Membri della Chiesa Cattolica hanno anche dato origine a gruppi
separatisti, ed hanno anche aperto la porta ad alcuni gruppi provenienti dall’esterno. Negli anni 70 alcuni gruppi
religiosi si sono staccati dalla Chiesa Cattolica per diversi motivi come: ribellione all’autorità,
insensibilità della Chiesa ai bisogni d’inculturazione o anche per puro desiderio di egemonia e di ricchezza.
Fra questi si possono ricordare la Legio Maria (da non confondersi con la Legio Mariae), e gli Akorino. Ultimamente gruppi
sviluppatisi all’estero, come i Seguaci di Lefebvre, la Reformed Romam Catholic and Apostolic Church (RRCAC), hanno
scelto il Kenya come la loro porta d’entrata in Africa.
Alcuni mesi fa, tre membri del gruppo di
Lefebvre sono arrivati a Nairobi appoggiati da alcuni sacerdoti Cattolici locali, per istituire il loro movimento in
Kenya. Usando una chiesa cattolica nella zona di Ndagoreti Corner, hanno iniziato la celebrazione della Messa Tridentina,
e una catechesi che denuncia, se non addirittura rigetta gli insegnamenti del Vaticano II. Un certo numero di sacerdoti
che si trovano in difficoltà con i loro Vescovi, e di Cattolici anziani, si sono accodati a loro e li aiutano nei
loro sforzi di penetrazione fra la gente. L’Arcivescovo di Nairobi ha cercato di avvicinare questi seguaci di
Lefebvre, ha parlato a loro sulle possibili e distruttive conseguenze del loro operato, sia per se stessi, che per la
gente ma non lo hanno ascoltato e continuano la loro azione senza alcuna esitazione.
Da un po’ di
tempo il Kenya è diventato anche la sede per tutta l’Africa di un gruppo di cattolici che si sono auto-
denominati The Reformed Roman Catholic and Apostolic Church. Il fondatore è
un certo Arcivescovo di nome Karl Raymond Rodig. Nato a Norimberga (Bavaria), il
16 di Dicembre 1958, fu ordinato sacerdote in Austria il 1 Luglio 1986 e, senza il permesso della Santa Sede, vescovo a
Miami (USA) il 29 Maggio 1999. Questo movimento conterebbe in tutto il mondo circa 400 mila membri, di cui alcune migliaia
in Kenya, con comunità esistenti in Thika, Nairobi e, la più attiva, in Kitale. In questa cittadina
l’Arcivescovo Dr. Karl Rodig ha re-ordinato il 14 Maggio u. s. il prete cattolico Godfrey Shiundu e durante la
stessa cerimonia, ha pure assistito al suo matrimonio con Stella Nangila, da cui aveva già avuto tre figli durante
i suoi 14 anni di sacerdozio. Infatti sembra che l’unica ragione per la separazione di questo gruppo dalla Chiesa
Cattolica, sia la possibilità offerta a tutti i suoi membri, di accedere a tutti i sette sacramenti, senza
distinzione alcuna. In un’intervista alla TV, l’Arcivescovo Dr. Rodig ha fortemente sostenuto la
libertà di sacerdoti e religiosi di accedere al matrimonio. “La storia
è in favore del sacerdote sposato. Nei primi 1200 anni della vita della chiesa, sacerdoti, vescovi e 39 Papi erano
sposati. Anche le suore e i religiosi sono liberi di scegliere il loro sposo/a, a patto che continuino con diligenza il
loro servizio a Dio e agli altri”. L’ordinazione e il matrimonio di Godfrey Shiundu furono celebrati
nello stadio di Kitale, con la partecipazione di molti cattolici, ed anche sacerdoti sospesi dai loro vescovi per vari
motivi, nonostante l’invito del Vescovo Mons. Crowley di non partecipare alla cerimonia. Il Presidente della
Conferenza Episcopale del Kenya, Arcivescovo John Njue, ha dichiarato che “la nuova
setta RRCAC non ha nulla a che vedere con la Chiesa Cattolica. Il sacerdote Shiundu era già sospeso dal suo Vescovo
…. Ed ora è anche scomunicato per il suo matrimonio”.
E’ difficile
presagire le possibili conseguenze di questi recenti eventi. I seguaci di Lefebvre potrebbero trovare sostenitori fra i
cattolici anziani, cresciuti nella Chiesa del pre-Vaticano II, usi alla lingua latina e la solennità religiosa
della liturgia. I seguaci della RRCAC potrebbero influenzare tutti quei sacerdoti e religiosi sospesi dai loro Vescovi o
superiori per motivi morali o di convivenza matrimoniale. Tale influenza potrebbe pure estendersi a quei cattolici che
vorrebbero eliminare l’obbligo del celibato per tutti i sacerdoti di rito latino, e ripristinare la scelta personale
per i candidati al sacerdozio, sia al celibato, come al matrimonio. Una cosa sembra certa: che la Chiesa Cattolica nel
Kenya sta attraversando un periodo di sfide interne ed esterne, che potrebbero avere ripercussioni serie sui credenti, e
creare un esodo ancora più forte dei suoi fedeli, già provati dalla propaganda scandalosa e spietata della
sette protestanti nei confronti della Chiesa stessa.