«Il mondo è in continuo cambiamento e non sappiamo cosa verrà dopo. È sottoposto a un processo continuo di metamorfosi, che comporta sfide costanti». Con queste parole, padre Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell'Università Pontificia Salesiana, ha introdotto il tema: «Evangelizzazione nell’era dell’Intelligenza Artificiale (IA): sfide e opportunità».
Il tema faceva parte del programma dell’ultima settimana del corso di formazione permanente per un gruppo di Missionari della Consolata giubilari, tenutosi nella Casa Generalizia di Roma nel mese di settembre 2025.
«Siamo nel mondo digitale e dobbiamo imparare a gestirne la complessità», ha osservato padre Pasqualetti. «La Chiesa ha l’opportunità di impiegare la tecnologia moderna e i mezzi di comunicazione contemporanei per raggiungere un pubblico secolarizzato e moderno, rimanendo però fedele al messaggio evangelico. Allo stesso tempo ha la responsabilità di stabilire un “senso del limite” nell’uso di strumenti così potenti, affinché il progresso tecnologico non diminuisca la capacità dell’umanità di riflettere e discernere».

Quindici missionari provenienti dall'Africa, America Latina ed Europa prenderanno parte al corso dall'1 al 27 settembre
Parlando dell’uso e della dipendenza dalle tecnologie, padre Pasqualetti ha sottolineato: «Tutto ciò che viene fatto da una macchina e non da me, è qualcosa che io perdo. La macchina non potrà mai sostituire la persona umana. La vera intelligenza – ha sostenuto – sta nell’integrazione della mente, del cuore e dell’azione coraggiosa. La sfida attuale per la Chiesa non riguarda tanto la comunicazione o i contenuti, quanto i mezzi utilizzati e la preservazione della sua identità. Questo ci costringe a chiederci: cosa significa vivere ed essere cristiani nel mondo di oggi?»
Amministrazione Generale
Un altro tema di riflessione affrontato dai 15 missionari partecipanti al corso è stato quello dell’amministrazione nell’Istituto. L’Amministratore Generale, padre Fredrick Agalo, ha presentato una sintesi della missione del suo ufficio, ricordando le Costituzioni: «Gli Uffici Generali sono organismi consultivi ed esecutivi posti sotto un direttore, incaricati della promozione delle varie attività della nostra Congregazione. Studiano situazioni e problemi nell’ambito della loro competenza; propongono programmi e, dopo l’approvazione del Governo Generale, ne seguono l’attuazione. Mantengono i contatti con i loro corrispettivi nelle varie province e li animano e coordinano» (Cost. 131).

L’Amministratore Generale, padre Fredrick Agalo
Secondo padre Agalo, i nostri documenti ufficiali sull’economia sottolineano valori fondamentali: «trasparenza, sobrietà, solidarietà e fondo comune. Insistono sul fatto che la formazione economica deve iniziare dalle fasi iniziali e continuare lungo tutto il percorso formativo. Questa formazione è volta a plasmare il nostro stile di vita e incoraggiare un uso più responsabile del denaro e delle risorse».
Nella nostra esperienza di vita consacrata per coloro che seguono Gesù, la dimensione economica è di particolare importanza. «Influenza le scelte fondamentali della vita, scelte che devono riflettere il voto di povertà che professiamo, e uno stile di vita sobrio, fraterno e vissuto nella solidarietà», ha osservato padre Agalo.
Sviluppo di progetti
Strettamente collegata all’amministrazione è la responsabilità di sviluppare progetti e individuare mezzi di sostegno economico. La dottoressa Chiara Giovetti, coordinatrice della Fondazione Missioni Consolata Onlus, ha presentato i servizi della fondazione, un’organizzazione non profit dell’Istituto che ha la missione di fornire ai missionari della Consolata in tutto il mondo orientamento e assistenza nell’ottenere finanziamenti dai donatori per iniziative e progetti di sviluppo. Nell’Istituto, evangelizzazione e promozione umana vanno di pari passo, ma occorre coordinare e organizzare le nostre azioni in tutti i campi.

La dottoressa Chiara Giovetti, coordinatrice della Fondazione Missioni Consolata Onlus
Ufficio della Postulazione
«La celebrazione della canonizzazione del nostro Fondatore, san Giuseppe Allamano, il 20 ottobre 2024, ha concluso un lungo processo iniziato nel 1944, dopo la decisione del Capitolo Generale del 1939 di avviare la causa di beatificazione», ha ricordato padre Jonah M. Makau nella sua presentazione dell’Ufficio della Postulazione, di cui è coordinatore. Questo ufficio, previsto dall’articolo 132 delle Costituzioni, ha il compito di promuovere le cause di santità all’interno dell’Istituto.
I missionari sono invitati «ad aiutare il Governo Generale a individuare, nelle diverse parti del mondo in cui serviamo, quelle persone che hanno vissuto la loro vocazione missionaria in modo eroico», per avviare i processi canonici richiesti dalla Chiesa. Questo compito richiede il coinvolgimento attivo dei missionari nel motivare i fedeli e nel fornire informazioni accurate. Pertanto, il lavoro dell’Ufficio della Postulazione è strettamente connesso con la storia e la custodia della memoria.

Ufficio Storico e del Patrimonio della Memoria
Padre Ashenafi Yonas, missionario della Consolata che sta studiando storia della Chiesa presso l’Università Gregoriana di Roma, ha introdotto il lavoro dell’Ufficio Storico e del Patrimonio della Memoria con queste parole: «La vera memoria non è statica; è dinamica e viva». Ha spiegato che la storia è una lente che ci permette di comprendere la nostra realtà presente. Il passato non è semplicemente qualcosa che non c’è più; è piuttosto una risorsa per il discernimento. Studiare la storia significa guardare dentro di sé: riscoprire chi siamo, cosa abbiamo ereditato e quale futuro stiamo costruendo insieme.

Il Postulatore, padre Jonah M. Makau e il padre Ashenafi Yonas, responsabile dell’Ufficio Storico. Foto: Mathews Odhiambo
«Il recupero del patrimonio della memoria è essenziale affinché i Missionari della Consolata rimangano fedeli, vitali e uniti nella loro vocazione missionaria». Con queste parole ha concluso, invitando tutti i missionari a vivere il carisma con autenticità e rinnovato impegno.
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Iniziato il secondo corso di Formazione Continua a Roma
Oltre a questi temi, i partecipanti al corso hanno condiviso esperienze sui diversi fronti di missione e sull’organizzazione dell’Istituto nei Paesi in cui i 15 missionari operano in Africa, America Latina ed Europa.
Padre Charles Gachara Munyu, IMC, missionario in Venezuela.










