Rendiamo grazie al Signore per la vita e la vocazione di padre Antonio Vismara, missionario della Consolata e fedele testimone del Vangelo, tornato alla casa del Padre il 20 Settembre 2025 a Rivoli. Aveva 83 anni di età di cui 59 di Professione Religiosa e 53 anni di Sacerdozio.
Con una lunga esperienza missionaria in Etiopia (dal 1972 al 1986 e poi dal 2005 al 2021), ha vissuto con passione il suo ministero tra Africa ed Europa e l’impegno per la missione, la responsabilità della formazione, l’annuncio della Parola e il silenzio della preghiera.
Missionari e missionarie nel Vicariato di Meki negli anni 80-90
Antonio Vismara nasce nel 1942 a Ossona, una cittadina in provincia di Milano. Fin da giovane sente la chiamata alla vita missionaria e risponde con generosità, entrando nell'Istituto Missioni Consolata. Viene ordinato sacerdote nel giugno del 1972 e subito, viene inviato in Etiopia a servizio del Vicariato di Meki. Inizia così un lungo cammino di dedizione che lo porterà a servire la Chiesa in varie parti del mondo, sempre testimoniando lo spirito che definisce i missionari della Consolata: uno spirito di prossimità, di semplicità e di fedeltà al Vangelo e ai poveri. In Etiopia lavora con umiltà e perseveranza, in particolare nelle missioni di Meki (1973-1986) e Modjo (2018-2012), in un contesto segnato da sfide economiche, religiose, culturali, sociali e politiche.
Dopo alcuni anni, è chiamato al delicato compito di formatore di giovani missionari: prima a Bravetta, il seminario internazionale della Consolata a Roma (1986-1997), dove rimase per 13 anni, e poi nel Seminario teologico di Nairobi, in Kenya (1997-2006), dove prestò servizio per altri 8 anni. Secondo le testimonianze di molti missionari da lui formati, in entrambi i contesti padre Antonio accompagnava i giovani con pazienza, saggezza e spirito paterno, trasmettendo loro lo zelo per la missione, la vita fraterna e la spiritualità dell’Istituto. Considerando le sue intense qualità umane ci viene quasi da dire: padre Antonio, un missionario nato per formare.
Padre Antonio Vismara con seminaristi e aspirante ad Addis Abeba
Nel 2005 ritorna in Etiopia, la terra dove aveva mosso i suoi primi passi da missionario, ma adesso con un ruolo più rilevante come Superiore Regionale (2005-2008). Tuttavia, la sua vera vocazione rimane sempre quella di formatore: si stabilisce ad Addis Abeba (2008-2018), dedicandosi con passione alla formazione dei seminaristi e dei candidati locali, offrendo il meglio di sé nella riflessione, nell’accompagnamento spirituale e nella testimonianza di vita.
Padre Antonio con giovani della Cappela San Giuseppe Allamano a Mekanissa
Uomo di preghiera, di ascolto e di profonda interiorità, padre Antonio ha lasciato numerose lettere, articoli e riflessioni che testimoniano una fede sincera e un amore autentico verso le persone a lui affidate. Ha affrontato anche momenti difficili, tra problemi burocratici, rapporti delicati con le autorità locali e la complessità del dialogo ecumenico nel contesto multireligioso etiope, ma sempre ha fatto tutto con equilibrio, fedeltà e discrezione.
Nel cuore della comunità cristiana e del clero di Meki, Modjo e Addis Abeba, così come nella memoria di tanti giovani missionari da lui formati, padre Antonio lascia un’eredità preziosa: una vita vissuta in una operosità silenziosa, nell’amore per la missione e nella cura e accompagnamento paziente delle vocazioni. Ha formato generazioni di missionari, molti dei quali oggi hanno responsabilità e sono al servizio del Vangelo nei cinque continenti.
Padre Antonio Vismara, mons. Abraham Desta, vescovo di Meki e padre Oscar Clavijo
Il suo stile era sobrio ma intenso, riservato ma profondamente umano, proprio come il nostro Santo Fondatore, Giuseppe Allamano, voleva dai suoi missionari: “il bene bisogna farlo bene e senza fare rumore”. Grazie padre Antonio per il tuo esempio di amore al Signore, alla Missione e alla formazione e cura dei giovani missionari.
* Padre Ashenafi Yonas Abebe, IMC, studia storia della Chiesa presso la Università Gregoriana a Roma.
