Leone XIV è il nuovo Papa

Papa Leone XIV. Il Conclave ha eletto 267.mo Vescovo di Roma il cardinale Robert Francis Prevost Papa Leone XIV. Il Conclave ha eletto 267.mo Vescovo di Roma il cardinale Robert Francis Prevost Foto: Jaime C. Patias
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Il Conclave ha eletto 267.mo Vescovo di Roma il cardinale Robert Francis Prevost. L’annuncio dato alla folla dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti

Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!, “Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa!”. Pochi istanti fa, dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha pronunciato l’attesa formula latina, comunicando a Roma e al mondo il nome del nuovo Successore di Pietro:

“Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum, Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Prevost, qui sibi nomen imposuit Leone XIV. Ecco la traduzione in italiano: “L'eminentissimo e reverendissimo signore, signor Robert Francis, cardinale di Santa Romana Chiesa Prevost, che si è dato il nome di Leone XIV.

“La pace sia con voi, Dio ama tutti”, l’abbraccio di Leone XIV alla Chiesa e al mondo

Dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro, il primo affaccio di Robert Francis Prevost, finora prefetto del Dicastero per i Vescovi, eletto dai cardinali in Conclave come 267.mo Pontefice della Chiesa universale. Inni, canti, preghiere, applausi, cori di “Viva il Papa” e cori di esultanza all’annuncio dell’Habemus Papam da parte delle 100 mila persone presenti. Poi l’arrivo del Vescovo di Roma, le prime parole e la benedizione Urbi et Orbi

Robert Francis Prevost, ecco la biografia del nuovo Papa

Primo Papa agostiniano, ha quasi 70 anni. Ha scelto il nome di Leone XIV. Già prefetto del Dicastero per i vescovi, è stato eletto alle 18.07, è il 267° Papa della storia

Primo Papa agostiniano, è il secondo Pontefice americano, dopo Francesco, ma a differenza di Bergoglio, il sessantanovenne statunitense Robert Francis Prevost è nato nel nord del continente ed è stato pastore nel sud dello stesso, prima di essere chiamato dal Predecessore alla guida del Dicastero per i vescovi e della Ponteficia Commissione per l’America Latina.  

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Il cardinale Robert Francis Prevost. Foto: Vatican Media

Il nuovo Vescovo di Roma ha scelto il nome di Leone XIV. Nasce il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, da Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph.

Trascorre l'infanzia e l'adolescenza negli Stati Uniti, studiando prima nel Seminario minore dei Padri Agostiniani e poi, alla Villanova University, in Pennsylvania, dove, nel 1977, consegue la laurea in Matematica e studia Filosofia. Il 1° settembre dello stesso anno a Saint Louis entra nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino (Osa), nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio di Chicago, ed emette la prima professione il 2 settembre 1978. Il 29 agosto 1981 pronuncia i voti solenni.

Riceve la formazione presso la Catholic Theological Union di Chicago, diplomandosi in Teologia. E all'età di 27 anni viene inviato dai suoi superiori a Roma per studiare Diritto canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum). Nell’Urbe viene ordinato sacerdote il 19 giugno 1982 nel Collegio agostiniano di Santa Monica da monsignor Jean Jadot, pro-presidente del Pontificio Consiglio per i Non Cristiani, oggi Dicastero per il Dialogo Interreligioso.

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Prevost consegue la licenza nel 1984 e l’anno dopo, mentre prepara la tesi di dottorato viene mandato nella missione agostiniana di Chulucanas, a Piura, in Perù (1985-1986). È il 1987 quando discute la tesi dottorale su "Il ruolo del priore locale dell'Ordine di Sant'Agostino" ed è nominato direttore delle vocazioni e direttore delle missioni della Provincia agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Olympia Fields, in Illinois.

L’anno successivo raggiunge la missione di Trujillo, sempre in Perù, come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti agostiniani dei vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac. Nell’arco di undici anni ricopre gli incarichi di priore della comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998) e insegnante dei professi (1992-1998) e nell'arcidiocesi di Trujillo di vicario giudiziale (1989-1998) e professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale nel Seminario maggiore "San Carlos e San Marcelo". Al contempo gli viene anche affidata la cura pastorale di Nostra Signora Madre della Chiesa, eretta successivamente parrocchia con il titolo di Santa Rita (1988-1999), nella periferia povera della città, ed è amministratore parrocchiale di Nostra Signora di Monserrat da 1992 al 1999.

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La folla in piazza San Pietro. Foto: Jaime C. Patias

Nel 1999 è eletto priore provinciale della Provincia Agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Chicago, e due anni e mezzo dopo, al Capitolo generale ordinario dell’Ordine di Sant’Agostino, i suoi confratelli lo scelgono come priore generale, confermandolo nel 2007 per un secondo mandato.

Nell'ottobre 2013 torna nella sua Provincia agostiniana, a Chicago, ed è direttore della Formazione nel convento di Sant'Agostino, primo consigliere e vicario provinciale; incarichi che ricopre fino a quando Papa Francesco lo nomina, il 3 novembre 2014, amministratore apostolico della diocesi peruviana di Chiclayo e al contempo vescovo titolare di Sufar. Il 7 novembre fa l’ingresso in diocesi, alla presenza del nunzio apostolico James Patrick Green, che lo ordina vescovo poco più di un mese dopo, il 12 dicembre, festa di Nostra Signora di Guadalupe, nella cattedrale di Santa Maria.

Il suo motto episcopale è “In Illo uno unum”, parole che sant’Agostino ha pronunciato in un sermone, l’Esposizione sul Salmo 127, per spiegare che "sebbene noi cristiani siamo molti, nell'unico Cristo siamo uno".

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Il 26 settembre 2015 dal Pontefice argentino è nominato vescovo di Chiclayo e nel marzo  2018 viene eletto secondo vicepresidente del Conferenza episcopale peruviana, all’interno della quale è anche membro del Consiglio economico e presidente della Commissione per la cultura e l'educazione.

Nel 2019 da Francesco è annoverato tra i membri della Congregazione per il Clero e l’anno successivo tra quelli della Congregazione per i Vescovi. Nello stesso 2020, il 15 aprile, arriva la nomina pontificia anche di amministratore apostolico della diocesi peruviana di Callao.

Il 30 gennaio 2023 il Papa lo chiama a Roma come prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, promuovendolo arcivescovo. E nel Concistoro del 30 settembre dello stesso anno lo crea e pubblica cardinale, assegnandogli la diaconia di Santa Monica. Prevost ne prende possesso il 28 gennaio 2024 e come capo dicastero, partecipa agli ultimi viaggi apostolici di Papa Francesco e alla prima e alla seconda sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità, svoltesi a Roma rispettivamente dal 4 al 29 ottobre 2023 e dal 2 al 27 ottobre 2024. Un’esperienza nelle assise sinodali già maturata in passato come priore degli agostiniani e rappresentante dell’Unione dei superiori generali (Usg).

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Le immagini del nuovo Papa, il 267.mo Successore di Pietro, nel suo servizio di cardinale, prefetto del Dicastero per i Vescovi, e vescovo. Il concistoro del settembre 2023 e le ...

Nel frattempo, il 4 ottobre 2023 da Francesco è annoverato tra i membri dei Dicasteri per l'Evangelizzazione, Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari; per la Dottrina della Fede; per le Chiese Orientali; per il Clero; per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; per la Cultura e l'Educazione; per i Testi Legislativi; della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

Il 6 febbraio di quest’anno, dal Pontefice argentino è promosso all’ordine dei vescovi, ottenendo il Titolo della Chiesa suburbicaria di Albano.

Tre giorni dopo, il 9 febbraio, celebra in piazza San Pietro la Messa  - presieduta da Bergoglio - per il Giubileo delle forze armate, secondo grande evento dell'Anno Santo della Speranza.  

Durante l’ultimo ricovero del predecessore al Policlinico “Gemelli”, Prevost presiede, il 3 marzo, in piazza San Pietro, il rosario per la salute di Francesco.

Pubblicato originalmente in: www.vaticannews.va

Last modified on Friday, 09 May 2025 17:49

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