avvicinando alle pagine più preziose del Vangelo. Dobbiamo stare attenti e camminare in comunione con tutti e insieme", ha esortato.
La data della celebrazione ha coinciso con la memoria della Madonna di Lourdes e la Giornata Mondiale del Malato, ma anche con l'anniversario della creazione della Conferenza dei Religiosi del Brasile che è stata fondata precisamente l'11 febbraio 1954 a Rio de Janeiro durante la celebrazione del Congresso Nazionale dei Religiosi. Ha partecipato alla celebrazione eucaristica anche Suor Eliane Cordeiro, attuale Presidente della CRB nazionale che è a Roma per un incontro in preparazione al Giubileo della Vita Consacrata che si terrà nel 2025.
Rivolgendosi ai presenti al termine della celebrazione, ricordando il 70° anniversario della CRB, li ha invitati al Congresso che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno di quest'anno a Fortaleza, con la partecipazione di 700 religiosi e religiose. "È un momento di festa e di ringraziamento" –ha detto suor Eliane– "e voi siete un pezzetto di Brasile qui a Roma, che indubbiamente diffonde gioia, umanizzazione e accoglienza, che sono le nostre caratteristiche".
Suor Eliane Cordeiro (seconda da sinistra), la Presidente della Conferenza dei Religiosi del Brasile (CRB)
Ha anche spiegato che il programma del Congresso ruoterà attorno a quattro parole: Memoria, Mistica, Profezia e Speranza. Concludendo ha ricordato questi aspetti della vita religiosa: "essere sempre al servizio dei poveri, vivendo l’amore per la Chiesa, per Gesù e per il suo Vangelo".
Padre Leonir Chiarello, scalabriniano, ha ringraziato il cardinale per la sua presenza fraterna e ha riassunto così le sue parole: "il carisma della compassione ci aiuta a camminare insieme in tutte le forme di vita".
A nome della coordinazione, il padre Júlio César Werlang, si è congratulato con tutti i partecipanti e ha ricordato il prossimo appuntamento dei religiosi e delle religiose brasiliani a Roma, che sarà sabato 17 febbraio, con una riflessione sulla Campagna della Fraternità 2024 dal tema "Fraternità e amicizia sociale", ispirato all'Enciclica “Fratelli Tutti" di Papa Francesco.
* Padre Jaime C. Patias, Comunicazione IMC Roma.