Tutti, missionari e missionarie provenienti dei cinque continenti e allo stesso tempo da
quattordici istituti religiosi differenti. É stato un bel ventaglio di esperienze missionarie condivise, di
culture, lingue, ecc.
Gli argomenti disciplinari svolti, sono partiti da questi blocchi generali:
Teologia: (ecclesiologia della missione, religioni tradizionali, spiritualità biblica e
missionaria ...)
Pastorale: (comunicazione, psicologia, risorse umane, catecumenato,
bioetica, cultura ed evangelizzazione ...)
Antropologia: (religiosa, culturale,
interculturalità, etnografia...)
{mosimage}Tutto si é svolto in un clima di vera
familiarità sin dal primo giorno. Nello stesso tempo é stata compresa una settimana di esercizi spirituali e
ritiri. Visite guidate in diversi momenti tipo quella alla città del Vaticano, alla Necropoli Vaticana, alla
Capella Redemptoris Mater, a Roma di notte, alla comunità di S. Egidio, alle Catacombe, all’Archivio di
Propaganda Fide e al CIAM Pellegrinaggi ad Assisi, Siena, Orvieto e una gita a Pompei e Napoli.
Finito il corso,
c’é stata la possibilità per chi voleva di fare un pellegrinaggio di una settimana in Terra Santa,
prima del Natale.
In sintesi, un corso abbastanza completo e anche se non c’é stato tempo per
approfondire i diversi argomenti disciplinari si è creato un bel clima di fraternità e vicinanza da parte di
tutti.
Diverso é stato il secondo tempo del sabbatico che si é svolto presso la
Facoltà di Missiologia dell’Urbaniana. I missionari della Consolata erano in cinque, e si sono iscritti
partecipando come uditori di quelle discipline che ognuno ha scelto liberamente. Questo si é potuto fare grazie al
Decano della Facoltà.
Da sottolineare la ricchezza che questa Facoltà offre, sopratutto nel primo
anno, corrispondente al primo ciclo e che é comune a tutti quelli che poi sceglieranno la specializzazione
indirizzata in uno di questi tre campi:
Teologia missionaria
Pastorale e catechesi
missionaria
Missione e religioni.
Questo secondo semestre è stato molto denso nei
contenuti teologici, di gran livello nell’approfondimento disciplinare e di una squisitezza unica per noi
missionari, perché ci ha fatto riflettere e guardare la missione e le sue sfide con occhi e atteggiamenti diversi
da quelli classici, sopratutto nei diversi aspetti della teologia, dell’inculturazione e del dialogo con le altre
religioni.
Tutto alla luce della storia della Chiesa missionaria, vista e approfondita in questo secondo
semestre che trattava il periodo medioevale.
Anche in questa Facoltà c’é stato un bel clima
familiare, naturale e semplice. I missionari del sabatico sono stati presentati, bene accolti e integrati ad una grande
squadra di giovani sacerdoti, seminaristi, suore e qualche laico.
Tutto sommato, é stato molto
positivo sia il primo periodo per certi aspetti, sia il secondo per altri, come avete visto sopra, però tutto
è stato ben preparato avendo come sfondo la missione.
Ancora mancava il sigillo della nostra
famiglia IMC, allora di nuovo in cinque missionari, accompagnati da P. Pavese, siamo andati ad Alpignano (To) per fare
“il bagno del carisma”. Ci siamo tuffati in alcuni aspetti delle Conferenze e del pensiero del Beato Allamano,
rinvigorendo la conoscenza e l’amore verso il nostro Padre Fondatore. Ci siamo poi spostati a Castelnuovo, per
essere accolti nella casa di S. Giuseppe Cafasso e poi una settimana di ritiro spirituale nella Certosa dove ci siamo
soffermati per pregare, e vedere il PPV (Progetto personale di vita), praticando la Lectio Divina e contemplando la figura
di Maria accanto al mistero di Gesù, sempre guidati da P. Peyron.
Il tempo sabatico é
stato bello, arricchente, gremito di tante possibilità, denso nella formazione permanente e familiare per quello
che riguarda tutte le persone ed ambienti coinvolti.
Almeno una è necessario e bisognerebbe
farlo.