Anche un padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia

Pubblicato in Notizie

Dopo l'esordio di due anni fa, anche quest'anno la Santa Sede presenta un suo padiglione alla Biennale d'Arte contemporanea di Venezia, aperta dal 9 maggio al 22 novembre. Come nel 2013, anche per la 56.ma edizione dell'Esposizione internazionale d'arte il commissario della Santa Sede è il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, mentre curatrice del padiglione, inaugurato questo pomeriggio, è Micol Forti, direttrice della collezione d'arte contemporanea dei Musei Vaticani. Fabio Colagrande l'ha intervistata: 

– Il tema di quest’anno "In Principio…la Parola si fece carne" prende spunto dal Prologo del Vangelo di Giovanni ed è stato affidato a tre artisti: tre artisti più giovani, rispetto alla prima edizione del 2013. Un artista che viene dall’Africa, dal Mozambico, Mario Macilau, un fotografo di soli 30 anni; un’artista macedone, Elpida Hazdi Vasileva, 40 anni, che vive e lavora a Londra; e poi una più matura cinquantenne dalla Colombia, Monika Bravo. Questi tre artisti di culture differenti, di provenienze differenti e di storie personali e professionali molto diverse, si sono confrontati con il tema offerto.

– Ecco, qual è il senso di questa nuova partecipazione della Santa Sede alla Biennale d’Arte? Il cardinale Ravasi parlava della volontà di ristabilire il dialogo tra arte e fede …

– E’ una strada lunga che, come il cardinale ha annunciato e sintetizzato in tante iniziative del dicastero della cultura, deve potersi riannodare attraverso tante esperienze diverse. La Biennale è un contesto specifico di arte contemporanea, di sperimentazione e di apertura, anche, alle nuove generazioni: è questo soprattutto lo sforzo che abbiamo voluto fare quest’anno. Non si tratta dunque, naturalmente, di arte liturgica o di committenze sacre in senso stretto e specifico, ma di questa apertura, di questo sguardo sempre così attento che la Chiesa ha avuto nei confronti dei linguaggi, delle espressioni, delle possibilità e della libertà di espressione delle persone e delle culture. Una delle tappe fondamentali per riannodare questa distanza che è andata maturando negli ultimi decenni ma che, direi, noi stiamo cercando di ricostituire attraverso tante esperienze diverse, non solo la Biennale …

– Tre artisti, due donne e un uomo; Colombia, Macedonia e Mozambico; appena sotto i 50 anni … insomma, ci sono dei criteri precisi, in questa vostra scelta …

– Esattamente. Questa è stata una volontà del cardinale Ravasi, di andare a indagare in mondi più distanti da noi, in contesti culturali e artistici, anche, non conosciuti in Italia o in Europa, e stabilire un dialogo. Queste opere sono state costruite insieme: io le sto vedendo qui nel nostro padiglione, le ho viste nascere in queste ultime settimane. E’ stato dunque un dialogo fatto sul tema, fatto sulla lettura dei testi, fatto sui pensieri che gli artisti hanno maturato nel corso del lavoro per dare vita a queste opere. Ed è proprio questo tragitto che può sembrare capillare ma che, di fatto, dalla capillarità può costruire una base più ampia da cui dobbiamo ripartire e che dobbiamo sostenere con il nostro coraggio e con il nostro entusiasmo.

– In che contesto si collocano queste tre opere del padiglione della Santa Sede? Chi sono i vostri "vicini di casa"?

– Come due anni fa, da una parte abbiamo l’Argentina – era stato un caso, non voluto e non predisposto, che proprio la nazione di provenienza del Santo Padre occupasse il padiglione a noi adiacente – e dall’altra parte abbiamo il Messico e gli Emirati Arabi. Sopra di noi – per la prima volta – la Turchia, che quest’anno presenta un artista di origine armena: e quindi anche il dialogo, sulla base delle più recenti osservazioni del Santo Padre, trova qui un punto d’incontro e una vera vicinanza. L’artista turco si è affacciato al nostro padiglione, abbiamo lungamente parlato e discusso e ci ha tenuto a segnalarci che nella sua grande installazione, su una scultura particolare, c’è proprio una frase del Vangelo di Giovanni.

 

Gli ultimi articoli

Cristo, mia speranza, è davvero risorto. Alleluia!

20-04-2025 I missionari dicono

Cristo, mia speranza, è davvero risorto. Alleluia!

San Giuseppe Allamano ha riflettuto profondamente sul significato della festa della risurrezione di Gesù. Per il Fondatore dei Missionari e...

Domenica di Pasqua / C - “È risorto… Alleluia, Alleluia, Alleluia!”

20-04-2025 I missionari dicono

Domenica di Pasqua / C - “È risorto… Alleluia, Alleluia, Alleluia!”

Risurrezione del Signore At 10,34.37-43; Sal 117; Col 3,1-4; Gv 20,1-9 Fin dall'antichità la liturgia del giorno di Pasqua inizia con...

Superiore Generale: “Cristo ha vinto la morte e ci ricorda che la speranza è viva”

19-04-2025 I missionari dicono

Superiore Generale: “Cristo ha vinto la morte e ci ricorda che la speranza è viva”

“Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza per la potenza...

Sabato Santo / C - “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”

19-04-2025 I missionari dicono

Sabato Santo / C - “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”

Veglia Pasquale nella Notte Santa Tutte le letture si concludono con il Vangelo della Resurrezione Luca 24, 1-12 Nel silenzio di questa...

Nascono le POM in Ucraina, padre Bovio: la missione, portare aiuti e speranza

18-04-2025 Missione Oggi

Nascono le POM in Ucraina, padre Bovio: la missione, portare aiuti e speranza

Il religioso della Consolata, nominato primo direttore delle Pontificie Opere Missionarie nel Paese europeo, ha visto più volte in prima...

Corea del Sud: Via Crucis per la Conversione Ecologica

18-04-2025 I missionari dicono

Corea del Sud: Via Crucis per la Conversione Ecologica

Un cammino per la giustizia climatica e la riconciliazione con l’Ordine del Creato Nel Venerdì Santo della Settimana Santa, giorno in...

Venerdì Santo / C - “Egli è stato trafitto per le nostre colpe!”

18-04-2025 Domenica Missionaria

Venerdì Santo / C - “Egli è stato trafitto per le nostre colpe!”

Is 52,13- 53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1-19,42 Il Venerdì Santo è il giorno più grande della speranza, maturata...

Il Papa ai sacerdoti: uscire dal clericalismo per diventare annunciatori di speranza

17-04-2025 Notizie

Il Papa ai sacerdoti: uscire dal clericalismo per diventare annunciatori di speranza

Nella Basilica di San Pietro la Messa crismale del Giovedì Santo presieduta dal cardinale Calcagno su delega di Francesco. Nell’omelia...

“Prendete e mangiate”. L’amore servito a tavola

17-04-2025 I missionari dicono

“Prendete e mangiate”. L’amore servito a tavola

La tavola, luogo di incontro e di gratitudine La tavola è uno degli altari più umili e, allo stesso tempo, più...

onlus

onlus