Storicamente l'Etiopia è un luogo molto caro ai Missionari della Consolata. La nazione si trova nella parte più orientale del continente africano ed è un grande patrimonio culturale di più di 110 milioni di persone che parlano oltre 80 lingue. Il territorio confina con il Sudan e il Sud Sudan a ovest, con Gibuti e l'Eritrea a nord, con la Somalia a est e con il Kenya a sud.

Dall’inizio il Beato Allamano aveva desiderato inviare i suoi missionari in Etiopia. Ma il suo desiderio si è realizzato solo nel 1913, quando venne affidato all’Istituto parte del Vicariato di Oromo, eretto in Prefettura Apostolica il 28 gennaio 1913 con il nome di Kaffa Meridionale. Il primo Prefetto Apostolico, Mons. Gaudenzio Barlassina, IMC, fu eletto il 6 maggio 1913.

Nel 1941, con la fine dell’esperienza coloniale italiana, anche i missionari della Consolata vennero espulsi dal paese. Nel 1970 l’Istituto ritorna in Etiopia. Il territorio dell’attuale Vicariato di Meki è smembrato dal Vicariato di Harar affidato ai Missionari della Consolata. Il 6 marzo 1980 il territorio diviene Prefettura Apostolica, guidata da Padre Giovanni Bonzanino, IMC, in qualità di amministratore apostolico.

L’8 dicembre 1981, Padre Yohannes Weldegiorgis diventa Prefetto Apostolico. Il 25 gennaio 1992 la Prefettura diventa Vicariato Apostolico e Padre Yohannes viene consacrato Vescovo; vi rimane fino al settembre 2002. Con la sua morte, il Padre Giovanni Monti, IMC, viene nominato Amministratore. Il 10 maggio di 2003, Mons. Abraham Desta assume come Vescovo di Meki.

Intervista con Mons. Abraham Desta

In questi giorni, il Vescovo di Meki è a Roma per alcuni impegni, ringrazia i Missionari della Consolata per l'ospitalità e in un'intervista parla su la responsabilità della Chiesa in Etiopia.

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100 anni di presenza di IMC in Etiopia nel 2016. Messa presieduta dal Cardinale di Addis Abeba, Mons. Souraphiel Berhaneyesus e da Mons. Abraham Desta. Foto: Archivio IMC

“È importante ricordare che la Chiesa in Etiopia fa parte della Chiesa cattolica nel mondo. A livello locale, la Chiesa ha la responsabilità di essere una voce profetica nelle varie situazioni sociali, politiche e religiose”, afferma Mons. Abraham. “Su questioni che riguardano non solo i cattolici ma anche le persone di buona volontà, cristiani e non cristiani, la Chiesa deve essere la voce della Buona Novella del Vangelo. Deve essere una Chiesa che prega, che riflette, una Chiesa che è veramente parte del messaggio di Gesù Cristo. In mezzo alla società deve essere una luce che attrae, che guida, una luce che illumina i cuori e le menti delle persone”, completa il Vescovo. “La Chiesa deve prendere sul serio la Buona Novella che sono le parole di Gesù affinché il popolo abbia la vita e l'abbia in abbondanza (cfr. Gv 10,10). Ecco, la Chiesa deve essere come una fiaccola che guida il popolo verso la vita piena”. In Etiopia, dove “non siamo la maggioranza, la nostra voce può raggiungere tutti. Non importa se siamo piccoli, ciò che conta è l'essenza del messaggio”, argomenta.

Dio è presente nella realtà

Nato nel 1951 a Sebeya, regione del Tigrè, nel nord dell'Etiopia, Mons. Abraham ha fatto la sua formazione nel seminario di Adigrat con i Missionari di Africa (Padri Bianchi). È stato ordinato sacerdote nel 1980 e continuò gli studi in Irlanda e Londra con i Gesuiti, ottiene la licenza in teologia dogmatica e diplomi in sviluppo comunitario e teologia pastorale. Tornò in Etiopia nel 1985 durante un periodo di grande carestia e di guerra civile. Fu rettore del seminario minore di Adigrat, segretario del vescovo e responsabile della pastorale, poi cancelliere e direttore del Segretariato della diocesi prima di esser nominato Vescovo di Meki nel 2003.

Guardando la realtà, il Vescovo osserva che nella situazione odierna in Etiopia, molte persone soffrono, e dice: “dove le persone soffrono, Dio soffre, dove le persone muoiono, Dio muore, dove le persone vengono scartate o sfollate, Dio viene scartato e spiazzato nelle persone. Abbiamo molti senzatetto, persone che hanno perso le loro proprietà, che vogliono tornare alle loro case e alle loro terre. Molte persone sono escluse e allontanate, e anche uccise. E la Chiesa deve essere voce di chi non ha voce”.

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"Dobbiamo essere coraggiosi in modo a dare speranza al popolo, per essere una voce profetica nella società". Foto: Ashenafi Abebe

Evangelizzazione e promozione umana

In Etiopia la Chiesa realizza un lavoro di promozione umana con alcuni progetti sociali, ma allo stesso tempo, prende cura della pastorale. “Cerchiamo di trovare un equilibrio tra queste due dimensioni”, spiega e afferma: “dove non c’è promozione umana, Dio non può essere presente. Se le persone non si godono la vita nel suo senso più pieno, come dire che sarai salvato domani. Quindi quando le persone muoiono, soffrono, dico che Dio sta soffrendo. Dio è lì presente. E noi nella Chiesa abbiamo la responsabilità di essere la voce di Dio, di essere speranza e di creare speranza nelle persone. Questo è quello che cerchiamo di fare insieme: vescovi, sacerdoti, religiosi, leaders e cristiani delle comunità”.

C’è sono anche diverse sfide nell’economia, nella politica e nelle strutture. “Internamente abbiamo piccole comunità che spesso sono lontane le une dalle altre e hanno difficoltà nella comunicazione, o nel trasporto a causa della situazione delle strade, tra le altre cose”.

Le sfide nell’evangelizzazione

Situato circa 130 km a sud di Addis Abeba, il Vicariato di Meki è una delle tredici circoscrizioni della Chiesa cattolica in Etiopia. Con un territorio di oltre 60.000 Km2 e una popolazione di circa 4 milioni di abitanti, si trova nella regione dell’Oromia, nel centro del paese. Bisogna ricordare che la Chiesa Cattolica in Etiopia utilizza due riti, quello latino e quello etiope, ma si lavora in armonia. Nel Vicariato la metà della popolazione è cristiana, e i cattolici sono circa 37.000. Ma l'evangelizzazione, che include la pastorale e il lavoro sociale, si rivolge a tutta la popolazione.

Mons. Abraham Desta parlò anche sulle difficoltà nell’evangelizzazione ricordando che, “in ogni momento della storia abbiamo affrontato le sue sfide. In questo momento dobbiamo essere coraggiosi in modo a dare speranza al popolo, per essere una voce profetica nella società. Non possiamo mai dimenticare che la Chiesa è una comunità di preghiera per sostenere la gente. Poi dobbiamo anche abbracciare gli altri, le altre religioni e vivere il dialogo nella pratica”.

Secondo il Vescovo “dobbiamo essere una voce visibile di Gesù Cristo che ci ha mandato a testimoniare il Vangelo al mondo. Celebriamo oggi la conversione di San Paolo (25 gennaio), anche noi dobbiamo convertirci ogni giorno, fare una conversione del cuore, della mente e dell'umanità. Nella situazione in cui ci troviamo in Africa, dove la situazione è molto delicata e ostile, abbiamo bisogno di essere una voce e una testimonianza visibile di questa conversione del cuore, della mente e soprattutto vivere ciò che predichiamo. Queste sono le sfide che dobbiamo affrontare in modo positivo tra di noi e nella società”, evidenzia.

Messaggio ai Missionari della Consolata

20240131DEsta2Alla fine dell’intervista, il Vescovo di Meki ha lasciato un messaggio ai Missionari della Consolata, con i quali, ha sempre avuto un rapporto molto stretto. “Non ho parole per descrivere l'importante lavoro dei missionari della Consolata in Etiopia e nel mondo. Anzi tutto, voglio esprimere il mio desiderio che il Beato Allamano sia riconosciuto tra i santi dalla Chiesa. Mi unisco a voi nella preghiera affinché questo uomo santo sia canonizzato perché lui ha vissuto una vita di santità”, afferma.

Parlando dei figli e figlie dell’Allamano, il Vescovo ricorda che “molti padri, fratelli e suore della Consolata hanno dato la loro testimonianza nel Vicariato di Meki, una Chiesa locale che deve molto al lavoro di questi missionari e missionarie. Spero che dal cielo possano vedere crescere il buon seme che hanno seminato. Molti missionari e missionarie in Africa, nell’Asia, nell’America e altrove, stanno vivendo questo processo di canonizzazione del vostro Fondatore. Vi ringrazio di cuore per il bene fatto e vi animo a continuate con coraggio. La Chiesa ha bisogno di voi e noi faremo il possibile per collaborare con le vostre missioni. Spero che in futuro, possiate aprire altre missioni e che possiamo collaborare di più in questa opera. L'Istituto ha recentemente tenuto il Capitolo Generale e certamente ci sono nuove decisioni e proposte da attuare”.

Per quanto riguarda le vocazioni missionarie, l'Etiopia ha dato all'Istituto 18 giovani missionari che ora stanno evangelizzando in diversi paesi. Mons. Abraham incoraggia anche a non trascurare le vocazioni per attirare altri giovani a diventare missionari della Consolata. “Prego per le vocazioni, ma chiedo anche ai missionari etiopi di lavorare molto per suscitare nuove vocazioni. Noi siamo pronti ad aiutarli. Alle soglie del Giubileo del 2025, preghiamo per la canonizzazione dell'Allamano e perché la missione fiorisca in Etiopia. Coraggio e avanti”, finalizza il Vescovo.

* Padre Jaime C. Patias, IMC, Segretaria per la Comunicazione.

Come in tutto il mondo, la comunità della Casa Generalizia a Roma si è radunata per la messa di ringraziamento in occasione dell’anniversario della fondazione dell’Istituto. Con gioia e speranza abbiamo raggiunto i 123 anni di vita e missione e in contemporanea anche le missionarie della Consolata festeggiano i loro 114 anni di fondazione. È tutto opera della Consolata. “Lei è la Fondatrice”, diceva l’Allamano che attribuirà sempre alla Consolata la fondazione di questa opera oggi presente in 28 paesi dell’Europa, Africa, America e Asia.

La messa celebrata nella capella della Casa Generalizia, a mezzogiorno del 29 gennaio, è stata presieduta dal Vice Superiore Generale, il Padre Michelangelo Piovano, che nella sua omelia, ha evidenziato le principali riflessioni del Padre Fondatore nel discernere il piano della fondazione dell'Istituto. Di seguito, pubblichiamo alcuni spunti della sua omelia:

Uniti alla vite per crescere nella santità e portare frutti

“Oggi celebriamo e facciamo memoria del giorno della Fondazione dell'Istituto, nostro e delle nostre sorelle missionarie. È il compleanno dell'istituto, della nostra famiglia, nella quale un giorno siamo stati chiamati a farne parte.

Dalla vita e parole del Fondatore sappiamo che questa data è carica di significato, uno di quei giorni nei quali il Signore interviene quasi per dare il suo sigillo o per confermare una sua volontà e desiderio.

Siamo agli inizi del 900, Gennaio, mese, freddo, di influenze e malattie e anche l’Allamano è gravemente ammalato con una doppia polmonite, tanto che si teme non possa farcela e la morte lo raggiunga prima. Si prega per lui e alla Consolata si fa anche un triduo per chiedere la sua guarigione.

Ma qualche cosa di prodigioso succede. Tra il 28 e 29 Gennaio, l’Allamano si riprende e inizia a stare meglio contro ogni previsione. Come uomo di Dio, legge in questa guarigione, un segno che non cercava, ma che forse aspettava: quello della fondazione dell'Istituto, al quale stava pensando e lavorando da tempo.

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Se la grave malattia non cessasse, da un lato fa dire al cardinal Agostino Richelmy (l’Arcivescovo di Torino) che lo incoraggia sulla sua ripresa, che un altro dovrà pensare alla fondazione, dall'altra la sua guarigione diventa per lui un segno assieme a una promessa fatta nel suo cuore al Signore: “Se guarirò, è segno che quest'opera deve essere fatta”.

Questa grazia, l’Allamano la attribuirà poi sempre alla Consolata anche se non ha mai voluto che si parlasse di miracolo o di qualche cosa di prodigioso. Dirà solo: “Guarii e si fece la fondazione, ecco tutto”.

Il quadretto della Consolata che è nella Cappella accanto alla sua tomba a Torino è quello che gli fu portato in quei giorni di malattia, lo tenne sempre con sé e solo nel 1924, su richiesta di Padre Nepote, lo diede al noviziato e di seguito accompagnerà le nostre case di noviziato in Italia.

“La Consolata è la Fondatrice”

Anche per questo e per tante altre ispirazioni ed aiuti l’Allamano attribuirà sempre alla Consolata la fondazione dell'Istituto. Lei è la Fondatrice, diceva. Sappiamo che in quell'anno passerà alcuni mesi a Rivoli per riprendersi e il 24 aprile scrive la famosa lettera per chiedere al Vescovo l'approvazione per la fondazione dell'Istituto.

L'approvazione dell'episcopato piemontese arriverà il 12 settembre 1900 ed il decreto di erezione del cardinale Richelmy, porta appunto la data del 29 gennaio 1901, un anno dopo la sua malattia e guarigione e giorno di festa di San Francesco di Sales a cui l’Allamano dava anche un significato particolare.

Con la fondazione dell'Istituto e l'arrivo dei primi missionari che in breve partiranno per il Kenya. inizia la nostra storia, presente nei piani di Dio fin dall'eternità, come dice san Paolo nella lettura dell’anniversario.

Avventura e storia con vicende liete e tristi, ancora negli anni in cui l’Allamano era vivo, ma per le quali ha sempre ha nutrito grande fede e fiducia nel Signore, perché l'opera era stata voluta da Dio, dalla Consolata, per cui loro ci avrebbero pensato.

E ci hanno pensato: quando la casa si è svuotata dopo la prima partenza dei missionari, quando sembravano mancare i mezzi materiali per portarla avanti, quando è scoppiata la guerra o quando sono arrivati giorni difficili per la morte del canonico Giacomo Camisassa e altre difficoltà che ogni istituzione religiosa come la nostra deve affrontare

“L'albero dell'Istituto è piantato saldamente”

L’Allamano così scriveva nel 1908 a Fratel Benedetto Falda: “L'albero dell'Istituto è piantato saldamente. Cadranno anche delle foglie, forse dei rami si piegheranno, ma l'albero crescerà gigantesco, ne ho le prove in mano”.

“Il nostro istituto durerà sempre, finché ci saranno anime da salvare. Vedete la perpetuità dell'Istituto”.

Nel 1922 confidò ad un missionario: “Guarda Ferrero, l'Istituto andrà giù, giù; ma non si perderà, perché è della Consolata”.

Questo istituto con 123 anni ora siamo noi, siamo quella famiglia voluta da Dio per opera della Consolata e dell’Allamano. Lo guardiamo e crediamo che è quell'albero, gigantesco, rigoglioso e secolare.

Alcune illuminazioni della Parola di Dio

Dalla Parola di Dio raccogliamo alcuni pensieri e illuminazioni per la nostra vita affinché, attraverso di essa, possiamo continuare a tenere viva la grazia della chiamata nell'Istituto e corrispondervi con tutto noi stessi.

Paolo nell'inno agli Efesini (Ef 1, 3-14) ci invita a ringraziare Dio per il dono della sua scelta, prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità.

Crediamo che nel disegno e piano di Dio circa la fondazione del nostro Istituto ognuno di noi era già presente, già ne faceva parte ed il Signore tutto ha predisposto perché questo si realizzasse. È il mistero della sua chiamata e di una volontà che Dio realizza e attua in noi, servendosi di noi.

Santi e immacolati, perché salvati e redenti dal sangue di Gesù. E questo ci incoraggia e dà forza e speranza perché, nonostante i nostri limiti e fragilità, Dio conduce questa storia e cammino del nostro Istituto, allo stesso tempo santo e peccatore.

Il Vangelo (Gv 15, 4-15) ci indica una dimensione importante di questa santità, quella di essere tralci uniti alla vite, uniti a Gesù, in comunione con ognuno, ma sappiamo quanto è difficile questo cammino. Anche l’Allamano amava applicare questa immagine evangelica alla vita di ogni missionario e dell’Istituto. Uniti alla vite per crescere nella santità e portare frutti, uniti in quell’amore che spinge fino a dare la vita.

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Padre Michelangelo Piovano, Vice Superiore Generale.

Una santità che passa attraverso la carità, il volersi bene, il rispettarsi, l'accettarsi, lo stimolarci a vicenda e anche il correggerci mutuamente. Oggi è il giorno e celebrazione di famiglia per ridirci questo e, non a caso, è stata scelta questa Parola di Dio per questa celebrazione.

Celebriamo l'anniversario della Fondazione dell'Istituto all'inizio di questo triennio, nel quale avremo il Beato Allamano come speciale protettore.

Ci aspettano celebrazioni ed eventi particolari, come il centenario della sua morte e la sua canonizzazione tanto attesa. Anche questi momenti devono portarci a vivere in profondità il significato e la grazia che vogliono trasmetterci.

Un Allamano morto quasi cento anni fa, ma che deve continuare vivo in noi, nell'attuazione e incarnazione del suo carisma. Un Allamano che verrà proclamato Santo, ma che deve essere santificato innanzitutto nella nostra vita.

Il miracolo che porterà alla canonizzazione è il miracolo della missione e santità dell'Istituto e dei suoi missionari in tutti questi anni di vita. Il miracolo del bene fatto bene, con cura, con attenzione, con fedeltà e costanza.

Una storia centenaria costruita sulla fedeltà, coraggio, fede, intraprendenza di tanti nostri confratelli e consorelle. Per questo è importante e bello ricordarli e raccontarli, seguirne le orme anche oggi e lasciarsi ispirare dal loro operato.

Per questo la celebrazione della Fondazione dell'Istituto è festa di famiglia, della nostra famiglia. Di tutti coloro che ne hanno fatto parte in passato, ne fanno parte ora e lo faranno in futuro. Famiglia di Gesù, di coloro che ascoltano la Parola e la osservano, di coloro che compiono la volontà del Padre.

La Consolata, che tutto ha fatto e disposto perché il nostro Istituto avesse vita, continui ad operare nella nostra vita e famiglia. Continui ad operare e disporre le cose in modo che questa famiglia viva nella comunione tra i suoi figli, come lo desidera ogni mamma.

Affidiamo a Lei l’Istituto che in questi primi mesi dell’anno, nelle varie circoscrizioni, sta celebrando le Conferenze regionali per attuare gli orientamenti del Capitolo Generale e concretizzare in ogni realtà quella missione per la quale siamo stati fondati.

Siamo giovani e anziani, chi con salute fisica e spirituale e chi con le sue difficoltà o ferite, siamo di realtà e culture diverse, e, così come siamo, siamo la famiglia dell’Allamano e ci vogliamo bene anche se non sempre riusciamo a dircelo o a dimostrarlo come vorremmo.

Tendiamo la mano a chi si trova in difficoltà e lasciamoci aiutare quando siamo noi ad averne bisogno. Ringraziamo oggi per questa nostra famiglia e continuiamo ad essere fieri di essere missionari e missionarie della Consolata.

Padre Michelangelo Piovano, IMC, Vice Superiore Generale.

Mons. Osório Citora Afonso, missionario della Consolata, è stato ordinato vescovo questa domenica, 28 gennaio, nell’archidiocesi di Nampula, in Mozambico. La solenne celebrazione eucaristica con il rito dell'ordinazione è iniziata alle 9 ora locale nel padiglione sportivo del Clube Ferroviário, una squadra della città locale. Il nuovo vescovo ausiliare dell’archidiocesi di Maputo ha scelto come motto del suo episcopato "La tua parola è lampada per i miei passi" (Sal 119,105).

Il Cardinale Luiz Antônio Tagle, Pro-Prefetto della Sezione per la Prima Evangelizzazione e le Nuove Chiese Particolari del Dicastero per l'Evangelizzazione a Roma, ha presieduto la celebrazione ed è stato l'ordinante principale di una celebrazione a cui hanno partecipato quasi tutti i vescovi della Conferenza Episcopale del Mozambico. Hanno concelebrato anche un numero considerevole di sacerdoti delle diocesi del nord del Paese e Missionari della Consolata; numerosa la presenza di religiose, fedeli e autorità civili dello Stato e della municipalità della città di Nampula.

20240129Osorio5Il candidato all'episcopato è stato presentato dal padre Sisto Pedro, Superiore regionale dei Missionari della Consolata in Mozambico e durante il solenne rito di ordinazione episcopale, vissuto con grande animazione e gioia, il card. Tagle si è rivolto all'ordinando e a tutta l'assemblea sottolineando alcuni aspetti della missione del vescovo; lui deve essere colui che testimonia con la sua vita la Chiesa di Gesù Cristo.

Ispirandosi alle letture della quarta domenica del Tempo Ordinario, il card. Tagle ha esortato a ravvivare il dono di Dio ricevuto attraverso l'imposizione delle mani. "Il dono che un nuovo vescovo ci assicura è che Dio si prende cura del suo popolo. Caro fratello, monsignor Osorio, come vescovo sarai un segno e uno strumento del fedele servizio di Gesù Cristo a Dio e alla Chiesa. Gesù è e continuerà ad essere il vero Pastore della sua Chiesa. Grazie al dono dello Spirito Santo, siamo diventati suoi ministri, suoi servitori, e quindi ministri e servitori della sua Chiesa e della sua missione. La Parola di Dio –ha sottolineato– ci insegna a seguire e a cercare solo la gloria di Dio”.

Parlando dell'autorità dei profeti e dei ministri, il card. Tagle ha aggiunto: "Sono veri leader solo se servono Dio e la Parola di Dio; se invece servono falsi dei o loro stessi non lo sono e possiamo vedere nel mondo e nella Chiesa gli effetti distruttivi di leader che non sono autentici”. Poi ha ricordato che "il Vangelo ci presenta il più grande di tutti i profeti: Gesù, il Figlio di Dio. Rimanendo fedele a Dio e alla sua Parola, Gesù parla e agisce con autorità" e per quello –ha concluso– il vescovo deve "rimanere sempre umile" nella sua missione.

Al termine delle quasi cinque ore di celebrazione, l'assemblea ha assistito e ascoltato molti messaggi di saluto al nuovo vescovo. Anche il superiore generale dei Missionari della Consolata, padre James Lengarin, ha salutato il nuovo confratello. "Nella nostra vita, e specialmente nell'episcopato, al potere si deve preferire il servizio", ha sottolineato.

Nel suo messaggio, Mons. Afonso ha ringraziato Dio, la sua famiglia e tutti coloro che lo hanno accompagnato in molti Paesi e in vari momenti della sua vita e missione. Allo stesso tempo, ha affidato il suo nuovo ministero alla protezione materna di Nostra Signora Consolata.

 

 Vedi qui il video completo della Celebrazione (Radio e Televisione "Encontro")

Biografia

Osório Citora Afonso, missionario della Consolata, è nato a Iapala, distretto di Ribaue, provincia di Nampula, Mozambico, il 6 maggio 1972. Figlio di Manuel Afonso e Amélia Citora, è il primo di otto fratelli. Dopo un'adolescenza trascorsa nella Cattedrale di Nampula, è entrato nel Seminario della Consolata il 25 gennaio 1991. Ha compiuto gli studi secondari presso il Seminario di Cristo Re e gli studi filosofici presso il Seminario di Sant'Agostino, entrambi a Matola, Mozambico. Dopo un anno di noviziato a Laulane, alla periferia di Maputo, ha emesso i primi voti religiosi come Missionario della Consolata il 30 dicembre 1997.

Gli studi teologici li ha compiuti a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) ed è stato ordinato sacerdote il 3 novembre 2002.

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Ha lavorato nelle missioni della Repubblica Democratica del Congo, dove ha ricoperto i seguenti incarichi e compiuto ulteriori studi: vicario parrocchiale ed economo della parrocchia di St Hilaire a Kinshasa (2002-2005); consigliere regionale per la regione del Congo (2005-2006); licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma (2006-2010); studi presso la Hebrew University di Gerusalemme (2008-2009) e l'École Biblique et Archéologique di Gerusalemme (2010-2011); è stato membro del Consiglio della Casa Generalizia di Roma (2008-2010). È stato collaboratore locale della Nunziatura apostolica a Kinshasa (2011-2013); formatore ed economo del Seminario teologico di Kinshasa (2011-2013).

Successivamente, in Italia, ha lavorato nell'Animazione missionaria nelle diocesi di Vittorio Veneto e Treviso (2014-2016) ed è stato anche Superiore della Casa Milaico di Treviso (2014-2016). Consigliere regionale per l'Italia, ha lavorato in parrocchia e presso il Seminario Teologico Internazionale di Braveta (Roma) come formatore.

Mons. Osório Afonso parla e scrive correntemente portoghese, francese, italiano, emakhuwa, lingala e conosce inglese e spagnolo. Ha studiato anche le seguenti lingue bibliche: ebraico, greco, latino, aramaico e copto.

Negli ultimi sei anni ha lavorato presso il Dicastero vaticano per l'Evangelizzazione, sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari.

* Padre Paulo da Conceição Mzé, IMC, è originario del Mozambico e Superiore regionale in Brasile.

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In occasione dell'anniversario della fondazione dei due istituti, i Missionari e le Missionarie della Consolata, il 29 gennaio, pubblichiamo questo Calendario con le date più significative per la famiglia Consolata.

CALENDARIO IMC – MC

Gennaio

4          2003: Nyahururu (Kenya) viene creata Diocesi

“          1925: Missionarie della Consolata aprono in Somalia

6          1986: Ordinazione Episcopale di Mons. Walmir A. Valle

“          2021: Apertura Noviziato continentale America IMC a Manaus (Brasile)

8          1948: La Prefettura di Iringa (Tanzania) viene eretta in Vicariato

10        1923. Missionarie della Consolata aprono in Tanzania

11        1981: P. Luigi Graiff viene ucciso a Parkati (Kenya)

16        1918. Muore P. Umberto Costa, superiore della Casa Madre

“          2009: P. Giuseppe Bertaina viene ucciso a Niarobi

18        1988: Partenza dei primi quattro Missionari della Consolata per la Corea

19        1950: Apertura delle Missionarie della Consolata in Colombia

20        1988: Apertura IMC in Corea

21        1851: Nascita di Giuseppe Allamano, ore 18.30

22        1851: Giuseppe Allamano è battezzato nella Chiesa parrocchiale di Castelnuovo (Asti)

25        1992: Il Vicariato Apostolico di Meki (Etiopia) viene eretto in Prefettura

26        1880: Ottavio, fratello di Giuseppe Allamano, muore all'età di 26 anni

28        1913: La Prefettura Apostolica del Kaffa viene affidata all'Istituto Missioni Consolata

“          1929: M. Felicina Fauda va ad abitare in Casa Madre MC

28        2024: Ordinazione Episcopale di Mons. Osório Citore Afonso

29        1900: Guarigione miracolosa di Giuseppe Allamano

“          1901: Fondazione dell'Istituto Missioni Consolata

“          1910: Fondazione dell'Istituto delle Missionarie della Consolata

“          2004: Apertura dello Juniorato Continentale MC in San Paolo (Brasile)

Febbraio

1          1982: Apertura MC in Venezuela

2          1954: Apertura MC negli Stati Uniti

“          1997: Ordinazione Episcopale di Mons. Evaristo Chengula

7          1924: Apertura MC in Kaffa (Etriopia)

8          1911. Inizia la visita del Camisassa alle missioni de Kenya

“          1951: Viene creato il Vicariato Apostolico di Florencia (Colombia) e affidato all'IMC

10        1883: G. Allamano viene nominato “Canonico onorario”

11        1999: Ordinazione Episcopale di Mons. Francisco J. Múnera Correa

13        1937: P. Giovanni Bisio giunge in Brasile e inizia la presenza IMC

15        1970: Mons. Mario Mgulunde viene consacrato Vescovo di Iringa

“          1991: In un’imboscata della guerriglia muore P. Ariel Granada a Massangulo (Mozambico)

16        1926: Alle ore 4.10 a Torino muore Giuseppe Allamano

“          1895: A Torino inizia il processo di Beatificazione di Giuseppe Cafasso

“          1917: Requisizione militare della Casa Madre a Torino

23        1921: L’Allamano è a Roma con il Camisassa per la lettura del Decreto sopra le virtù del Cafasso

27        1923: Propaganda Fide approva le Costituzioni IMC “ad decennium”

“          1928: P. Gabriele Perlo è consacrato Vescovo a Mogadiscio (Somalia)

“          1963: Apertura MC in Liberia

28        1992: Apertura MC in Guinea Bissau

Marzo

1          1904: Iniziano gli Esercizi Spirituali e Conferenza a Murang'a (Kenya)

2          1873: Giuseppe Allamano riceve il Diaconato

“          1926: Apertura della prima missione IMC in Mozambico (Miruru)

3          1922: Erezione della Prefettura Apostolica di Iringa (Tanzania)

“          1924: Le prime Missionarie della Consolata giungono in Etiopia

“          1954: P. Lorenzo Bessone è nominato Vescovo di Meru (Kenya)

4          1951: Apertura MC in Argentina

10        1926: Meru (Kenya) viene eretto in Circoscrizione Ecclesiastica

“          1971: Inizio del nostro lavoro missionario nella Prefettura di Volksrust (Sud Africa)

11        1964: Apertura MC in Portogallo

13        1996: Trasferimento Casa Generalizia MC da Grugliasco a Nepi (Viterbo)

15        1943: La salma dell'Allamano viene trasportata a Rosignano Monferrato (Alessandria) e vi rimane fino al 30 Aprile 1949

16        1997: Apertura Noviziato Continentale MC a Nairobi (Kenya)

17        1983: Murang'a (Kenya) è creata Diocesi

18        2000: Ordinazione Episcopale di Mons. Anthony Ireri Mukobo

19        1982: Viene promulgato il testo delle nuove Costituzioni IMC

“          2000: Ordinazione episcopale di Mons. Carillo Gritti

23        1991: Apertura MC in Bolivia

25        1937: Prefettura apostolica del Kaffa è elevata a vicariato apostolico di Gimma

“          1953: Il Vicariato di Iringa (Tanzania) viene eretto in Diocesi

“          1953: Il Vicariato di Nyeri viene eretto in Diocesi

“          1998: Apertura Noviziato continentale America MC in San Paolo (Brasile)

27        1899: Chiusura del processo diocesano per la Beatificazione di Giuseppe Cafasso

28        1919: G. Allamano è ricevuto in udienza da Benedetto XV

29        1873: Giuseppe Allamano viene ordinato Diacono a Torino

31        1975: Inizia il quarto Capitolo Generale MC

Aprile

1          1941: Uccisione di Suor Eliodora Sottig in Etiopia

5          1910: Entrano le prime due aspiranti MC

“          1913: Professione Religiosa delle prime 11 novizie MC

10        2005: Inizia a San Paolo (Brasile) l'undicesimo Capitolo Generale IMC e il nono Capitolo Generale MC

13        1902: Giuramento dei primi quattro Missionari

15        1925: La missione di Miruru nello Zambesi (Mozambico) viene assegnata all'IMC

16        2001: Apertura Juniorato continentale Europa MC

18        2009: Ordinazione Episcopale di Mons. José L. G. Ponce de León

24        1900: Nella festa di S. Fedele da Sigmaringen, Giuseppe Allamano scrive al Card. Richelmy sulla fondazione dell'Istituto

23        1990: P. Domenico Fiorina, quarto Superiore Generale dell'Istituto, muore a Somerset (USA)

25        1903: Parte la prima spedizione delle Suore del Cottolengo (Vincenziane) per il Kenya

27        1966: P. Gaudenzio Barlassina, terzo Superiore Generale dell'Istituto, muore a Torino

30        1949: Salma di Giuseppe Allamano è trasportata da Rosignano M. alla Casa Madre

Maggio

2          1969: Inizia il quinto Capitolo Generale IMC

3          1925: Beatificazione di Giuseppe Cafasso

4          1959: Inizio del quarto Capitolo Generale dell’IMC a Torino

5          1924: Mons. F. Perlo, Vice superiore Generale, giunge in Italia

“          1968: Ordinazione Episcopale di Mons. Servilio Conti

6          1913: Mons. Gaudenzio Barlassina è nominato Prefetto del Kaffa (Etiopia)

“          1993: Inizio del nono Capitolo Generale IMC a Roma

8          1897: Giuseppe Allamano è nominato “canonico effettivo”

“          1902: Partenza del primo gruppo di Missionari (4) per il Kenya

9          2011: Inizio del decimosecondo Capitolo Generale IMC e del decimo Capitolo Generale MC

10        1922: Mons. Francesco Cagliero è nominato Prefetto Apostolico di Iringa (Tanzania)

“          1987: Inizia l’ottavo Capitolo Generale IMC

“          1993: Inizia il settimo Capitolo Generale MC

“          1999: Inizio del decimo Capitolo Generale IMC a Sagana (Kenya)

12        1949: Apertura MC in Roraima (Brasile)

13        1903: Otto Suore Vincenzine del Cottolengo partono per le missioni del Kenya

“          2012: Ordinazione Episcopale di Mons. Giovanni Crippa

15        1930: Propaganda Fide erige l’Istituto Missionarie della Consolata in Congregazione di diritto pontificio

16        1912: Giuseppe Allamano invia richiesta a Propaganda F. per l’apertura del Kaffa

“          1930: Propaganda Fide erige l’IMC in Istituto di diritto pontificio

18        1919: I primi Missionari IMC giungono in Tanzania

19        1911: Ricognizione della salma di Giuseppe Cafasso

21        1872: Giuseppe Allamano tonsura e ordini minori

22        2011: Ordinazione Episcopale di Mons. Inácio Saure

23        1906: Inizio del processo diocesano per la Beatificazione di Giuseppe Cafasso

“          1981: Inizia il quinto Capitolo Generale MC

26        1958: Inizia il secondo Capitolo Generale MC

27        1948: Mons. Beltramino, Vicario apostolico di Iringa, è consacrato Vescovo

30        2010: Ordinazione Episcopale di Mons. Francisco Lerma Martínez

31        1987: Inizia il sesto Capitolo Generale MC

Giugno

1          1999: Inizio dell’ottavo Capitolo Generale MC

2          1975: Inizio del sesto Capitolo Generale dell’IMC a Roma

5          1924: Mons. F. Perlo giunge in Italia come Vicesuperiore Generale

6          1939: Inizio del secondo Capitolo Generale IMC a Torino

10        1943: P. Giovanni De Marchi giunge a Lisbona per iniziare la presenza IMC in Portogallo

11        1904: inizio delle feste centenarie del Santuario della Consolata a Torino

12        1877: Giuseppe Allamano ottiene il titolo di “dottore collegiato” presso la Facoltà Teologica di Torino

“          1902: Arrivo dei primi Missionari IMC a Nairobi

15        1877: Ordinazione Sacerdotale di Giacomo Camisassa

18        1901: Benedizione della Cappella e consacrazione dell’altare della “Consolatina” (è presente la Beata M. Teresa Ledochowska)

19        2001: Maralal (Kenya) è creata Diocesi

20        1981: Inizio del settimo Capitolo Generale IMC a Roma

26        1946: Apertura MC in Brasile

28        1902: Arrivo a Tuthu (Kenya) dei primi Missionari IMC

“          1908: Erezione del Kenya a Vicariato Apostolico

“          1986: Embu (Kenya) è eretta Diocesi

Luglio

3          1927: Apertura MC in Mozambico

4          1926: Apertura di Mandimba: prima missione IMC nel Niassa (Mozambico)

10        1923: Aggregazione dell’Istituto a Propaganda Fide

“          1990: Giovanni Paolo II approva la guarigione miracolosa di Serafina Nyambura per intercessione di G. Allamano

12        1909: viene eretto il Vicariato Apostolico del Kenya

25        1982: Viene eretta la Regione IMC di Roraima in Brasile (ora Amazzonia)

27        2003: Apertura IMC e MC in Mongolia

30        1876: Giuseppe Allamano consegue la Laurea in Teologia

Agosto

1          1946: Apertura MC in Svizzera

6          Apertura Juniorato Continentale MC in Africa – Nairobi (Kenya)

8          1979: P. Giacomino Camisassa, primo missionario della Consolata africano, muore in Kenya

10        1923: Morte del Card. Agostino Richelmy

11        2003: Muore P. Mario Bianchi, quinto Superiore Generale dell’IMC

15        2003: Apertura Comunità MC “Madre Margherita” a Nepi per preparazione voti perpetui

18        1922: Muore Giacomo Camisassa, all’età di 71 anni

“          1924: Mons. Gabriele Perlo è nominato Prefetto Apostolico del Benadir (Somalia)

19        1866: Giuseppe Allamano lascia la scuola di Don Bosco ed entra nel Seminario Diocesano

Settembre

1          1949: Inizia a Torino il terzo Capitolo Generale IMC

7          1923: Propaganda Fide concede l’approvazione definitiva delle Costituzioni

8          1982: Apertura Juniorato internazionale MC a Nepi (Italia)

11        1999: Ordinazione Episcopale di Mons. Peter Kariuki Kihara

12        1900: La Conferenza Episcopale Subalpina approva la fondazione dell’Istituto

13        1916: Il Cardinal Cagliero (salesiano) visita l’Istituto

14        1905: Propaganda Fide crea la “Missione indipendente del Kenya”

15        1925: Prima partenza per il Mozambico

“          1998: P. Luigi Andeni viene ucciso ad Archer’s Post (Kenya)

“          2004: Apertura IMC e MC a Djibouti

17        1909: S. Pio X in un’udienza incoraggia l’Allamano a fondare l’Istituto delle Missionarie della Consolata

“          2006: Sr. Leonella Sgorbati viene uccisa a Mogadiscio (Somalia)

20        1873: G. Allamano è ordinato sacerdote da Mons. Gastaldi nel duomo di Torino

“          1923: 50° di Ordinazione di Giuseppe Allamano

21        1873: Giuseppe Allamano celebra la prima Messa Solenne

23        1909: Il Card. A. Richelmy approva le Costituzioni

27        1854: Nasce Giacomo Camisassa a Caramagna Piemonte

28        1953: Suor Eugenia Cavallo viene uccisa dai Mau Mau ad Imenti (Kenya)

30        1891: Giuseppe Allamano invia al Prefetto di Propaganda F. il Regolamento del nuovo Istituto

“          1946: P. Mario Viola arriva a Buenos Aires per iniziare la missione IMC in Argentina

Ottobre

2          1880: Giuseppe Allamano entra come Rettore nel Santuario della Consolata

“          1891: Esumazione della salma del Cafasso

5          1975: Ordinazione Episcopale di Mons. Aldo Mongiano

6          2001: Ordinazione Episcopale di Mons. Virgilio Pante

7          1990: Giuseppe Allamano viene dichiarato “Beato” in Piazza S. Pietro (Roma) da Giovanni Paolo II

8          1896: Traslazione della salma del Cafasso al Santuario della Consolata

“          2009: Ordinazione di Pietro e Martino: primi due Missionari della Consolata coreani

9          1909: Apertura della nuova Casa Madre a Torino

“          1975: Apertura MC in Libia

11        1866: G. Allamano veste l’abito clericale nella Parrocchia di Castelnuovo

“          1938: La salma di Giuseppe Allamano viene trasportata in Casa Madre

14        1924: Prima partenza di 5 missionari per la Somalia

16 (21) 1866: Vestizione clericale di Giuseppe Allamano a Castelnuovo

17        1860: Giuseppe Allamano riceve la Cresima a Moriondo da Mons. G.B. Balma

“          1876: Giuseppe Allamano è nominato Direttore Spirituale del Seminario di Torino

“          1963: Apertura MC in Togo

“          1972: P. Guerrino Prandelli viene ucciso da una mina a Esperança (Mozambico)

18        1981: Ordinazione Episcopale di Mons. Ambrogio Ravasi

21        1866: Vestizione clericale di G. Allamano a Castelnuovo

22        1935: Muore Mons. Francesco Cagliero, Prefetto Apostolico di Iringa, per incidente automobilistico

“          2022: Ordinazione Episcopale di Mons. Hieronymus Joya

23        1909: P. Filippo Perlo viene ordinato Vescovo nel Santuario della Consolata dal Card. A. Richelmy

25        1968: Apertura del terzo Capitolo generale MC

28        1913: Funzione di partenza delle prime 15 Missionarie della Consolata per il Kenya

31        1930: Morte in Kenya della Serva di Dio Suor Irene Stefani

Novembre

2          1908: Inizio del Piccolo Seminario alla Consolatina

3          1913: Parte la prima spedizione di 15 Missionarie della Consolata per il Kenya

10        1922: Inizia il Primo Capitolo Generale dell’Istituto

16        1910: L’Istituto passa sotto la giurisdizione di Propaganda Fide

19        1965: P. Michele Stallone viene ucciso a Loyangalani (Kenya)

21        1910: Vestizione della prime sei Novizie MC

“          1934: Decreto di nomina del primo Governo Generale MC

25        1964: Marsabit (Kenya) viene creata Diocesi

27        1974: Apertura MC in Spagna

28        1934: Arrivo delle MC a Limuru (Kenya)

29        1986: Ordinazione Episcopale di Mons. L. Augusto Castro Q.

Dicembre

7          1978: Ordinazione Sacerdotale di Mons. José Luis Serna Alzate

8          1906: G. Allamano scrive la Lettera sull’Obbedienza

“          1916: G. Allamano scrive lettera sulla Povertà

“          1922: Partenza di 4 Missionarie per la Prefettura di Iringa (Tanzania)

“          1942: Un bombardamento semi-distrugge la Casa Madre di Torino

“          1946: P. Bartolomeo Durando arriva a New York per iniziare la presenza IMC in USA

“          1952: Viene inaugurata la Casa Madre ricostruita dopo la guerra

9          1985: Vengono creati: Vicariato di S. Vicente-Puerto Leguizamo e la Diocesi di Florencia (Colombia)

15        1902: Parte la seconda spedizione per il Kenya

“          1925: Mons. Giuseppe Perrachon è nominato Vicario Apostolico del Kenya

“          1947: Primo Capitolo Generale MC

“          1995: Isiolo è creato Vicariato

16        1923: Con decreto regio, l’Istituto è eretto in Ente Morale

17        1950: Apertura MC in Inghilterra

21        1872: Giuseppe Allamano è ordinato Suddiacono

22        1922: Partono le prime 4 Missionarie della Consolata per il Tanzania

25        1916: Mons. Gaudenzio Barlassina giunge ad  Addis Abeba (Etiopia)

26        1923: L’Istituto viene eretto ente morale

28        1909: Viene emesso il “Decretum Laudis” di approvazione dell’Istituto Missioni Consolata

30        2012: Ordinazione Episcopale di Mons. Elio Rama

31        1923: Il Card. G. Bonzano è nominato Protettore dell’Istituto

Grazie per essere qui, ci hanno detto: il Signore ci conceda la grazia di vivere questi Esercizi Spirituali come fratelli. "Egli dà forza agli stanchi e aumenta le forze dei deboli..." (Is 40,29-31). La tua presenza tra noi è una benedizione e una forza per la famiglia della Consolata!

Villa Marianella, casa di proprietà dei missionari Redentoristi, è costruita e attrezzata per favorire il dialogo, il silenzio orante e contemplativo, il riposo ricreativo e ristoratore. Dal 22 al 26 gennaio, in questo luogo, noi Missionari della Consolata della Regione Colombia siamo stati convocati per gli Esercizi Spirituali; hanno partecipato circa 50 di noi e siamo stati accompagnati e guidati da Fratel Camilo Alarcón, delle Scuole Cristiane - La Salle, .

Accoglienza nella casa

20240129Colombia2

Immagine preparata dagli organizzatori degli Esercizi

Tutti i missionari, arrivati dall’Ecuador, dal Perù e dalle varie regioni della Colombia nelle quali lavoriamo siamo stati accolti dal Padre Fondatore e Formatore, Giuseppe Allamano. Con una mano reggeva le Costituzioni o la Bibbia, con l’altra indicava la missione in atteggiamento di partenza. Tutti siamo stati convocati, con le nostre famiglie, i gruppi umani e le comunità che serviamo. Tutti siamo giunti fin lì alcuni fisicamente e altri per mezzo di rappresentanti.

“Per questi giorni, sistematevi nelle vostre stanze, personalizzate con i vostri nomi le porte, sentitevi illuminati e prolungati da un orizzonte infinito con albe e tramonti da sogno”.

“Lì troverete –come sembrava dirci il gentile e paterno Fondatore– l'acqua per idratarvi, il vino per festeggiare, l'agenda, il programma regionale e generale, gli orari di ogni giorno, oltre a un dettaglio economico personale. Tutto per voi, preparato con amore”.

Alcune indicazioni ci hanno aiutato ad abitare meglio lo spazio per poter vivere, crescere, creare e credere come artigiani della cura: il tavolo della sala da pranzo, il tavolo dell'Eucaristia, il tavolo della sala della comunità, il tavolo per giocare, il tavolo della cucina, il tavolo della camera da letto o del luogo di lavoro, il comodino, il tavolo dei poveri, il grande tavolo della creazione.

La sala delle conferenze

20240129Colombia5

Immagine: CAZ

Non senza aver prima attraversato la sala da pranzo –luogo spazioso, luminoso e arioso, abitato da servitori sorridenti e attenti, disponibili a soddisfare, per quanto possibile, gusti, capricci e necessità corporali– ci siamo recati nella sala delle conferenze.

Lì siamo stati accolti dalla Fondatrice, la nostra cara madre e maestra Consolata, con il suo bambino, consolazione divina incarnata e custodita nel suo grembo, mostrandocelo e dicendoci: "fate quello che vi dice", attraverso le parole, lo stile e la pedagogia del maestro fratel Camilo.

I giorni e le notti sono passati e siamo arrivati all'ultimo giorno, pieno di silenzi, parole, simboli, riti, liturgie, 3 idee, 2 domande e 1 metafora. Tutto era avvolto da una semplice pedagogia integrale e da una bella didattica che scaturiva dalla saggezza raccolta e dalle esperienze vissute e condivise del Fratello guida. Queste le domande che sono state poste: cosa conservare del nostro passato-presente?; cosa mantenere e sostenere del nostro presente-presente?; cosa innovare per costruire il nostro presente-futuro? Tutto è scaturito dalla vita che è stata suscitata e restituita decantata, passata attraverso il crogiolo del tempo, della memoria del cuore e della conversazione interpersonale.

Atmosfera spirituale

20240129Colombia6Per descriverla, assaporo l'ultimo sorso della piccola bottiglia di vino, offerta per il viaggio, per la nostra salute integrale, comunitaria e personale!

L'atmosfera è di umiltà, di quell'humus fecondante e purificante della terra di mezzo, proveniente dall'Amazzonia, che inspiriamo e respiriamo con la speranza di purificarci e convertirci. Quell'humus che ci fa riconoscere come umani chiamati a umanizzare; perdonati e consolati chiamati a consolare, a guarire salvando, a salvarci curando le relazioni d'amore in questa società pluralista e multiculturale. Chiamati a essere "Angeli custodi" gli uni per gli altri, per le comunità e la Chiesa, per l'intera "comunità di vita", per la nostra società e per l'intera umanità. Con la nostra testimonianza possiamo incantare, attrarre, essere e fare propaganda vocazionale, crescere in qualità e quantità.

Oggi un tacchino piange, grida o canta la sua solitudine; oggi tante altre creature si uniscono all'orchestra ambientale; oggi anche noi facciamo sintesi nella nostra memoria cordiale, aiutati dalle note e dalla memoria razionale disposti a tornare sulla strada per rimetterci in cammino. Questo non era il nostro posto, il nostro "ad gentes" è oltre; lo cercheremo con maggiore impegno a maggio, durante la Conferenza regionale.

L'avanguardia nella retroguardia

Allo stesso tempo, anche se più brevemente, un piccolo gruppo di missionari stagionati, un tempo avanguardia missionaria attiva, ora saldi e fedeli con la loro vita fatta preghiera, lavoravano spiritualmente nella retroguardia della stessa missione di consolazione - liberazione.

Lì a Manizales, nella casa di San Giuseppe, all'ombra del Santuario dedicato da P. Gerardo Bottacin a Nostra Signora di Fatima, si sono sincronizzati con quelli di Villa Marianella e con altri che non si sono potuti incontrare in questa occasione, guidati dal fedele amico della Consolata, P. Efraín Castaño, sacerdote diocesano, animatore, bussola e maestro della gioventù di Manizales e Caldas.

Alla fine, il cammino continua

Alla tavola dell'Eucaristia, della Parola e del pane, abbiamo concluso la nostra gentile e breve esperienza spirituale. Mandati via, ci siamo rimessi in cammino.

"Con valore e coraggio andate avanti nel Signore" ci dice il Fondatore. “Non abbiate paura –ci dice Gesù– io sono con voi”. È con, accanto a noi, come ConSolata, madre del Consolatore, grazie all'Altro Consolatore.

* Padre Salvador Medina, IMC, missionario in Colombia.

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