"Lo Spirito Santo è il protagonista della missione e noi, come missionari, siamo i collaboratori di Dio". Con queste parole il vice Superiore Generale, padre Michelangelo Piovano, ha motivato i lavori della 10ª Conferenza Regionale dei missionari della Consolata in Mozambico e Angola durante la messa di apertura dell'incontro.
La Conferenza che si svolge, dal 21 al 26 maggio 2024 presso il Centro di Spiritualità di Laulane, alla periferia di Maputo, riunisce 25 missionari che operano nei due Paesi. L'obiettivo è valutare e pianificare la vita e la missione nella Regione per i prossimi sei anni, alla luce del XIV Capitolo Generale della Congregazione tenutosi a Roma nel 2023.
Padre Michelangelo si è augurato che "questi giorni di grazia siano veramente aperti all'ispirazione dello spirito di lavoro e di collaborazione come il nostro Fondatore, il Beato Giuseppe Allamano, ha sempre voluto".
Padre Erasto Mgalama, padre Michelangelo Piovano e padre Rogelio Alarcón
Il gruppo di missionari sta vivendo un tempo di grazia perché nel 2025 l'Istituto celebrerà i 100 anni di presenza in terra mozambicana (1925 - 2025). Su questo evento, il Consigliere Generale per l'Africa, padre Erasto Mgalama, ha espresso la sua gioia e il suo entusiasmo nel partecipare a questi giorni di incontro della famiglia Consolata, partecipando della storia del centenario di missione della Consolata in Mozambico dove tanti hanno fatto opera di evangelizzazione con impegno e generosità.
Padre João Nascimento ha presentato il programma del Centenario, la preparazione, l’itinerario e il calendario delle attività con il percorso che la Madonna Pellegrina farà durante l'Anno di celebrazioni. L'immagine sarà accompagnata da un libretto di preghiere preparata da padre Carlo Biella, ma le comunità potranno svolgere altre attività di animazione. Le celebrazioni per il centenario si concluderanno nel giugno 2025 con un pellegrinaggio al Santuario della Madonna Consolata a Massangulo, nel Niassa. Per l’occasione sono stati prodotti anche alcuni articoli, come “capulane” e magliette che potranno essere acquistate dalle comunità.
Pellegrini di speranza
Il nuovo vescovo ausiliare di Maputo, Mons. Osório Citora Afonso, IMC, è stato invitato a dare avvio ai lavori con una riflessione intitolata "Pellegrini di speranza per proclamare un anno di grazia del Signore". Nel suo intervento, il vescovo ha sottolineato la felice coincidenza dello svolgimento della X Conferenza, che si concluderà con un atto di apertura dell’anno di celebrazioni per i 100 anni di presenza dell'Istituto in Mozambico. Nello stesso anno, il 2025, il Paese celebrerà i 50 anni dell'indipendenza nazionale, avvenuta nel 1975.
Mons. Osório Afonso ha fatto riferimento alle "tendenze spontanee ed egoistiche dei discepoli di Gesù, che volevano che il Maestro facesse nella loro terra i miracoli che aveva fatto altrove. A questo Gesù rispose che era necessario aprirsi generosamente alla missione per non cadere nelle situazioni che ancora si osservano specificatamente nella tendenza di alcuni missionari a chiedere di tornare in patria o a scegliere un un posto più comodo ove stabilirsi".
Inoltre, il vescovo ha sottolineato il valore della "conversione radicale necessaria per celebrare il prossimo Giubileo della Speranza superando così quegli atteggiamenti negativi presenti in alcuni missionari". Ha poi ricordato che il Giubileo del Signore del 2025 comprende quattro momenti: "l'evangelizzazione dei poveri, la libertà, la restituzione della vista ai ciechi e la liberazione dall'oppressione". Mons. Osório ha concluso il suo intervento facendo riferimento alla bolla papale "Pellegrini della speranza", che invita ad ascoltare con attenzione il grido dei poveri.
La relazione del Superiore Regionale
Il Superiore Regionale e Presidente della Conferenza, padre Pedro Elias Sisto, ha dato il benvenuto a tutti, in particolare ai membri della Direzione Generale. Nella sua relazione ha sottolineato, tra l'altro, "l'importanza della virtù dell'umiltà come missionari nei riporti reciproci e con le persone che serviamo".
Il Superiore Regionale, padre Pedro Elias Sisto e il padre Filipe Couto
Guardando alle varie crisi che la Regione e il mondo hanno affrontato negli ultimi anni, tra cui la pandemia di Covid-19 e la crisi economica globale il Superiore Regionale ha parlato della necessità di "trasformare i tempi di crisi in momenti di grazia, resilienza e crescita nella comunione fraterna e nell'apertura al mondo in unità e solidarietà".
Parlando della presenza dell'Istituto in Mozambico e Angola, padre Pedro Elias Sisto ha osservato che negli ultimi sei anni l’istituto ha lasciato alle diocesi sei parrocchie: Santa Teresa del Bambino Gesù di Liqueleva (Maputo), la parrocchia e Centro catechistico di Guiúa (Inhambane), la parrocchia San Giuseppe a Mitúcue, la parrocchia San Francesco Saverio a Maiaca, la parrocchia Madonna della Pace a Nampaco e la parrocchia di San Michele a Cuamba (Niassa). D’altra parte l’Istituto ha aperto nuove presenze a Luacano in Angola, e a Ucanha e nella città di Tete in Mozambico.
Per quanto riguarda il cammino continentale, il Superiore ha sottolineato l'importanza dell'"unità come centro di gravità missionaria" e ha elencato le sfide urgenti che la missione deve affrontare in Mozambico e Angola: “curare la persona del missionario che non dovrebbe lavorare da solo; rivitalizzare la vita comunitaria; incoraggiare gli investimenti locali; recuperare la salina di Mambone dopo i disastri naturali e sfruttare il progetto di imbottigliamento dell'acqua a Massangulo, oltre a migliorare le strutture del seminario filosofico e propedeutico a Matola”.
Secondo padre Sisto, "la preoccupazione attuale non è la quantità di presenze, ma la qualità della nostra azione pastorale, uscendo dall'immobilismo e avviando un discernimento regionale chiaro ed efficace fatto con coraggio e molta umiltà".
Oltre questa relazione del Superiore, l'amministratore, padre Andrew Kasumba, ha presentato il bilancio finanziario per il 2023.
I lavori della Conferenza
Guidati dai segretari, i padri Romão Majone e Fernando Chissano e dei moderatori, Carlo Biella e Dani Romero, i lavori della Conferenza hanno proseguito con la lettura e l'approvazione del documento base e con quattro gruppi di lavoro in cui i partecipanti hanno affrontato i temi più importanti (missionario nella comunità; un Istituto in missione ad gentes; organizzazione ed economia per la missione). Per ogni tema sono state approvate in plenarie proposte operative per il sessennio, secondo le varie dimensioni della vita e della missione.
Secondo padre Bento Muhita, missionario a Vilankulos, Inhambane, “la missione in Mozambico oggi, nel centenario della nostra presenza è motivo di gratitudine, di riflessione sul nostro ad gentes per rispondere meglio alle sfide della giustizia e della pace, e per la fine del terrore nella provincia di Cabo Delgado dove la popolazione sta soffrendo a causa dei conflitti in corso. È tempo di cambiare mentalità per prendersi cura anche dell'ambiente”, dice il missionario.
L'Allamano sarà santo
Il 23 maggio, i lavori sono stati interrotti dalla grande notizia annunciata dal vice Superiore Generale, padre Michelangelo Piovano. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che attesta un miracolo attribuito all'intercessione del Beato Giuseppe Allamano. Si tratta della guarigione miracolosa dell'indigeno Sorino Yanomami, che apre la strada alla canonizzazione del Fondatore.
Angola: dieci anni di presenza
Padre Dani Romero, missionario in Angola ha presentato il programma per celebrare i dieci anni di presenza dell'Istituto in Angola (2014-2024). Lavorano in quel Paese di lingua portoghese, sei missionari nelle parrocchie della Consolata di Funda, diocesi di Caxito, parrocchia Madre di Dio a Lucano, diocesi di Lwena e nella parrocchia di Viana nella diocesi dello stesso nome.
A sua volta, il padre Michel Makayi ha parlato della celebrazione del decimo anniversario della parrocchia Consolata a Fingoé, nella diocesi di Tete, il 23 giugno, un evento che includerà l'inaugurazione della nuova chiesa.
Durante la conferenza, i partecipanti hanno festeggiato il compleanno di padre Manuel Tavares, 88 anni, con una celebrazione eucaristica e una cena sociale, e il 25° anniversario dell'ordinazione sacerdotale di padre Jorge Guilherme.
Padre Bento Muhita, padre Jorge Guilherme e padre Manuel Tavares
La Conferenza si concluderà domenica 26 maggio con una Santa Messa e l a cerimonia di apertura dell'anno centenario della presenza dell'Istituto in Mozambico. L’Eucaristia nella parrocchia della Assunzione, nel quartiere Liberdade di Maputo, sarà presieduta dall'arcivescovo di Nampula e presidente della Conferenza Episcopale del Mozambico, mons. Inácio Saure, e con la partecipazione di mons. Osório Citora Afonso, vescovo ausiliare di Maputo. Vale la pena ricordare che, oltre a questi due vescovi, un altro missionario della Consolata, mons. Diamantino Guapo, è vescovo della diocesi di Tete.
Attualmente nella Regione lavorano 35 missionari della Consolata: 29 in Mozambico in 14 comunità e sei in Angola in tre comunità. L'evangelizzazione si concentra in modo particolare nei servizi pastorali nelle parrocchie, sui centri di spiritualità, sulla promozione vocazionale e la formazione nel seminario di Matola. Per quanto riguarda le vocazioni mozambicane nell'Istituto, oggi abbiamo 8 giovani nel propedeutico, 10 in filosofia, 3 novizi, 9 professi in teologia e 3 diaconi. I missionari mozambicani nell'Istituto sono 41.
* Redazione Comunicazione generale con informazioni di padre Andrew Kasba, IMC, Mozambico.