La missione la comincia Gesù e tratta da Dio, divinamente bene
Is 66,10-14. La Missione è stata progettata da Dio stesso. Si tratta di realizzarla non di inventarla.
Gal 6,14-18. È il finale della lettera. È cominciata una nuova creazione e bisogna mettersi i segni veri, quelli che porta Gesù e si chiamano stimmate. Se sono altri segni significano schiavitù.
Lc 10,1-12. 17-20. Il Regno si vede nei segni significativi: la pace, la guarigione, la solidarietà, l'amore, il perdono ecc. Gesù manda i discepoli non solamente gli apostoli per dire che la missione deve diventare ecclesiale, impegno di tutta la Chiesa.
Molti pensano che la Missione sia assicurare un proselitismo fatto bene; una specie di crociata per guadagnare adepti, conquistare le anime, convertire tanti pagani. Altri magari pensano che la Missione è come organizzare una bella associazione di cristiani con tanto di divisa, identificazione, distintivi e vessilli. I giudei dicevano che il segno dell’eletto era la circoncisione. San Paolo non lo accetta più e già non ci crede. Sono cose che non salvano nessuno. Ci salva la passione, morte e risurrezione di Gesù. Nessun altro marchio, nessun altro segnale, nessun altra ferita, se non il segno delle stimmate. Allora qual è la Missione? La Missione è convocare per ripartire un bene grande, organizzare la più completa e abbondante distribuzione di una immensa fortuna. Tutto quello che Gesù ha guadagnato deve essere dato sapendo che c’è di tutto e per tutti quanti. La Missione allora è consegnare la ricchezza di Gesù: vita, speranza, felicità, riconoscimento affettuoso, amore, gioia, godimento interiore: per sentirsi bene, star bene, avere occhi che vedono solo gente amica, sentire la sicurezza di amicizie solidali. La pienezza di Dio si è trasformata in messe abbondante perché Gesù è il chicco di grano che muore per produrre frutto; e ha versato il suo sangue per pulire la vita e farla diventare campo fertile e produttivo, senza pietre, senza spine, senza inciampi. La semina è stata fatta, la terra è stata pulita e la messe è immensa. Questa è la Missione.
Dice il Vangelo che i discepoli ritornarono contenti per il lavoro ben fatto: che li avevano ascoltati attenti, li avevano fatti valere; insomma che era stato un grande successo e si sentivano soddisfatti e realizzati. Ma Gesù dice: il vero risultato di cui essere contenti è avere il nome scritto in cielo. Il frutto è lo stesso discepolo. Il successo di una campagna per la salute è la gente sana. Il successo di una campagna educativa è quando tutti imparano. Il successo di una campagna di promozione è quando tutti superano la barriera dell’ignoranza e della incapacità. L’alfabetizzazione è riuscita bene quando tutti diventano capaci di leggere e scrivere.
Anche oggi si parla spesso e volentieri della Missione. Noi crediamo che la Missione di Gesù giustifica, orienta e alimenta ogni altra missione. E’ affidata alla Chiesa la nuova Gerusalemme che, come aveva annunciato Isaia, riceve tutti i popoli per dare loro ogni classe di beni. Magari diventasse così la nostra Chiesa.