Lavoro minorile, infanzia negata per 160 milioni di bambini. Secondo le agenzie della Nazioni Unite il fenomeno è in crescita a causa dell’aumento della povertà assoluta tra le famiglie. Manteniamo i nostri impegni, poniamo fine al lavoro minorile!
Ogni anno, il 12 giugno, l’Organizzazione internazionale del lavoro si associa ai suoi costituenti e partner in tutto il mondo per celebrare la Giornata mondiale contro il lavoro minorile.
La Giornata mondiale di quest’anno si concentrerà sulla celebrazione del 25º anniversario dell’adozione della Convenzione OIL n. 182 sulle forme peggiori di lavoro minorile (1999), che, nel 2020, è stata la prima Convenzione dell’OIL ad essere ratificata universalmente. Mentre inviteremo tutti gli Stati membri che non l'hanno ancora fatto a ratificare la Convenzione n. 138, la Giornata mondiale sarà anche un'occasione per ricordare a tutte le parti interessate di migliorare l'attuazione delle due Convenzioni fondamentali dell'OIL sul lavoro minorile: la Convenzione n. 182 e la Convenzione n. 138 sull'età minima per l'ammissione al lavoro (1973).
Sebbene nel corso degli anni siano stati compiuti molti progressi nella riduzione del lavoro minorile, negli ultimi anni si è assistito a un’inversione di tendenza a livello mondiale e, ora più che mai, è importante unire le forze per accelerare l’azione volta a porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme.
Con l’adozione dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 8.7, la comunità internazionale si è impegnata ad eliminare il lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025. I governi di tutto il mondo hanno ratificato le Convenzioni OIL sul lavoro minorile (Convenzione n. 182 ratificata da tutti i 187 Stati membri dell’OIL e Convenzione n. 138 ratificata da 176 Stati membri) e si impegnano alla loro attuazione. L’appello all’azione di Durban, adottato dai delegati a seguito della V Conferenza mondiale sull’eliminazione del lavoro minorile, nel 2022, indica la strada.
È arrivato il momento di fare dell’eliminazione del lavoro minorile una realtà.
Fonte: Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). Originalmente pubblicato in: www.ilo.org