San Giuseppe Allamano ci parla dei santi

"La chiesa ci dà i santi in modo che possiamo imitarli" "La chiesa ci dà i santi in modo che possiamo imitarli"

Durante tutto l'anno la Chiesa onora molti santi nei giorni della loro nascita alla vita eterna. In verità, ci sono poche feste di questo tipo in relazione ai molti milioni di Angeli e Santi che sono in Cielo.

Perciò, prima della fine dell'anno, istituiva una solennità in cui tutti venivano onorati: non solo i santi conosciuti, cioè, canonizzati o beatificati e inclusi nel martirologio, ma anche i molti di cui non conosciamo i nomi e le virtù. Tra loro ci sono i nostri connazionali, i parenti, i confratelli, insomma tutti coloro che direttamente o dopo essere passati per il Purgatorio, hanno raggiunto la patria benedetta. San Giovanni nell'Apocalisse parla di una folla immensa, che nessuno può enumerare.

20251031Allamano1Dobbiamo tenere gli occhi e il cuore fissi al Cielo, per gioire con i Santi. Il pensiero del Paradiso deve essere il pensiero dominante di questi giorni. Sono convinto che in Cielo ci sono Santi più santi di quelli che veneriamo sugli altari. Non c'è bisogno del processo canonico; Nostro Signore lo fa dopo la morte, in un attimo. Il Signore ha preparato qualcosa per tutti. C'è una gloria speciale per le vergini, i martiri, gli apostoli, ecc.

Anche noi siamo invitati ad essere santi. Non dobbiamo però illuderci: se non diventiamo santi oggi, non lo diventeremo mai. Ricordate che un chierico perfetto generalmente diventa un buon prete, e un chierico mediocre diventa per lo più un cattivo prete. Questo è tanto più vero per il missionario, che è esposto a pericoli maggiori.

Onorarli

Nella Chiesa Cattolica, crediamo che Dio ci abbia dato i santi per diverse ragioni. Prima di tutto per onorarli. Secondo San Giuseppe Allamano, dobbiamo onorare i santi perché sono tra i Principi della Corte Celeste, che regnano con Nostro Signore Gesù Cristo per sempre. Pertanto, la ragione e la fede esigono che le onoriamo. Sono amici di Dio, onorati da Dio e quindi da onorare anche da noi. I Santi sono i nostri fratelli maggiori e benefattori, e chi è che non rispetta i più grandi e coloro che ci fanno del bene?

Nel nostro Istituto abbiamo la salutare pratica di proporci ogni anno un Santo, per onorarlo in modo speciale e imitarlo. Onorare i santi è in un certo senso onorare Dio, la cui grazia e potenza hanno permesso loro di vivere una vita così santa. Possiamo quindi dire che onorando coloro che sono gli amici eletti di Dio onoriamo Dio stesso.

Anche l'anniversario del santo di cui portiamo il nome va celebrato in modo speciale. La Chiesa ha ordinato ai parroci di imporre il nome di un santo a coloro che venivano battezzati. San Giovanni Crisostomo rimproverava quei padri che osavano imporre nomi profani. Dobbiamo anche essere particolarmente devoti ai Santi Patroni della Diocesi, della Parrocchia, dell'Istituto, dei luoghi dove andiamo; così come coloro di cui possediamo le reliquie.

Invocarli

20251031Santi4In secondo luogo, la chiesa ci dà i santi in modo che possiamo invocarli. Il Signore li ha posti come nostri intercessori presso il Suo trono. Essi possono aiutarci e ci aiuteranno a ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno. Ricorriamo dunque alla loro intercessione con fiducia, con amore. Anche su questa terra coloro che stanno con i grandi ottengono favori per coloro che vi ricorrono. In particolare, pregate le Vergini, i Martiri, gli Apostoli, come vostri Protettori. I santi, pur possedendo già la piena felicità, sono solleciti verso di noi, ansiosi di poterci aiutare a raggiungerla. La carità perdura anche in Paradiso, come dice San Paolo.

Di solito, santi diversi sono noti per doni diversi. Quando ci troviamo ad aver bisogno di una virtù particolare, dobbiamo rivolgerci all'intercessione di quei santi che in essa si sono distinti: san Tommaso, sant'Alfonso, san Francesco di Sales per la scienza; San Luigi, San Giovanni Berchmans, San Stanislao Kostka per la purezza; San Francesco Saverio, San Pietro Claver, San Fedele di Sigmaringa, il Beato Chanel, per zelo apostolico. Vi raccomando, inoltre, una speciale devozione per i santi meno ricordati, come facciamo per le anime del Purgatorio che sono più abbandonate.

Imitarli

Terzo, la chiesa ci dà i santi in modo che possiamo imitarli. Sono i modelli che ci ha dato Nostro Signore; modelli che possono essere imitati da tutti, perché variano nella loro vita e nell'eroismo della loro virtù. Anche loro hanno attraversato tribolazioni e tentazioni; anche loro avevano i loro difetti; alcuni di loro, come sant'Agostino e altri, commisero anche loro dei peccati, ma per la grazia di Dio furono scossi e santificati. Diciamo a noi stessi con sant'Agostino: Si isti et illi, cur non ego? Se questi e coloro che si trovano nelle mie stesse condizioni di vita sono stati in grado di santificarsi, perché non posso farlo io? Questo è il frutto che dobbiamo trarre dall'odierna solennità: imitare i santi.

Mentre ci avviciniamo al centenario della morte del nostro Fondatore, San Giuseppe Allamano, chiediamo a Dio onnipotente di continuare a sostenere i nostri impegni missionari attraverso l'intercessione di tutti i santi. 

* Padre Jonah Makau, IMC, Postulazione e Ufficio Storia, Roma.

Ultima modifica il Sabato, 01 Novembre 2025 09:50

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