Pubblichiamo la prima conferenza di una serie di quattro incontri programmati dai Missionari e delle Missionarie della Consolata di Torino per approfondire la figura del Beato Giuseppe Allamano in preparazione della sua canonizzazione il prossimo 20 ottobre.
In questo incontro, don Giacomo Martinacci, attuale Rettore del Santuario della Consolata ci parla dell’Allamano e di altri due celebri presbiteri torinesi, Giacomo Camisassa e Luigi Boccardo.
Video CAM Cultures And Mission – IMC Torino
Padre Inverardi, del Centro di Animazione a Dar-es-Salaam in Tanzania condivide la sua esperienza con il Fondatore e lo percepisce come “Padre e Maestro”.
Secondo lui, “queste sono due parole che interpretano bene la sua personalità nei nostri confronti. Padre, è come lui fu percepito dai primi missionari e missionarie. Una paternità non solo di carisma, non solo perché Fondatore, ma una paternità umana, intrisa di tenerezza, delicatezza, affetto e interessamento personale. Lo testimoniano le sue lettere… Un padre che infonde il senso di famiglia, il famoso spirito di famiglia…”.
Maestro. Prima, con la sua vita ed esempio. Maestro con le sue attese conferenze domenicali e in altri giorni, e con le lettere che i missionari e le missionarie conservavano come prezioso tesoro…”
* Video realizzato dall'equipe di comunicazione per la Canonizzazione
Questa canzone, “Mtakatifu Yosefu Allamano”, è stata composta come tributo al nostro Fondatore, il Beato Giuseppe Allamano, che sarà canonizzato il 20 ottobre 2024, a Roma, proprio nella Giornata Missionaria Mondiale.
La sua vita di dedizione e di lavoro missionario mi ha ispirato profondamente e questa canzone è un inno alla sua eredità, fede incrollabile e amore universale che lui ha condiviso attraverso il carisma donato ai suoi missionari e missionarie, oggi presenti in 35 paesi. Che il suo esempio possa aiutarci a continuare il suo sogno di vivere come una famiglia, in unità e pace.
* Fratel Adolphe Mulengezi, IMC, studia Comunicazioni Sociali a Roma.
Suor Gabriella Bono, missionaria della Consolata italiana, vive la sua missione in Argentina.
In questo video ci condivide la sua esperienza viva con Padre Fondatore, un uomo che ha dato tutto e indicava cammini di radicalità evangelica alle giovani che volevano donare la propria vita per la missione.
“Il Padre Fondatore è presenza viva, è guida nel cammino”.
* Video realizzato dall'equipe di comunicazione per la Canonizzazione
“Beato chi decide nel suo cuore il santo viaggio” (Sal 84,6)
Siamo verso la fine di un viaggio, manca poco per celebrare Giuseppe Allamano come santo, per cui, vogliamo vivere questa tappa di preparazione alla canonizzazione, come pellegrini in viaggio, che possa diventare occasione di cambiamento.
Per mettersi in viaggio, non bastano solo le gambe, bisogna preparare il cuore e la mente, avere delle aspettative chiare da raggiungere durante il pellegrinaggio. È necessario quindi un coinvolgimento di tutta la persona, tutto quello che siamo in compagnia di tanti altri pellegrini che troveremo strada facendo, tappa dopo tappa, perché la gioia dell’incontro nella diversità manifesti l’universalità della Chiesa e la gioia missionaria.
Questo programma per la canonizzazione è un pellegrinaggio che deve appassionare il nostro cuore e sospingere il nostro passo per ringraziare il Signore che fa dono alla sua Chiesa della santità di Giuseppe Allamano che “è anzitutto l’esperienza di essere amati da Dio, di ricevere gratuitamente il suo amore, la sua misericordia…con la certezza di poter affrontare tutto con la grazia e l’audacia che provengono da Dio” (Papa Francesco, 6 ottobre 2022).
Ci affidiamo a Maria Consolata, donna del cammino e chiediamo la sua benedizione per vivere con intensità tutte le tappe che celebreremo a Roma e si concluderanno a Torino, proprio dove l’Allamano ha speso tutta la sua vita.
* Suor Luz Mery, MC, Commissione per la canonizzazione.