{mosimage}Questa è la storia di un autobus partito da Chiaravalle il 27 agosto, con un compito davvero importante: portare i suoi occupanti fino a Bedizzole, un paesino in provincia di Brescia, per la professione religiosa di cinque giovani. Perché arrivare fin nel cuore della Lombardia? Perché tra i cinque novizi c’era anche Matteo Pettinari di Monte San Vito, già seminarista ad Ancona. L’autobus è partito con un cielo stellato, ha incontrato l’alba, ha attraversato nuvole, pioggia fino al sole splendente che lo ha accolto al suo arrivo alla festa. Ed è stata davvero una festa grande per Matteo, Gian Luca, Benigno, Giuseppe ed Ermanno, fatta di tante persone – parenti, amici, conoscenti – radunate per concludere insieme il primo anno di noviziato con i “Missionari della Consolata”, e augurare loro buona fortuna per le strade che li stanno aspettando: quelle di Roma, del Brasile o della Costa d’Avorio, come nel caso di Matteo. Nel corso della celebrazione, dopo che i nostri cari cinque ragazzi hanno fatto la loro “promessa” (per adesso di 16 mesi), sono stati presentati anche i nuovi quattro giovani novizi. La professione religiosa si è svolta nella chiesa parrocchiale di S. Stefano ed è stata presieduta dal vescovo Giuseppe Orlandoni, alla presenza di Padre Stefano Camerlengo, Vice superiore generale dell’Istituto Missioni Consolata, di padre Franco Gioda, Superiore generale e padre Luigi, guida dei novizi. È stata una celebrazione partecipata, commovente, con tanti canti, segni, gesti, parole, sorrisi, lacrime, raccomandazioni e anche qualche battuta. Alla festa in chiesa è seguito un momento conviviale nella casa dei novizi e, tra una foto ed un saluto, è giunto il momento di tornare a casa. Con il nostro autobus, ovviamente, che al ritorno ha avuto l’onore di accogliere Benigno, uno dei protagonisti della giornata che si fermerà da Matteo, prima di andare a Roma. Qui si conclude la storia di questo autobus, ma ne inizia una ancora più bella. La storia di Matteo.