Anche quest’anno, a Milano, ci siamo preparati alla festa della Consolata nei sette giovedì precedenti con la recita del rosario nel nostro giardino e con una testimonianza missionaria locale per valorizzare l’essere missionario in famiglia, negli organismi di solidarietà, in parrocchia. In uno di questi giovedì abbiamo anche accolto i padri del Consiglio Generale del Missionari della Consolata: P. James Lengarin (vice-superiore) e P. Antonio Rovelli (consigliere responsabile del continente europeo).
La festa si è svolta domenica 19 giugno sera, nella Parrocchia Sant’Anna Matrona, la stessa dello scorso anno, dove abitano i genitori del nostro confratello P. Luca Bovio. Considerando il cammino sinodale, la preparazione al Festival della Missione e le attività del SUAM Lombardia, abbiamo scelto d’invitare a presiedere l’Eucarestia, don Maurizio Zago, direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano di Milano. Il coro Bandeko, che siamo spesso lieti di ospitare, ha dato un bel tono missionario a tutta la celebrazione.
Vorrei ricordare due punti salenti presentati da don Maurizio Zago nella sua omelia durante la messa.
1. Il Beato Giuseppe Allamano ha affidato a Maria tutta la sua vita e il sogno di fondare l’Istituto; si è fidato di Dio come Maria, guardando con speranza il futuro. Per questo Dio ha offerto dei segni di consolazione al Beato, attraverso la Madonna, così il progetto missionario si è potuto realizzare.
2. L’Allamano ha voluto il sacerdote Giacomo Camisassa per fare cammino insieme a lui: sia per prendersi cura del Santuario della Consolata di Torino e sia per fondare l’Istituto Missioni Consolata. Per incoraggiare il suo confratello il giovane Allamano, con l’umiltà che lo caratterizzava, gli scrisse: “Faremo d’accordo un po’ di bene”. Questa espressione ci parla di umiltà e anche di sinodalità. Per noi missionari della Consolata di Milano è un invito a fare cammino insieme, non solo per preparare il Festival della Missione, ma anche per altri progetti.
QUI possiamo rivedere questo momento celebrativo