Penso che sia molto importante, per uno che parte, sapere che hai tante persone, una Chiesa intera che ti sostiene. L’augurio che faccio a Matteo è di saper incontrare la gente, di saper accogliere ciò che la gente gli comunicherà con la propria vita: la gioia di condividere.
Marco - Cuneo, novizio
Auguro a Matteo che in lui arda per davvero il fuoco della missione, che è la ricerca della comunione perfetta con il Signore. Solo questo rende possibile l’annuncio e le opere di carità che ne conseguono.
Francesco - calabrese, amico
In questo sta la vera missione: rispondere alla missione che Dio ci ha assegnato, qualunque essa sia. Quello che mi ha spinto verso i missionari della Consolata è stata l’accoglienza, lo spirito di fratellanza che è uno dei gradini della sapienza, uno di quei gradini che permettono all’uomo di congiungersi spiritualmente agli altri e, attraverso gli altri, a Dio.
Pietro - Toronto, novizio
La cosa che ho scoperto e che è importante per me, e che lo sarà anche per Matteo quando si trasferirà, che tutte le difficoltà sono un dono di Dio e la cosa più importante: in questi mesi sarà importante ascoltare e vedere. E’ questa è una cosa che mi ha aiutato molto, anche quando ho fatto un’esperienza breve lavorando con i poveri in America. Sarà un aiuto anche per Matteo, ne sono certo.
Sergio - Spagna, novizio
Il sì che Matteo ha detto al Signore, alla sua Chiesa, possa essere un sì quotidiano, delle piccole cose. Ogni volta che vedo partire un missionario è un rafforzamento della mia fede, della fede della Chiesa.