Pochi giorni fa è stato pubblicato dall'editoriale Sugarco un libro di don Gianni Sini titolato "Taci, esci da lui! Gli esorcismi nel vangelo di Marco". Don Gianni è stato rettore del seminario di Tempio Pausania in Sardegna e dalla fine degli anni 80 svolge il ministero del esorcista sul quale ha pubblicato anche altri libri.
Questo libro suscita per noi missionari della Consolata un interesse particolare perché, come scrive l'autore nella prefazione, "ritengo un dovere morale dedicare questo lavoro al padre Danilo (Scomparin IMC) perché questo libro stato pensato ed elaborato a quattro mani ma non avrei mai immaginato che il mio compagno di lavoro potesse lasciarci in un tempo così breve. È stata una grande responsabilità per me operare tagli, selezionare parti, adattare la sua ricerca perché assieme abbiamo delimitato l'ambito teologico e pastorale".
"Con la sua comunità Olbiese di cui negli ultimi anni era diventato superiore -sono parole di Mons. Sanguinetti, vescovo di Tempio-Ampurias, anch'esse riportate nella prefazione del libro- aveva svolto un servizio constante e generoso che nel tempo ha lasciato tracce profonde di vangelo, di fede e di carità. Poco propenso ai grandi palcoscenici ha curato in profondità i dialoghi spirituali interpersonali, la formazione delle coscienze attraverso la predicazione e la promozione degli esercizi spirituali, mai facendo mancare la sua disponibilità quando i parrocci della città e non solo ricorrevano a lui per qualche servizio pastorale. Ha camminato in mezzo a noi con passo lieve ma con la forza della sua fede, con il tratto dolce ed accogliente del suo carattere, con la solidità della Parola, frutto di costante studio ed approfondimento personale".
Il padre Danilo Scomparin era nato l'8 giugno 1950 a Silea (TV) e nel 1972 fece la sua prima professione religiosa nella comunità dei Missionari della Consolata. Dopo di quella si trasferì a Londra per gli studi teologici e nel 1977 è stato ordinato sacerdote. A Roma ottenne la licenza in teologia morale presso l'Accademia Alfonsiana e successivamente collaborò come viceparroco nella parrocchia Regina delle Missioni a Torino. Nel 1980 è venne destinato per la prima volta alla casa di Olbia in Sardegna e per sette anni si dedicò all'animazione missionaria. Non abbandonò più questa regione malgrado una parentesi piuttosto amplia, dal 1987 fino al 1996, che lo vide aiuto bibliotecario a Torino ma poi di nuovo ad Olbia dove rimase fino a pochi giorni prima della morte che avvenne nella Residenza Giuseppe Allamano di Alpignano il 12 novembre 2020.