VI Domenica di Pasqua - A

Pubblicato in Domenica Missionaria
{mosimage}

Io sono sempre con voi
tutti i giorni fino alla fine dei tempi



At 8,5-8.14-17;
Sal 65;
1 Pt 3,15- 18;
Gv 14,15-21

Nella prima Lettura troviamo le folle che prestano ascolto alle parole dell’Apostolo Filippo e continua il testo dicendo: “Fu grande gioia in quella città”. Il messaggio del Signore, la fede in Gesù, la sequela del suo Vangelo scatenano la gioia nel cuore e sul volto di quanti aderiscono al suo invito. E’ una gioia contagiosa che suscita pace e speranza. La nostra prima missione, il nostro primo modo di essere missionari è quello di ricevere lo Spirito Santo, di lasciarci contagiare da Lui. Se noi portiamo autenticamente nel cuore la gioia del Vangelo, siamo come un vaso di profumo aperto che spande quello che San Paolo chiama “il buon profumo di Cristo”. Non per nulla nella sapienza dello Spirito il Papa Giovanni Paolo II ed anche Benedetto XVI proclamano un numero elevato di Santi. E’ una testimonianza di come si segue il Vangelo, nel gesto di “adorare il Signore Gesù Cristo nei nostri cuori” che ci suggerisce la seconda Lettura. E’ per questo che il Fondatore dei Missionari della Consolata ripeteva spesso il detto: “Prima santi poi missionari”. Non è una priorità di tempi, ma si tratta di accogliere effettivamente in noi la presenza di Dio, di accogliere quello Spirito Santo di cui ci parla l’Evangelista. E allora saremo in grado di attestare con efficacia Cristo Risorto. Proprio nel Vangelo di oggi Gesù ci promette il dono del Consolatore, lo Spirito Santo, perché rimanga con noi per sempre e ancora nel testo si legge: “Lo Spirito di Verità che il mondo non può ricevere perché lo vede e non lo conosce …”. Ecco il motivo della guerra alla fede, ai veri credenti, alla figura di Gesù. Ecco l’arroganza degli agnostici, dei miscredenti, degli atei, di coloro che irridono quanti seguono il messaggio evangelico. Gesù l’ha detto con chiarezza e quindi non dobbiamo stupirci se l’autentico annuncio trova resistenze, ostacoli ed opposizioni. Forse mai come in questo tempo cresce il numero dei martiri per la testimonianza di Cristo e la fiducia in Lui. Ne conosciamo bene i nomi ed i volti. Ho impressa nella mente una volta in cui incontrai alcuni catechisti africani provenienti dal Mozambico e mi fecero vedere le profonde cicatrici che portavano sulle spalle, sulla schiena e in tutto il corpo, dovute a percosse, battiture e flagellazioni dell’allora regime totalitario che governava il Paese. Questi catechisti mi raccontarono che, ricevuta la proibizione di predicare e annunciare il Vangelo e di seguire le comunità cristiane dei loro villaggi, non obbedirono all’ordine degli uomini, ma alla voce di Dio e continuarono la loro missione. Questo costò a molti di loro la morte e ad altri la tortura e la violenza i cui segni sono rimasti visibile testimonianza del coraggio di una scelta. Credo che quello che Gesù dice, “Io vivo e voi vivrete”, si relazioni con un altro suo pronunciamento: “Io sono sempre con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi”, perché Gesù, il Vivente, è con noi e ci conduce, ci conforta, ci aiuta, ci protegge, ci difende e con l’affermazione voi vivrete vuole confermarci che, se siamo aperti ad accoglierLo, abbiamo in noi la Vita. La vita non è solo quella biologica, che ci rende capaci di respirare, mangiare, vedere, muoverci, …, ma è la vita dello Spirito, che ci conduce ad amare, perdonare, servire, essere disponibili ed attenti alle molte lacrime e povertà del nostro oggi. Quando Gesù augura che lo Spirito “rimanga con voi per sempre”, ci promette proprio la presenza di Dio che abita in noi e ci spinge ad una preghiera del cuore e ad una vita donata e spesa per gli Altri, come è stata quella di Gesù. Da questo Vangelo impariamo che essere cristiani non significa espletare un insieme di precetti, ma seguire una Persona vivente che è Gesù di Nazareth, morto e risorto. Certamente ciò comporta di applicare un codice etico nuovo, che però non nasce da un regolamento o da una costrizione, ma dallo sguardo fisso al volto luminoso di Gesù e dal conseguente atteggiamento della nostra vita sulla lunghezza d’onda della Sua risposta di Amore. Per questo, ancora sul Vangelo leggiamo: “Voi sapete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi”: è il grande dono dell’abitazione di Dio dentro di noi, un’abitazione che ci libera dal male e dalla paura, un’abitazione del Padre che ci porta speranza e gioia, un’abitazione che ci spinge verso gli Altri, diventa l’anima, la molla, il motore della missione, diventa la molla della partenza dei missionari. Troppe volte questo dono immenso del Dio con noi o meglio dentro di noi è dimenticato dai cristiani che si ripiegano verso una vita scoraggiata e tiepida. Dobbiamo riscoprire questo essere figli di Dio e abitati da Lui. Solo così la nostra esistenza riprenderà quota e saremo autentici testimoni e missionari nei vari luoghi in cui ci troveremo, cominciando dalla nostra famiglia e dalle nostre comunità, cominciando con il vivere il perdono e la riconciliazione, cominciando con il distacco dal denaro e con la condivisione, cominciando con un no deciso e forte alla pornografia, alla sensualità e alla volgarità che vengono vomitate dai mass-media televisivi, stampati e informatici, … e, ancora una volta, l’esempio concreto e documentato degli effetti dell’abitazione di Dio nell’umanità lo incontriamo nelle esperienze dei Santi.

Proviamo a rileggere con calma, in atteggiamento di meditazione e preghiera, la splendida espressione con la quale si conclude il Vangelo di oggi: “chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”. Proviamo a regalarci dei tempi di silenzio e interiorizzazione, lontani dal frastuono e dal fare spesso nevrotico della società contemporanea. Sperimenteremo una pace ed una serenità che diventeranno il nostro annuncio missionario concreto.

La Vergine Maria, che noi veneriamo con il dolce titolo di Consolata, consoli i vostri cuori e vi conduca, come Madre, alla profondità della Parola di Dio che ci è stata annunciata in questa domenica.
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:12
Altro in questa categoria: V Domenica di Pasqua - A »

Gli ultimi articoli

XXV Domenica del TO / B – “Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti”

18-09-2024 Domenica Missionaria

XXV Domenica del TO / B – “Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti”

Sap 2,12.17-20; Sal 53; Giac 3,16-4,3; Mc 9,30-37 La prima Lettura, come il Vangelo hanno in comune il tema della passione...

I formatori concludono il corso nella memoria di Suor Leonella, martire

18-09-2024 I missionari dicono

I formatori concludono il corso nella memoria di Suor Leonella, martire

Il corso di formazione permanente per i formatori che si è svolto a Roma dal 2 settembre, si è concluso...

Padre Pietro Trabucco: Il formatore testimone

18-09-2024 I missionari dicono

Padre Pietro Trabucco: Il formatore testimone

“Siamo ormai vicini alla canonizzazione dell’Allamano e per noi c’è un obbligo maggiore di guardare alla sua esemplarità di vita”...

Giornata Mondiale della Gioventù: il Messaggio di Papa Francesco

18-09-2024 Notizie

Giornata Mondiale della Gioventù: il Messaggio di Papa Francesco

Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi (cfr Is 40,31) “Viviamo tempi segnati da situazioni drammatiche, che generano disperazione e impediscono...

Percorso spirituale 4: “Il Fondatore e lo spirito di famiglia”

17-09-2024 Allamano sarà Santo

Percorso spirituale 4: “Il Fondatore e lo spirito di famiglia”

“La Famiglia è il nostro modo di essere, di vivere ed operare come Missionari e Missionarie della Consolata. È un...

Visione ecclesiale sulla formazione dei consacrati

16-09-2024 I missionari dicono

Visione ecclesiale sulla formazione dei consacrati

“La vita consacrata è un segno visibile dell'azione dello Spirito Santo nella vita della Chiesa che di fronte a una...

Formazione: la motivazione e l’affettività

13-09-2024 I missionari dicono

Formazione: la motivazione e l’affettività

I formatori riuniti a Roma per il corso di formazione permanente, questo martedì 10 settembre, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi...

Il Papa ai giovani di Singapore: siate coraggiosi, uscite dalle comfort zone

13-09-2024 Missione Oggi

Il Papa ai giovani di Singapore: siate coraggiosi, uscite dalle comfort zone

Francesco, come ultimo appuntamento del viaggio apostolico in Asia e Oceania, incontra i ragazzi di diverse fedi al Catholic Junior...

Kenya. Mons. Muheria sulle proteste dei giovani

13-09-2024 Notizie

Kenya. Mons. Muheria sulle proteste dei giovani

«La violenza non va bene, ma gridano contro la corruzione e per avere un futuro». Monsignor Anthony Muheria, arcivescovo metropolita...

onlus

onlus