La regione congolese del Kivu è già uscita dai radar dei grandi media. Ma restano i problemi di sempre. Nelle miniere d’oro le donne rappresentano la categoria più bassa e discriminata della piramide estrattiva. Passano le giornate a setacciare la terra, a spaccare pietre, a trasportare sulle spalle fardelli pesantissimi. Sono oggetto di vessazioni insistenti. Spesso per lavorare sono costrette a negoziare l’accesso ai siti offrendo prestazioni sessuali. Alcune di loro, come Émilienne e Angélique, hanno organizzato il riscatto delle loro colleghe del Kivu, e hanno assunto il ruolo di paladine dei diritti calpestati delle minatrici