Suor Gabriella Bono, missionaria della Consolata italiana, vive la sua missione in Argentina.

In questo video ci condivide la sua esperienza viva con Padre Fondatore, un uomo che ha dato tutto e indicava cammini di radicalità evangelica alle giovani che volevano donare la propria vita per la missione.

“Il Padre Fondatore è presenza viva, è guida nel cammino”.

* Video realizzato dall'equipe di comunicazione per la Canonizzazione

Vedi anche: Padre Diego Cazzolato. “Chi è il Fondatore per me”

Suor Cecilia Pedroza: “Chi è Giuseppe Allamano per me”

Padre Giampaolo Lamberto: "Questo qui, non lo mollo più!"

Il miracolo di Sorino Yanomami raccontato da Suor Felicita

“Beato chi decide nel suo cuore il santo viaggio” (Sal 84,6)

Siamo verso la fine di un viaggio, manca poco per celebrare Giuseppe Allamano come santo, per cui, vogliamo vivere questa tappa di preparazione alla canonizzazione, come pellegrini in viaggio, che possa diventare occasione di cambiamento.

20240903AllamanoPer mettersi in viaggio, non bastano solo le gambe, bisogna preparare il cuore e la mente, avere delle aspettative chiare da raggiungere durante il pellegrinaggio. È necessario quindi un coinvolgimento di tutta la persona, tutto quello che siamo in compagnia di tanti altri pellegrini che troveremo strada facendo, tappa dopo tappa, perché la gioia dell’incontro nella diversità manifesti l’universalità della Chiesa e la gioia missionaria.

Questo programma per la canonizzazione è un pellegrinaggio che deve appassionare il nostro cuore e sospingere il nostro passo per ringraziare il Signore che fa dono alla sua Chiesa della santità di Giuseppe Allamano che “è anzitutto l’esperienza di essere amati da Dio, di ricevere gratuitamente il suo amore, la sua misericordia…con la certezza di poter affrontare tutto con la grazia e l’audacia che provengono da Dio” (Papa Francesco, 6 ottobre 2022).

Ci affidiamo a Maria Consolata, donna del cammino e chiediamo la sua benedizione per vivere con intensità tutte le tappe che celebreremo a Roma e si concluderanno a Torino, proprio dove l’Allamano ha speso tutta la sua vita.

Programma per la canonizzazione del Beato Giuseppe Allamano

Programma della Canonizzazione Allamano

* Suor Luz Mery, MC, Commissione per la canonizzazione.

 

Suor Felicita Muthoni, missionaria della Consolata del Kenya, ha condiviso la vita con il popolo Yanomami, nella missione di Catrimani. Attualmente vive in Italia e si occupa di animazione missionaria.

Racconta con emozione il grave incidente accaduto a Sorino Yanomami, aggredito da un giaguaro. I primi soccorsi la preghiera al Beato Giuseppe Allamano, fondatore dei missionari e missionarie della Consolata. L'esperienza della guarigione miracolosa, con la carità e attenzione straordinari delle sorelle in Boa Vista a Roraima, che hanno accompagnato Sorino nella lunga e delicata degenza, affidandolo all'intercessione del Beato Allamano.

La guarigione di Sorino è stata riconosciuta miracolosa dalla Chiesa cattolica riconoscendo l'intercessione del Beato Giuseppe Allamano. Per questo riconoscimento ufficiale, il sacerdote torinese sarà canonizzato il 20 ottobre 2024 da Papa Francesco.

* Video realizzato dall'equipe di comunicazione per la canonizzazione

Missionario della Consolata italiano in Corea del Sud, racconta il suo incontro con Giuseppe Allamano, quando negli Anni Ottanta, da ragazzo, aveva ricevuto un libro sul Fondatore.

Da subito lo ha sentito una presenza viva nella sua vita, fino ad oggilo sente ripetere: "Avanti in Domino!"

* Video realizzato dall'equipe di comunicazione per la canonizzazione

 

Vedi anche: Padre Diego Cazzolato. “Chi è il Fondatore per me”

Suor Cecilia Pedroza: “Chi è Giuseppe Allamano per me”

Canti, una Via Crucis missionaria, drammatizzazioni, l'Eucaristia presieduta dal vescovo di Leiria-Fatima José Ornelas e la consacrazione alla Madonna nella Cappella delle Apparizioni. Questo è stato il programma del 34° Pellegrinaggio della Famiglia Missionaria della Consolata al Santuario della Madonna di Fatima in Portogallo, svoltosi nel sabato 17 febbraio.

L’evento ha riunito circa 6.000 persone provenienti da varie parti del Portogallo, che si sono radunate davanti al Seminario della Consolata, indossando un foulard bianco appositamente disegnato per questo giorno di festa.

Il benvenuto coordinato da padre Albino Brás, IMC, è stato offerto da giovani provenienti da varie parti del Paese. I Giovani Missionari della Consolata (JMC) del sud del Portogallo e i Laici Missionari della Consolata (LMC) della stessa regione hanno intonato canti missionari, mentre altri giovani hanno sventolato bandiere di diverse parti del mondo, ricordando il lavoro svolto dai missionari nei vari Paesi.

Rivolgendosi ai pellegrini, il Superiore regionale in Europa, padre Gianni Treglia IMC, ha ricordato che "Oggi è un giorno di festa. Ancora una volta il Beato Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, ci riunisce e ci fa stare insieme. Con il suo esempio ci invita ad aprirci alla novità di Dio, alla bellezza del Vangelo, alla missione. Festeggiare è la cosa giusta da fare per chi ha il cuore felice e, in qualche modo, ringrazia il Signore per la gioia che prova. Ringraziamo quindi insieme il Signore per tutto il lavoro missionario che viene svolto nel mondo da tanti missionari, uomini e donne, religiosi e laici".

20240220Fatima2

 Gruppi di JMC e di LMC del sud del Portogallo cantano canzoni missionarie all'inizio del pellegrinaggio

Padre Gianni Treglia ha spiegato ai pellegrini il significato del tema del pellegrinaggio - "Inviati a consolare" - e ha ricordato che nel 2026 si celebrerà il centenario della morte dell’Allamano. "Siamo inviati a consolare! È un invito a lasciarci turbare, ad andare oltre le nostre paure e reticenze, a decentrarci per far sì che l'amore di Dio Padre arrivi a tutti. È l'invito a non vivere più per noi stessi", ha detto, sottolineando che la "forza dello Spirito Santo ci mette in cammino, per incontrare gli altri, spingendoci a fare della nostra vita un cammino, un dono, una parola evangelica pronunciata e offerta in modo creativo in nome dell'amore di Cristo. Il motivo di ogni missione è proprio l'amore di Cristo: questo amore, per noi, famiglia missionaria della Consolata, ha una traduzione specifica: 'Inviati a consolare'", ha sottolineato padre Treglia.

Il Superiore regionale ha poi indicato il messaggio che Dio vuole trasmettere oggi. "Questo messaggio è che noi portiamo, attraverso la Parola di Gesù, una buona notizia agli abbandonati, un annuncio di libertà agli schiavi e agli oppressi, una promessa di salvezza. Un messaggio che riempie di speranza tutta l'umanità".

"Inviati a consolare"

Il padre Simão Pedro, IMC, coordinatore del pellegrinaggio, parlando del tema: "Inviati a consolare", ha evidenziato lo zelo missionario del beato Allamano. "Partendo dall’Italia, l’Allamano riuscì a convincere quattro missionari ad andare in missione in Kenya, nel 1901. Questo ardore missionario di voler portare il Vangelo in tutto il mondo e aiutare i più bisognosi è impressionante. La forza di quest'uomo, che ha saputo entusiasmare e convincere altre persone a seguire questo progetto, è notevole. In questo pellegrinaggio sono attese seimila persone e il nostro obiettivo è quello di sensibilizzarle su questo grande bisogno di accogliere la gioia del vangelo e diffonderla agli altri", ha concluso padre Simão.

 202040220Fatima10

La vita e l'opera di Giuseppe Allamano presentate dai giovani di Valinhos de Fátima

Via Crucis missionaria

Durante la Via Crucis missionaria, svoltasi a Valinhos di Fatima, i giovani hanno messo in scena la vita di Giuseppe Allamano, il Fondatore dei due istituti missionari presenti in 33 Paesi in quattro continenti. La drammatizzazione si è conclusa con l’avvicinarsi dei giovani al pubblico portando bandiere di diversi Paesi. "Cari fratelli e amici, collaboratori e benefattori della nostra famiglia missionaria, le bandiere dei Paesi in cui operano i missionari della Consolata sono sparse tra voi. Attraverso i suoi figli e le sue figlie sparsi nel mondo, così come attraverso ciascuno di noi, il Padre Allamano continua ad amare e ad abbracciare il mondo: siamo inviati a consolare perché siamo stati consolati, siamo mandati ad annunciare e a praticare i valori del vangelo perché Cristo li ha seminati nei nostri cuori. Lo Spirito Santo di Dio ci illumini, ci rafforzi e ci rinnovi, affinché possiamo essere vangelo vivente per molti, condividendo con tutti la consolazione, la pace e la speranza di Dio".

20240220Fatima5

Padre Gianni Treglia, Mons. José Ornelas e Padre Bernard Obiero

Le meditazioni sulla Via Crucis sono state un'occasione per ricordare le "tante persone" che "soffrono per i conflitti armati, la fame, i disastri naturali, le malattie, la depressione, la disoccupazione, l'abbandono e la solitudine". "Non mancano le persone che hanno bisogno di sostegno, di essere ascoltate, di una parola amica, di essere consolate, perché è difficile mantenere la speranza in mezzo a tanta sofferenza", si legge in una delle riflessioni.

La Via Crucis missionaria ha ricordato le popolazioni sofferenti in Palestina, Nagorno-Karabakh, Ucraina, Siria e Yemen. Ha ricordato anche le persone che vivono senza un tetto, così come "tutti gli anziani che sopportano la solitudine, disprezzati dai loro figli, o che sono lasciati a casa senza visite, sofferenti per l'assenza dei loro figli e nipoti".

"Manca chi asciughi le lacrime"

L'Eucaristia celebrata nella Basilica della Santissima Trinità è stata presieduta da monsignor José Ornelas, vescovo della diocesi di Leiria-Fatima e presidente della Conferenza episcopale portoghese (CEP). Nella sua omelia, il vescovo ha ricordato alcune delle tragedie che affliggono l'umanità, come le guerre, i disastri naturali e il caso delle "famiglie che lavorano ma non riescono ad arrivare a fine mese". Rivolgendosi ai giovani, ha chiesto loro di "non smettere mai di sognare", affermando poi che c'è bisogno di persone disponibili ad aiutare chi soffre.

202400220Fatima11

Messa nella Basilica della Santissima Trinità presieduta da Mons. José Ornelas, vescovo della diocesi di Leiria-Fatima.

"Mancano persone che sappiano asciugare le lacrime, che cerchino di costruire vie percorribili. Abbiamo bisogno di cammini che ci permettano di recuperare la nostra vita", ha detto il vescovo, ricordando ai fedeli che è stiamo vivendo la Quaresima, "un tempo per cambiare la nostra mente". Nell’anno in cui si realizzeranno le elezioni in Portogallo e in Europa, il vescovo ha chiesto ai fedeli di andare a votare: "Non possiamo restare a casa. Un cristiano non si astiene. Dobbiamo partecipare", ha insistito.

Al termine della celebrazione, padre Bernard Obiero, IMC, Consigliere Regionale, ha ringraziato tutte le persone che hanno contribuito al successo del Pellegrinaggio e ha ricordato la figura di padre João De Marchi, IMC, che giunse in Portogallo nel 1943 e aprì il primo seminario della congregazione religiosa a Fatima.

Consacrazione alla Madonna di Fatima

Il Pellegrinaggio si è concluso alla Cappella delle Apparizioni nel tardo pomeriggio di sabato. La giornata ha incluso vari eventi, resi possibili grazie al contributo di molti amici ed è stata l'occasione per raccogliere fondi per il progetto annuale dei Missionari della Consolata in Portogallo, che mira a ricostruire un centro educativo a Massangulo, in Mozambico.

20240220Fatima7

Consacrazione alla Madonna di Fatima nella Cappella delle Apparizioni

La consacrazione alla Madonna di Fatima è stata guidata da padre Álvaro Pacheco, IMC, che ha invitato i pellegrini a prestare attenzione a coloro che sono vicini, soprattutto ai più fragili. "In questo mondo che si allontana sempre più dai valori che promuovono l’essere umano, ferendolo nella sua dignità, perché si allontana sempre più dai valori di Dio, vogliamo essere una Chiesa che offre l'abbraccio di Cristo, la pace e la consolazione a tutti coloro che incrociano il nostro cammino, soprattutto a coloro che hanno più bisogno di amore, pace e senso della vita. Duemila anni fa Gesù inviò i suoi discepoli nel mondo, oggi siamo noi ad essere inviati al cuore e alle periferie dell’umanità per continuare la sua missione. La nostra Madre Consolata ci aiuti a perseverare in questa bella e impegnativa vocazione: essere Vangelo vivente per tutti coloro che ci circondano", ha concluso padre Álvaro.

* Juliana Batista è giornalista della rivista Fátima Missionária. L’articolo è realizzato dalla redazione in base alle notizie pubblicate su www.fatimamissionaria.pt

20240220Fatima4

Gli ultimi articoli

Corea: Il ringraziamento per la santità di Giuseppe Allamano

10-12-2024 I missionari dicono

Corea: Il ringraziamento per la santità di Giuseppe Allamano

Non appena abbiamo saputo la data della canonizzazione del nostro Fondatore, il nostro Superiore Regionale, padre Clement Gachoka, è andato...

«La vita è appesa a un filo». Campagna solidale in America Latina e Caraibe

09-12-2024 Missione Oggi

«La vita è appesa a un filo». Campagna solidale in America Latina e Caraibe

È stata presentata nella Sala Stampa della Santa Sede questo lunedì, 09 dicembre, la campagna di solidarietà dal titolo "La...

Essere Fratello: una vocazione appagante

09-12-2024 I missionari dicono

Essere Fratello: una vocazione appagante

Infiammato dal suo zelo apostolico e avendo compreso la missione della Chiesa, San Giuseppe Allamano si interessò al mondo intero...

Il Papa: in un tempo di guerre e seduzioni digitali, affidiamo a Dio ogni speranza

09-12-2024 Notizie

Il Papa: in un tempo di guerre e seduzioni digitali, affidiamo a Dio ogni speranza

All'Angelus dell'Immacolata Concezione, il Papa si sofferma sullo sforzo diffuso di possedere e dominare, sulla fame di denaro, sul desiderio...

Formatori e formazione: Seminario di Merrivale, padre Simon Mbala

04-12-2024 I missionari dicono

Formatori e formazione: Seminario di Merrivale, padre Simon Mbala

Il padre Simon Mbala Mizingu, missionario della Consolata originario della Repubblica Democratica del Congo, è formatore nel Seminario teologico di...

Professoressa Lenir Rodrigues: gratitudine e gioia per la canonizzazione

04-12-2024 Allamano Santo

Professoressa Lenir Rodrigues: gratitudine e gioia per la canonizzazione

È stata significativa la partecipazione di molti laici e laiche, amici della famiglia Consolata provenienti da tutto il mondo, agli...

Sei giovani missionari della Consolata pronti a servire Dio e l’umanità

04-12-2024 I missionari dicono

Sei giovani missionari della Consolata pronti a servire Dio e l’umanità

Un sì per sempre. Sei giovani missionari della Consolata, provenienti dal Kenya, Uganda e Colombia, si apprestano a vivere due...

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria - Solennità

04-12-2024 Domenica Missionaria

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria - Solennità

Gen 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38 La festa dell’Immacolata Concezione ci fa contemplare il grande mistero dell’Incarnazione del Verbo...

L'Ufficio Storico: Apprezziamo e condividiamo la nostra storia

04-12-2024 I missionari dicono

L'Ufficio Storico: Apprezziamo e condividiamo la nostra storia

In un mondo che oggi guarda troppo al futuro, molte persone non vedono il valore della storia. La preoccupazione per...

onlus

onlus