Suor Brambilla presente all’Assemblea dei Religiosi del Brasile

Suor Simona Brambilla, MC, nella casa generalizia IMC a Roma Suor Simona Brambilla, MC, nella casa generalizia IMC a Roma Foto: Jaime C. Patias

La Conferenza dei Religiosi del Brasile (CRB) ha annunciato la partecipazione speciale di Suor Simona Brambilla, MC, Prefetta del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, alla 27ª Assemblea Generale Elettiva, che si terrà dal 7 all'11 luglio 2025 a Brasilia (DF). Si tratta di una presenza storica considerando  che la missionaria della Consolata è la prima donna Prefetta di un Dicastero vaticano.

Nell'ambito del programma, il 7 luglio si svolgerà un'attività speciale aperta a tutti i religiosi e le religiose. La presenza di Suor Simona sarà un segno forte della vicinanza, dell'ascolto e dell'attenzione del Dicastero per tutta la vita religiosa consacrata in Brasile, che conta 35.000 religiosi e religiose in tutto il Paese. La sua partecipazione rappresenta un gesto di comunione e di speranza, in sintonia con il cammino sinodale vissuto dalla Chiesa e con le sfide della missione nel nostro tempo.

La CRB nazionale accoglie la presenza di Suor Simona Brambilla con profonda gratitudine e riconosce in questo gesto un vero e proprio impulso a continuare a coltivare la speranza, la profezia e la fedeltà al Vangelo.

L'Assemblea elettiva, che si svolgerà dall'8 all'11 luglio, avrà come tema “La vita religiosa consacrata: sentinella di speranza in tempi di crisi” e riunirà i Superiori  e Superiore Maggiori di diversi Istituti e Congregazioni presenti in Brasile.

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CRB Regionale di Bahia/Sergipe durante un incontro sul Sinodo sulla sinodalità e la vita consacrata. Foto: CRB

Vita consacrata: sentinella di speranza in tempi di incroci

Il tema scelto per la 27ª Assemblea Generale della CRB - “Vita religiosa consacrata: sentinella di speranza in tempi di incroci” - è nato dal discernimento collettivo sul momento storico che stiamo vivendo come umanità, come Chiesa e, in particolare, come consacrati e consacrate in Brasile.

I tempi di incroci evocano periodi segnati da incertezze, rotture, cambiamenti profondi e sfide. Sono tempi in cui le strutture consolidate non rispondono più efficacemente alle nuove realtà; la fede è chiamata a tradursi in profezia, mistica e in coraggio, ascolto e impegno. Il mondo sta attraversando crisi ambientali, sociali, politiche, economiche e spirituali. Anche la Chiesa sta vivendo un processo di rinnovamento, riprendendo in profondità la chiamata alla sinodalità e ascoltando il grido del popolo e della terra. Papa Francesco ci invita ad essere sinodali.

In questo contesto, la vita religiosa consacrata è chiamata ad essere una sentinella, cioè colei che veglia nelle notti più buie, che rimane attenta ai segni di speranza e che annuncia e intravede nuovi orizzonti anche quando tutto sembra ancora avvolto dalle ombre. La sentinella non fugge dalla notte: la abita con fiducia e fede. Così anche i consacrati e le consacrate che, in mezzo alle traversate di oggi, sono presenza profetica, solidale e orante, attenta ai piccoli, ai dimenticati, ai feriti della storia.

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Suor Simona Brambilla nell'assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi nell'Aula Paolo VI a Roma. Foto: Jaime C. Patias

La speranza, in questo orizzonte, non è mero ottimismo o illusione: è un atto profondamente evangelico e rivoluzionario. È la speranza del Signore risorto, che si manifesta nella fermezza di comunità che resistono con tenerezza, nell'audacia di progetti che generano vita e dignità, nella fedeltà di consacrati e consacrate che restano con la gente anche nei luoghi più vulnerabili e dimenticati.

Essere sentinella della speranza significa avere fiducia che lo Spirito di Dio continui a operare, ispirando nuove forme di vita comunitaria, nuovi modi di evangelizzare, nuovi linguaggi di comunicazione e di vicinanza. Significa guardare alle sfide con realismo, ma senza perdere di vista la promessa: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5).

Per questo motivo, l'Assemblea si configura come un momento di ascolto e discernimento, di lettura dei segni dei tempi, di rinnovamento della fede e di riscoperta della forza originaria della consacrazione: la sequela radicale di Gesù, povero, casto, obbediente, misericordioso e servo.

Ispirati da Papa Francesco, che ci ricorda che “la speranza non delude” (Rm 5,5), e stimolati dall'Anno Santo, siamo chiamati a riscoprire la speranza cristiana come fiducia incrollabile nell'amore di Dio.

* Ufficio per la comunicazione della CRB Nazionale.

 

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 11 Aprile 2025 12:40

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