Storiella Oromo
Un giorno un topolino s’incontra con un Elefante. Strada facendo discorrono del più e meno. Ad un certo momento il topolino propone all’elefante:
“Perché non facciamo un patto d’amicizia dove ci impegniamo di aiutarci l’un l’altro in caso di necessità?”
L’elefante rise:
“In che cosa puoi essermi utile tu, povero topino?”
Il dialogo terminò lì e si separarono.
Dopo un po’ di giorni i cacciatori di zanne d’avorio avevano messo la trappola per catturare gli elefanti. Il nostro elefante all’improvviso si trovò avvolto da una rete di corde con non gli permettevano nessun movimento. Il tempo passava veloce e si sentiva ormai perso. Le corde erano troppo robuste e forti per permettergli di svincolarsi e fuggire.
Per caso passò di lì il topolino.
“Oh! Signor elefante, cosa fa lì avvolto da quella rete di corde?”, gli chiese.
“I cercatori di zanne d’avorio hanno messo questa trappola e senza accorgermi ci sono caduto. Ho cercato in tutti i modi di liberarmi, ma invano. Ormai ho perso la speranza. Sono perduto.”, rispose l’elefante.
“Non si preoccupi e non disperi”, fu la pronta risposta del topolino.
Si mise così immediatamente all’opera a rosicchiare le corde. In poco tempo le corde della rete divennero un bel mucchio di polvere e l’elefante se ne andò libero.
Quando raggiunsero un luogo più tranquillo l’elefante disse:
“Hai ragione, non solo mi sei stato utile, ma mi hai salvato la vita. Stringiamo un patto di amicizia ed ora in avanti ci aiuteremo l’un l’altro.
Fu così che il topolino salvò l’elefante e divenne un suo stretto amico.