Gli angeli della gioia

Immagini della festa degli "angeli della gioia" Immagini della festa degli "angeli della gioia" Foto p. Luca Bovio
Pubblicato in Missione Oggi
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Carissimi tutti, vi mando un caro saluto pochi giorni dopo il rientro dall’ultimo viaggio fatto in Ucraina. 

Si è trattato di un viaggio breve, solo tre giorni, dal 29 settembre al 1 ottobre, in compagnia di don Leszek e di Rika. L’obiettivo è stato quello di realizzare un piccolo video di suor Vittoria impegnata in un progetto, chiamato “gli angeli della gioia”, al quale sta lavorando da tempo. Questa registrazione è solo la parte conclusiva di un impegno più grande, iniziato questa estate con la collaborazione del gruppo  Eskenosen e Humane vitae, e che ha come obiettivo mostrare al mondo scolastico italiano e non solo, come i bambini ucraini vivono concretamente la realtà della guerra. 

La prima parte è stata registrata questa estate in Polonia incontrando ragazzi che si sono trasferiti nel paese o l’hanno raggiunto per qualche giorno di vacanza. La seconda parte invece l’abbiamo realizzata in questo viaggio andando ad incontrare i bambini “sul luogo”. 

Suor Vittoria è una giovane suora ucraina che, con l’aiuto di volontari, organizza delle vere e proprie feste –nei villaggi più dispersi del paese– con l’obiettivo di regalare un momento di gioia ai bambini così provati dalla guerra. La maggior parte delle volte sono bambini che vivono in villaggi sperduti o che, provenienti dal fronte, trovano riparo in questi villaggi. 

Per poter fare questo tipo di incontri è necessario essere riconosciuti dal governo locale sempre attento a controllare le iniziative che si realizzano nel paese; per questo Suor Vittoria appartiene a una organizzazione cristiana riconosciuta dallo stato. È curioso vederla indossare abbigliamenti di colore militare (propri dell’organizzazione) insieme a due grandi ali che le spuntano dalla schiene e un’aureola sopra la testa. Lei appartiene alla Congregazione delle suore degli angeli e quindi ha deciso di intitolare questi incontri, che si realizzano sempre in luoghi diversi, “l’angelo della gioia”. A nessuno sfugge il suo sorriso e l’energia che trasmette. 

La prima cosa da fare è trovare un villaggio e mettersi in contatto con il sindaco o gli insegnanti. Poi si tratta di individuare le famiglie alle quali invitare.

Oggi ci troviamo in un villaggio prossimo a Zytmozier una città a circa 150 km da Kiev. Di buon mattino arrivano nei locali della scuola i volontari con suor Vittoria: organizzano la scenografia e addobbano la sala per renderla festosa e colorata. Tutto è pronto per dare inizio alla festa. 

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I bambini, che hanno ricevuto un invito personalizzato della scuola, vengono presentati per nome e ricevono l’aureola dell’angelo che indosseranno tutto il tempo; la loro età varia, a secondo dei villaggi, tra i 5 e i 14 anni. La festa trascorre tra canti e balli di gruppo che coinvolgono tutti, anche le mamme presenti. Quella che si respira è una gioia contagiosa, una gioia che solo questi fanciulli riescono a trasmettere.

A loro si da dello zucchero filato e dei dolci ben preparati ma siccome sono stati trovati bambini affamati non solo di dolci... allora i volontari hanno deciso di offrire loro anche qualcosa di più sostanzioso. È facile immaginare le condizioni familiari di alcuni di questi bambini; lo si capisce anche solo dal modo in cui sono vestiti. 

A un certo punto sono invitati a firmare una bandiera del loro paese: questa verrà poi consegnata ai genitori o ai parenti che si trovano al fronte a combattere: loro, i bambini, sono gli angeli custodi che li difendono.

La festa si conclude con la consegna dei regali. Ognuno riceve un simpatico peluche a ricordo della giornata anche se è facile immagine che il vero ricordo sarà la gioia che hanno potuto vivere in queste ore.

Oggi, alla fine della festa, ci viene segnalata una famiglia: la mamma, in una casa modesta, accudisce ben dodici figli e la figlia maggiore, che vive con loro, a sua volta è mamma di ben sei figli. Lasciamo loro vestiti e cibo e siamo ricompensati con del miele di loro produzione.

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Sulla strada del ritorno percorriamo una strada di campagna sterrata e con pietre appuntite: riusciamo a bucare ben due pneumatici consecutivamente. Per fortuna i volontari, dei veri e propri angeli custodi, sono ancora con noi e ci aiutano a risolvere anche la nostra difficoltà; grazie a loro il giorno seguente riusciamo a ritornare agevolmente a Varsavia. 

La registrazione dell’incontro e l’intervista a suor Vittoria le ha fatte un cameramem professionale giunto da Kiev. L’intero video tra breve sarà pronto e ve lo manderemo.

Vi scrivo in volo verso Taiwan dove mi sto recando per andare a predicare gli esercizi spirituali ai miei confratelli. Vi saluto tutti ricordandovi durante questo tempo di preghiera che avrò e chiedo anche a voi di ricordarci. Grazie

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