«La vita è appesa a un filo». Campagna solidale in America Latina e Caraibe

Un fermo immagine dal Video sulla vita di Juan Antonio López, ambientalista assassinato in Honduras Un fermo immagine dal Video sulla vita di Juan Antonio López, ambientalista assassinato in Honduras

È stata presentata nella Sala Stampa della Santa Sede questo lunedì, 09 dicembre, la campagna di solidarietà dal titolo "La vita è appesa a un filo" in favore dei difensori dei diritti umani e dei leader sociali che si occupano della custodia della Casa Comune in America Latina. La Chiesa cattolica non vuole lasciarli soli.

L’iniziativa, che ha come motto “Tessere il futuro, proteggere la vita” è promossa dal Consiglio Episcopale latinoamericano (Celam) insieme alla Piattaforma per la pace, la democrazia e i diritti umani e la Comunità di protezione latinoamericana.

La campagna durerà fino al 10 dicembre 2025, con attività lungo tutto l’anno del Giubileo della speranza con la finalità che la cultura della vita prevalga sulle spirali della violenza.

L’assassinato di Juan Antonio López

La notte del 14 settembre 2024, Juan Antonio López, noto difensore del fiume Guapinol e del parco nazionale Botaderos "Carlos Escaleras Mejías", è stato assassinato in Honduras. Juan è stato attaccato da sconosciuti che gli hanno sparato, dopo che aveva lasciato la parrocchia di San Isidro Labrador, situata nel comune di Tocoa, dove era consigliere comunale. Era membro della Rete ecclesiale mesoamericana (Remam) ed era attivo nella diocesi di Trujillo. Il suo lavoro di ambientalista è stato riconosciuto da diverse organizzazioni internazionali e mostrando l’importanza del lavoro che svolgono tanti uomini e donne che mettono a rischio la propria vita per proteggere quella degli altri.

La morte di López ha anche messo in evidenza la condizione di vulnerabilità in cui vivono i difensori dei diritti umani e ambientali in tutta l’America Latina. Molti di loro s’ispirano agli insegnamenti di Papa Francesco espresso nella Laudato si’, nella Laudate Deum e nella Fratelli tutti.

"La vita è appesa a un filo"

Il lancio ufficiale della campagna avverrà il 10 dicembre, in un evento virtuale che riunirà i rappresentanti di diversi settori sociali e religiosi dell'America Latina, in concomitanza con gli eventi che si svolgeranno nel comune di Tocoa (Honduras), in memoria di Juan Antonio López.

Secondo i promotori, "situazioni come l'omicidio di Juan Antonio López non sono eventi isolati, ma fanno parte di un modello sistematico in America Latina, una delle regioni più letali per i difensori dell'ambiente e dei diritti umani". Secondo Global Witness, l'85% degli omicidi di difensori dell'ambiente nel 2023 è avvenuto in questa regione del mondo. L'Honduras, ad esempio, che ha uno dei più alti tassi di omicidio pro capite, ha registrato 18 uccisioni di ambientalisti nel 2023, tra cui tre attivisti della comunità Guapinol.

Conferenza Stampa

Sono stati invitati alla Sala Stampa vaticana a parlare della campagna il card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale (Dssui), il neo-cardinale Jaime Spengler, presidente del Consiglio Episcopale latinoamericano (Celam) e arcivescovo di Porto Alegre (Brasile), il card. Carlos Castillo, arcivescovo di Lima (Perù) e il card. Fernando Chomalí, arcivescovo di Santiago (Cile), ed Emilce Cuda, segretaria della Pontificia Commissione per l'America Latina.

20241210Campagna1

La conferenza di presentazione della campagna solidale in America Latina e Caraibi. Foto: Vatican Media

Il valore del dialogo

Nel suo intervento, il cardinale Michael Czerny, ha sottolineato il valore “del dialogo, la fratellanza e l’amicizia sociale per risolvere i conflitti”. E ha aggiunto che “spetta a tutti noi farci carico dei nostri fratelli, soprattutto dei più vulnerabili, e della cura della casa comune”. Il prefetto del Dicastero ha riassunto le ragioni alla base della campagna: “la vita è un dono sacro di Dio. Non possiamo essere indifferenti dinanzi alla vita minacciata di quanti difendono i diritti umani e ambientali. Non possiamo lasciarli soli!”

Il neo-cardinale Jaime Spengler, presidente del Celam, ha ricordato che “la vita è sacra” e che “il sangue di centinaia di leader assassinati in America Latina e nei Caraibi chiede giustizia e noi non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla vita minacciata di coloro che difendano i diritti umani ed ambientali, abbiamo il dovere quindi di assisterli nei loro sforzi e di denunciare la cultura della morte”. Nel suo intervento, il card. Spengler ha ricordato come “la fede che ci unisce ci chiami a ricostruire il tessuto sociale con azioni per sensibilizzare e dare visibilità alle lotte dei difensori dei diritti umani e ambientali”.

Nel Peru “c’è una situazione generalizzata di violenza. Sono entrate le mafie nelle miniere illegali ma anche nella città in modo che si uccidono otto persone al giorno”, denuncia il card. Carlos Castillo, arcivescovo di Lima. “Abbiamo bisogno di rafforzare la democrazia con una partecipazione più amplia. Credo che dobbiamo tornare a quello che il Papa ha sottolineato: i movimenti popolari. La Chiesa non può smettere di animare, ispirare, accompagnare le iniziative di base nel mondo”, ha affermato il cardinale.

Emilce Cuda, segretaria della Pcal, nel suo intervento, ha sottolineato che “tutto ciò che fa la Chiesa non lo fa né per motivi politici né per motivi economici, lo fa per il Vangelo”. Ha poi aggiunto che l’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco “offre un prezioso strumento per difendere queste vite che sono appese a un filo”, che è il dialogo sociale, “che consiste nel far sì che le parti si siedano e mettano sul tavolo il conflitto per renderlo visibile, per negoziare condizioni migliori e portarle avanti”.

20241210Campagna2

Sala Stampa della Santa Sede a Roma. Foto: Vatican Media

I cinque assi tematici della campagna

La Campagna “La vita è appesa a un filo” è sostenuta dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano e dalla Pontificia Commissione per l'America Latina. L'obiettivo è evidenziare casi emblematici di difensori dei diritti umani e dell'ambiente in base a cinque assi tematici: il modello estrattivista (che comprende tra le altre attività come la deforestazione, l'estrazione di minerali, gli idrocarburi, l'agricoltura su larga scala, ); il narcotraffico e la criminalità transnazionale; le limitazioni alla libertà di espressione e di partecipazione dei cittadini; i conflitti armati interni; la limitazione delle donne nella loro attività di difesa dei diritti umani e nel loro ruolo in politica.

* Padre Jaime C. Patias, IMC, Ufficio per la Comunicazione. Con informazioni del Dicastero per la Comunicazione.

Ultima modifica il Martedì, 10 Dicembre 2024 09:28

Gli ultimi articoli

Parliamo del Giubileo della Speranza

13-01-2025 I missionari dicono

Parliamo del Giubileo della Speranza

Sicuramente abbiamo sentito dire che l'anno 2025 è l'anno del Giubileo, o quello che è conosciuto anche come "Anno Santo";...

Benvenuti in Mongolia

13-01-2025 Missione Oggi

Benvenuti in Mongolia

Dal 2003 i missionari e le missionarie della Consolata operano in Mongolia. La Mongolia è un paese asiatico vasto cinque volte...

Haiti a 15 anni dal terremoto. “Per favore, non dimenticateci!”

13-01-2025 Notizie

Haiti a 15 anni dal terremoto. “Per favore, non dimenticateci!”

Il 12 gennaio di 15 anni fa, un devastante terremoto di magnitudo 7.0 colpiva il cuore di Haiti, causando una...

Diocesi di Tete conclude il restauro della Missione di Boroma

12-01-2025 Missione Oggi

Diocesi di Tete conclude il restauro della Missione di Boroma

Fondata nel giugno 1885, i lavori di restauro delle infrastrutture della Missione São José di Boroma in Mozambico sono iniziati...

I volti che sostengono la missione

11-01-2025 I missionari dicono

I volti che sostengono la missione

Quando si pensa al lavoro missionario, spesso si immaginano i missionari: le figure visibili che portano speranza e fede alle...

La prima udienza giubilare del Papa per l’Anno Santo

11-01-2025 Notizie

La prima udienza giubilare del Papa per l’Anno Santo

Papa Francesco ha inaugurato oggi 11 gennaio il nuovo ciclo di udienze giubilari del sabato, un momento per "accogliere e...

Formatori e Formazione: CAF Torino, padre Samuel Kibara

08-01-2025 I missionari dicono

Formatori e Formazione: CAF Torino, padre Samuel Kibara

Nello storico quartiere torinese di Barriera di Milano, il più multietnico della città, si trova la parrocchia Maria Speranza Nostra...

Battesimo del Signore - “Tu sei il Figlio mio, l'amato...”

08-01-2025 Domenica Missionaria

Battesimo del Signore - “Tu sei il Figlio mio, l'amato...”

Is 40,1-5.9-11; Sal 103; Tt 2,11-14;3,4-7; Lc 3,15-16.21-22 Nella festa del Battesimo del Signore che conclude il tempo del Natale, la...

Il Noviziato di Manaus inizia l'anno canonico

07-01-2025 I missionari dicono

Il Noviziato di Manaus inizia l'anno canonico

Nel giorno dell'Epifania, il 6 gennaio 2025, due novizi colombiani hanno iniziato il loro anno di formazione nel Noviziato Continentale...

Articoli correlati

onlus

onlus