Sabato 25, in occasione della 107 Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, i Missionari della Consolata che lavorano in America hanno organizzato una videoconferenza nella quale si è cercato di analizzare e far conoscere alcuni aspetti della migrazione soprattutto di popolazione indigena fra Venezuela e Brasile.
Questo evento è stato coordinato dai missionari della Consolata, i padri Isaack Mdindile e Josiah K'Okal che formano parte dell’équipe itinerante che lavora nell'accoglienza dei migranti a Boa Vista (Roraima, Brasile), specialmente gli indigeni Warao, Pemon, Eñepa e Kariña. Le comunità indigene in situazione di mobilità cercano la loro autonomia nella gestione della vita comunitaria e la conservazione della cultura e dell'identità che è sempre legata alla terra. Ogni piccolo risultato viene celebrato con grande gioia.
La Campagna "Non io, noi" è stata un'iniziativa promossa delle Suore Missionarie Scalabriniane e ha contato con la collaborazione di rappresentanti di congregazioni religiose, organizzazioni, chiese, giornalisti, artisti e giovani. L'obiettivo era quello di dare visibilità alla causa dei migranti e rifugiati e di sensibilizzare le comunità, le nostre chiese, le istituzioni, i governi e la società in generale ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare.
Secondo il rapporto annuale dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) a giugno 2020 il numero dei rifugiati nel mondo ha raggiunto gli 82,4 milioni. Secondo UNHCR la pandemia è una delle ragioni del loro aumento ma a questa si aggiungono anche le crisi umanitarie in Etiopia, Sudan, Siria, Mozambico, Yemen, Afganistan, Haiti, Venezuela e Colombia.
* Jaime C. Patias, IMC, è consigliere generale per l'America.