Fiume Putumayo (Colombia) - Foto Sozzi
In un incontro che si terrà a Puerto Leguízamo (Colombia) dal 1 al 5 febbraio 2022 i Missionari e le Missionarie della Consolata rifletteranno sul loro impegno e la loro presenza nell’immenso territorio amazzonico al fianco di indigeni, contadini, afrodiscendenti, migranti e comunità urbane che occupano questo spazio geografico e le sponde dei grandi fiumi che lo attraversano.
Nella sede del Vicariato Apostolico di Puerto Leguízamo-Solano, il cui vescovo è Mons. Joaquín Humberto Pinzón, anche lui Missionario della Consolata, si riuniranno rappresentanti dei Missionari e delle Missionarie che lavorano in Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela. All'incontro partecipano anche Padre Jaime C. Patias, Consigliere Generale dell'IMC per l'America e Suor Lina Beatrice Kessy, della Direzione Regionale MC America.
Il padre Angelo Casadei che fa parte del coordinamento e dell'organizzazione dell'incontro, spiega che l'evento ha come obiettivo “continuare a camminare insieme, condividere le varie esperienze e ascoltare i leader per cercare nuovi modi di presenza in questa realtà, sempre orientati della Parola di Dio, del Sinodo per l'Amazzonia e della situazione attuale dei popoli che abitano questo territorio”.
Oltre a condividere le esperienze vissute dai missionari presenti ci saranno momenti di confronto con i leader indigeni, afrodiscendenti e contadini. Si potrà visitare una comunità indigena locale e conoscere il lavoro del Centro di Pensiero Indigeno-Amazzonico e dell’Équipe Itinerante delle tre frontiere (Colombia, Ecuador y Perú). Non mancheranno momenti di spiritualità e celebrazioni incarnate nella realtà di questa regione.
Riunione dei Missionari, delle Missionarie e dei Laici Missionari della Consolata al Centro di formazione Cimi Xare, vicino alla città di Manaus (AM), nell'ottobre 2018 (Foto Patías)
Un po’ di storia
I Missionari della Consolata sono presenti in Amazzonia dal 1948 e le Missionarie dal 1949. Nelle due comunità l’opzione per i popoli indigeni è quindi storica, in piena armonia con il carisma della missione ad gentes e coerente con la presenza in sei dei nove paesi che compongono la regione pan-amazzonica (Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela).
Al ogni modo in questi anni sono successi alcuni fatti che hanno marcato e stimolato questo impegno già consolidato nelle due comunità: la celebrazione del Sinodo per l'Amazzonia a Roma nell’ottobre 2019 con la partecipazione di alcuni dei nostri missionari; la pubblicazione dell’esortazione apostolica “Querida Amazonía” il 2 febbraio 2020; la creazione della Conferenza Ecclesiale dell'Amazzonia (Ceama) il 29 giugno dello stesso anno; la crescita della Rete Ecclesiale per l'Amazzonia (Repam) che unisce molte organizzazioni, istituzioni e le Chiese locali impegnate e presenti nella Regione.
Tutte queste novità ci sfidano a ripensare le nostre pratiche missionarie in un maggior spirito di continentalità e collaborazione rispondendo anche agli stimoli ricevuti dal Sinodo sulla Sinodalità e dall’Assemblea Ecclesiale dell'America Latina e dei Caraibi (Città del Messico, novembre 2021).
Una vista di Puerto Leguízamo dall'aereo (Foto Sozzi)
La memoria degli incontri
L'ultimo evento che ha riunito le due famiglie della Consolata ha avuto luogo dal 26 al 30 ottobre 2018 a Manaus nel centro di formazione Xare (arco iris) del Consiglio Indigeno Missionario.
In quell’occasione si rifletteva sul Sinodo dell’Amazzonia che si stava preparando con la partecipazione di tutti; si dialogò sulla formazione di nuovi missionari e furono presentate due pubblicazioni: "L'incontro" (di padre Corrado Dalmonego) e "La storia delle Missionarie della Consolata in Amazzonia dal 1949" (di Sr. Mary Agnes). Allora ci avevano accompagnato il padre gesuita Fernando López, suor Arizete Miranda Dineidi dell’equipe Itinerante, la professoressa Marcia de Oliveira e l'antropologo Luis Ventura del Consiglio Indigeno Missionario.
Il prossimo incontro di Puerto Leguízamo cercherà di proporre nuove vie al cammino fin qui fatto per rispondere alle urgenze della realtà attuale.
Per delineare e conservare nuovi modi di essere e pratiche di azione in questo spazio umanamente ed ecologicamente così vitale e delicato non possiamo interrompere l’incontro, la condivisione, la riflessione e l’ascolto del grido dei popoli e della selva.
* Jaime C. Patias, IMC, è consigliere generale per l'America.