Questo implica una riflessione che tutti dobbiamo fare sia il Consiglio Regionale sia la stessa comunità locale. Per realizzare questo è necessario tenere presente le singole persone, la vita in comune, il territorio in cui si è posti ecc.. Con calma e con profondità, assieme al Consiglio Regionale, faremo questo cammino di riflessione per dare un’identità il più possibile chiara ed orientativa ad ogni comunità. Inoltre faremo il possibile per approfondire il significato delle nostre rispettive comunità per non limitarci a vivere assieme, per aiutarci in un determinato lavoro, ma a “vivere in comunione”. Del resto questo vivere in comunione è l’elemento irrinunciabile e caratterizzante della nostra vita di consacrati che ripropone nell’oggi la testimonianza dei primi cristiani “erano un cuor solo ed un’anima sola”. “L’unità di intenti” del Fondatore presupponeva non tanto la vita in comune, ma la vita in comunione. Una sana inquietudine per vivere su questa linea ci aiuta a superare la staticità e la stanchezza di alcuni di noi e di alcune comunità.
Legata alla presenza missionaria del nostro servizio nel territorio, la Conferenza indica un superamento dell’impostazione precedente della Regione Italia che si basava su alcune comunità di animazione missionaria “specifiche” ed altre comunità di animazione “generiche”.
Si è optato per avere un coordinamento delle comunità in zone (zona nord-ovest, zona nord-est, zona centro e zona sud). Gli Atti della Conferenza dicono: “Si ritiene utile che la Regione sia organizzata per la parte operativa in zone per favorire maggior coordinamento e corresponsabilità di tutti”. Questo ci aiuterà ad avere un maggior sostegno ed incoraggiamento per le attività di animazione delle comunità, favorirà l’incontro dei missionari in ordine alla formazione, all’AMV, ad iniziative di carattere spirituale e di Istituto. La Direzione Regionale dovrà indicare un coordinatore zonale per ogni singola zona.
È un’innovazione che offre prospettive nuove e valorizza un cammino fatto assieme, che prospetta incontri di animazione e formazione zonale e quindi dà l’occasione di momenti comunionali tra comunità alquanto vicine. Faremo il possibile per non perdere questa opportunità che potrebbe offrire un grande aiuto vicendevole e creare spazi di condivisione, di esperienze e di valori. Questa nuova impostazione potrà forse urtare alcune sensibilità, ma è indubbio che è sempre più importante incontrarsi per dialogare, per crescere assieme e per aiutarci nell’AMV. La tentazione di fermarsi alla propria attività e di non vedere altro che il proprio programma è molto forte. È saggezza e “spirito di appartenenza” saper valorizzare i momenti di formazione e di fraternità che l’Istituto offre per vivere la propria vocazione missionaria..
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* Invito a tenere presente le attività estive, specie quelle della Certosa a cui tutti siamo interessati perché sono in prospettiva missionaria e vocazionale.
- Certosa 21- 24 luglio “Punto luce 2” come conclusione del cammino “Sulle orme di Marco…” È un momento di orientamento vocazionale
- Certosa 22-27 agosto “Deserto per giovani”: giornate di incontro con la Parola di Dio, di silenzio, di preghiera e di condivisione.
A tutti un ricordo alla Consolata.
Sempre uniti nel Signore.