Kenya: strage d'innocenti sulla costa

Pubblicato in I missionari dicono
Oggi è la festa degli Innocenti, “piccoli martiri che stanno al cospetto di Dio” e intercedono per gli innocenti di tutte le generazioni, vittime della passione quasi inumana degli adulti, delle loro mire economiche, dei loro traffici umani, della loro insaziabile disonestà. Proprio in questo giorno di dolore, mi è capitato fra le mani uno studio di 87 pagine, condotto recentemente dell’ UNICEF e dal governo del Kenya.

Se la realtà orrenda di quei pochi bambini di Betlemme uccisi barbaramente da un tiranno per la paura di perdere il trono ancora ci sgomenta, quella dei bambini della costa del Kenya, ci umilia e ci avvilisce, ci fa pensare a che punto di degradazione può arrivare un essere umano.

Lo studio è stato fatto nelle seguenti località tutte sulla costa del Kenya: Malindi, Watamu, Mtwapa, Bombolulu, Mombasa, Diani, Ukunda e Shanzu. Il Vice Presidente del Kenya, Moody Awori, un bravo cattolico che quando si trova a Nairobi la domenica, attende la S. Messa nella nostra chiesa della Consolata, ha annunciato i risultati dello studio. Ha iniziato la sua presentazione con queste parole: “E’ una realtà indignante e scioccante parlare di sfruttamento sessuale di bambini nel nostro paese, un vizio che continua a crescere a proporzioni terrificanti, specie nelle zone della costa”.

Alcune statistiche sull’enormità di questo traffico disumano e di azioni degradanti al punto da far pensare che quando si tratta di passioni, specialmente sessuali, le persone possono diventare più animalesche degli animali. Circa un terzo delle ragazze della costa sono state attirate da questo “business”. 15.000 ragazzine al di sotto di 18 anni, sono sfruttate sessualmente per motivi economici. Circa 5.000 di esse, non hanno nessuna protezione contro il virus dell’HIV e tutte le altre infezioni sessuali, per cui saranno tutte contaminate. Circa 3.000 hanno abbandonato la scuola, il lavoro, e sono a disposizione dei turisti a tempo pieno. Siccome le ragazzine di quell’età non sono molte sulla costa, allora i trafficanti ne hanno partate circa il 45% da altre parti del Kenya. Un anziano di nome Shanzu, interrogato su questo traffico, si è così espresso. “La situazione cresce a dismisura, e non conosce differenza di sesso, di età, di provenienza. I ragazzini pure sono inclusi, anzi i turisti li preferiscono, almeno saltuariamente, alle ragazzine”. Lo studio però si è rivolto alle ragazzine e quindi le statistiche debbono essere lette in questo senso.

Chi sono gli iniziatori di questo traffico umano per motivi sessuali ed economici? Lo studio rivela che il 38% degli invitanti sono amici/amiche e coetanei, il 14% sono i genitori stessi, il 13% sono adulti addetti al successo di questo traffico, il 12% sono fratelli o sorelle. Il 23% delle ragazzine arrivano ad una decisione per conto proprio. Quello che fa ribrezzo è sapere che i genitori stessi spingono le loro figlie a questo traffico inumano. Perché? Lo stesso anziano Shanzu ci dà una risposta: “Noi genitori siamo responsabili, anche se solo parzialmente, perché quando noi sappiamo che le nostre figlie hanno un amico o amica Europea, Americana ecc, anche noi beneficiamo di questo e sappiamo che non resteremo affamati e senza nessun sussidio finanziario a nostra disposizione”.

Chi sono i clienti più frequenti in questa tragedia umana. Lo credereste? Sono i Keniani stessi. Il 38% sono Keniani e, come dice uno di loro nell’intervista fatta dal direttore dello studio, “le ragazzine da noi non si aspettano molto, solo un piccolo dono!” Ed un altro afferma: “Qualunque ragazzina, al di sotto dei 16 anni, può essere attirata anche da un po’ di patatine fritte”. Dei turisti quelli che frequentano di più queste ragazzine, lo credereste? sono gli Italiani. Il 18% dei frequentatori sono nostri connazionali, il 14% sono Tedeschi, e il 12% sono Svizzeri! Ma la loro mancia si aggira dai 5.000 sellini ai 10.000. Sono questi stranieri che insegnano a queste ragazzine le più basse espressioni di attività sessuale e a loro volta, queste le insegnano alle altre, per poter guadagnare di più.

Lo studio ha anche cercato di trovare le cause che spingono queste ragazzine a prostituirsi così inumanamente. La causa principale è la povertà. Più del 70% delle intervistate hanno dichiarato che si prostituiscono per aiutare se stesse, la famiglia, i parenti nei casi più disperati di povertà. Il 51% ha dichiarato che la seconda causa è l’influenza delle amiche. Sembra che chi non si prostituisce, non è accettabile in società. Il 40% hanno nominato come terza causa la mancanza di una famiglia e di un aiuto nella loro vita. Il 12% si prostituiscono per ragioni di prestigio, di status nella società.

Cosa fare per correggere questa nuova tratta di vittime umane? Esistono leggi contro lo sfruttamento sessuale di minorenni, chiamate Codice di Condotta o Sexual Offences Act, per tutti coloro che lavorano nel turismo.. In una conferenza a Mombasa dell’Associazione di Turismo e dell’Associazione degli Hotels la settimana scorsa, si è ribadito che bisogna far osservare queste leggi con più diligenza e fortezza. Il Vice Presidente Awori ha dichiarato che presenterà al Parlamento un nuovo disegno di legge che chiamerà Children’s Act, e che conterrà leggi molto più precise e pene molto più severe contro chiunque oserà violarle.

Tutti coloro che accettano turisti in hotels, o case di singoli, o associazioni private, debbono firmare che si atterranno alle leggi del Sexual Offences Act ora, e poi al Children’s Act quando sarà approvato dal parlamento. Fare opera di persuasione presso la gente, perché comprenda che un Turismo che rispetta la moralità e non promuove l’immoralità è lucrativo come, e forse di più, di quello che la permette ed anche l’approva. Opera di persuasione in cui tutte le forze morali del paese, e specialmente le chiese, sinagoghe, moschee, debbono essere coinvolte seriamente e costantemente.

Il Vice Presidente Awori ha concluso la sua presentazione dello studio con queste parole: “La nostra società si sta corrompendo moralmente, e sta degenerando nella sua costituzione morale. Voglio ricordare a tutti i cittadini del Kenya che i bambini e le bambine hanno il bisogno e il diritto di vivere una vita normale….. Bambini abusati per motivi sessuali non si devono considerare criminali, ma vittime, che hanno un bisogno straordinario di essere compresi ed aiutati”.

Ecco una situazione ad gentes che dovrebbe interessare i missionari, ed offrire loro una priorità per il loro lavoro in questa terra benedetta, che sta velocemente disgregandosi moralmente, e sta cedendo agli influssi deleteri dei così detti turisti, che sono distruttori di valori sacrosanti e propagatori di azioni che distruggono la fibra morale di questa nazione.

Ultima modifica il Sabato, 07 Febbraio 2015 20:51
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