L’origine delle gang criminali haitiane

Bande armate seminano il terrore ad Haiti. Bande armate seminano il terrore ad Haiti. Foto: Dieu Nalio Chery
Published in Notizie

Circa 300 bande controllano l'80% della capitale di Haiti secondo quanto riferito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite da Maria Isabel Salvador, inviata speciale ONU per il Paese caraibico.

Secondo gli abitanti di Port-au-Prince però le gang controllano di fatto tutta la città. Ma come si è arrivati a questa situazione? Il modello originale per le attuali bande criminali che imperversano ad Haiti sono le milizie dei “Volontaires de la Sécurité Nationale (VSN), tristemente note con il nomignolo di “Tonton Macoutes”, create dall’allora presidente (e di fatto dittatore) François Duvalier nel 1959, come forza paramilitare per sopprimere il dissenso.

Alcuni dei membri più importanti dei “Tonton Macoutes” erano leader vodù. Questo sistema di credenze, praticato da circa la metà della popolazione di Haiti, diede ai “Macoutes” un senso di autorità soprannaturale agli occhi del pubblico, che permise loro di compiere atti orribili senza ritrovare nessun tipo di reazione in seno alla società haitiana, al punto che venivano soprannominati in creolo “bandis legals”. Secondo alcune stime in 28 anni di potere i “Tonton Macoutes” hanno ucciso circa 60.000 persone.

Alla caduta della dinastia Duvalier, con la cacciata del figlio di François, Jean-Claude, nel 1986, i “Tonton Macoutes” vennero sciolti. Così come venne poi sciolto l’esercito regolare da parte di Jean-Bertrand Aristide, il primo presidente regolarmente eletto nel 1990 dopo un periodo di transizione. Aristide venne deposto da un golpe militare ma fu poi rimesso al potere grazie a un intervento militare promosso dall’ONU. Quando Aristide venne deposto i vecchi Tonton Macoutes” diedero vita a bande note come “attaché”, al servizio di altri gruppi criminali o di politici senza scrupoli.

Una volta reinstallato alla presidenza nel 1994, Aristide decise di sciogliere l’esercito e riformare la polizia civile. Diversi ex militari aderirono però alle bande criminali che si erano nel frattempo formate. Lo stesso Aristide venne poi accusato di aver creato una sua milizia (le “Chimères”) nei primi anni 2000 per sostenere la propria parte politica. In effetti i diversi attori politici si dotarono di proprie milizie armate. La creazione di gang criminali si intrecciava con i traffici di cocaina provenienti da Colombia e Venezuela e diretti negli USA che facevano tappa nell’isola di Hispaniola (che comprende Haiti e la Repubblica Domenicana).

20240211Haiti

Il livello di fame continua a peggiorare, con 4,9 milioni di haitiani in condizioni di grave insicurezza alimentare. Foto: FAO/Justine Texier

Successivamente la maggior parte dei traffici passanti per la rotta caraibica si sono diretti via terra lungo il confine tra Messico e Stati Uniti, ma non si sono arrestati del tutto. Le connessioni create con gli Stati Uniti dai traffici illegali e quelle legate alla diaspora haitiana negli USA hanno successivamente contribuito ad avviare importanti flussi di armi da fuoco dal Nord America al Paese caraibico, a beneficio dei numerosi gruppi armati in via di formazione. Aristide venne poi di nuovo deposto nel 2004 quando bande paramilitari formate da gang locali ed da ex militari ed ex poliziotti esiliati a Santo Domingo assalirono Port-au-Prince.

A capo dei paramilitari c’era l’ex leader della Front Révolutionnaire Armé pour le Progrès d'Haiti (FRAPH), il principale gruppo paramilitare che agiva tra il 1990 e il 1994. Aristide venne “scortato” fuori dal Paese da militari statunitensi e canadesi, con una operazione da lui definita “un nuovo colpo di Stato”. Nonostante il dispiegamento di una forza ONU, la situazione della sicurezza non ha fatto che peggiorare. Il terribile terremoto che ha colpito Haiti nel 2010 ha reso ancora più precarie le condizioni di vita della popolazione, allargando il bacino di reclutamento delle gang che non fanno altro che proliferare.

Le gang si disputano il controllo degli assi viari della capitale e dei principali porti dai quali passano merci legali e illegali (in primis le armi), taglieggiando la popolazione vittima di una vera e propria “industria dei sequestri”. Tra le vittime vi sono pure sacerdoti e religiosi, come le sei suore della Congrégation des Sœurs de Sainte-Anne, rapite il 19 gennaio e in seguito liberate.

L’uccisione del Presidente Jovenel Moïse, il 7 luglio 2021 da parte di un commando di mercenari colombiani e statunitensi di origine haitiana ha aggravato ancora di più l’insicurezza, accrescendo il potere delle gang. (L.M.)

Fonte: Agenzia Fides

Last modified on Sunday, 11 February 2024 21:26

Gli ultimi articoli

Domenica di Pasqua / C - “È risorto…Alleluia, Alleluia, Alleluia!”

18-04-2025 Domenica Missionaria

Domenica di Pasqua / C - “È risorto…Alleluia, Alleluia, Alleluia!”

Risurrezione del Signore At 10,34.37-43; Sal 117; Col 3,1-4; Gv 20,1-9 Fin dall'antichità la liturgia del giorno di Pasqua inizia con...

Venerdì Santo / C - “Egli è stato trafitto per le nostre colpe!”

18-04-2025 I missionari dicono

Venerdì Santo / C - “Egli è stato trafitto per le nostre colpe!”

Is 52,13- 53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1-19,42 Il Venerdì Santo è il giorno più grande della speranza, maturata...

Il Papa ai sacerdoti: uscire dal clericalismo per diventare annunciatori di speranza

17-04-2025 Notizie

Il Papa ai sacerdoti: uscire dal clericalismo per diventare annunciatori di speranza

Nella Basilica di San Pietro la Messa crismale del Giovedì Santo presieduta dal cardinale Calcagno su delega di Francesco. Nell’omelia...

Sabato Santo / C - “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”

17-04-2025 Domenica Missionaria

Sabato Santo / C - “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”

Veglia Pasquale nella Notte Santa Tutte le letture si concludono con il Vangelo della Resurrezione Luca 24, 1-12 Nel silenzio di questa...

Superiore Generale: “Cristo ha vinto la morte e ci ricorda che la speranza è viva”

17-04-2025 I missionari dicono

Superiore Generale: “Cristo ha vinto la morte e ci ricorda che la speranza è viva”

“Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza per la potenza...

“Prendete e mangiate”. L’amore servito a tavola

17-04-2025 I missionari dicono

“Prendete e mangiate”. L’amore servito a tavola

La tavola, luogo di incontro e di gratitudine La tavola è uno degli altari più umili e, allo stesso tempo, più...

Giovedì Santo: Coena Domini / C - “Capite quello che ho fatto per voi?”

17-04-2025 Domenica Missionaria

Giovedì Santo: Coena Domini / C - “Capite quello che ho fatto per voi?”

Es 12,1-8.11-14; Sal 115; ICor 11,23-26; Gv 13,1-15 Il Giovedì Santo è un giorno di gratitudine e di gioia per il...

Brasile. «Siamo sempre stati qui!»

16-04-2025 Notizie

Brasile. «Siamo sempre stati qui!»

Gli indigeni a raccolta attaccati dalla polizia Una folta rappresentanza dei popoli indigeni del Brasile si è data appuntamento a Brasilia...

Pasqua in Terra Santa: “la speranza cristiana è certezza anche in mezzo alla guerra”

16-04-2025 Missione Oggi

Pasqua in Terra Santa: “la speranza cristiana è certezza anche in mezzo alla guerra”

Padre Francesco Patton ricorda che la speranza cristiana si fonda sulla croce. Nonostante guerra e tensioni, a Gerusalemme sarà una...

Articoli correlati

onlus

onlus

consolata news 2

 

Contatto

  • Viale Mura Aurelie, 11-13, Roma, Italia
  • +39 06 393 821