VEGLIA di NATALE

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“Io verrò e avrò cura di te”

 

Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti Amen

Cel. Dio atteso dalle genti, sempre pronto ad ascoltare il grido degli oppressi della terra, sia con tutti voi.

Tutti E con il tuo spirito

 

 

Cel. Fratelli carissimi,  ci siamo radunati in Chiesa per invocare la venuta del Signore, facendo nostro il grido dell’umanità la cui gola è arsa dalla sete di giustizia, la fronte grondante di sudore per la fatica e l’affanno dell’esistere, le ginocchia piegate dalla disperazione, vacillanti per il duro cammino della vita. Il popolo che cammina nelle tenebre si chiede e ci chiede: “…da chi gli verrà l’aiuto?”. Noi abbiamo una risposta affidabile: “il nostro aiuto viene dal Signore; egli stesso verrà e avrà cura del suo popolo”.

 

Invochiamo

Rit. Vieni, resta con noi, Signore,

non lasciarci soli.

Vieni a darci la forza

per credere in Te. (2v)

 

Cel. Ascoltiamo il grido dell’uomo:

1 Lett. I miei occhi grondano lacrime   notte e giorno, senza cessare.  Da grande calamità stata colpita la figlia del mio popolo  da una ferita mortale.  Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada;   se percorro la città, ecco gli orrori della fame.  Anche il profeta e il sacerdote   si aggirano per il paese   e non sanno che cosa fare.  Hai forse rigettato completamente Giuda,  oppure ti sei disgustato di Sion?  Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi?  Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene,   l'ora della salvezza ed ecco il terrore!  Riconosciamo la nostra iniquità, Signore,   l'iniquità dei nostri padri:  contro di te abbiamo peccato.  Ma per il tuo nome non abbandonarci, non render spregevole il trono della tua gloria. Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.   (Ger 14, 17-21)

 

Rit. Vieni, resta con noi, Signore, non lasciarci soli. Vieni a darci la forza per credere in Te.

 

Lett. Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. Non lascerà vacillare il tuo piede,  non si addormenterà il tuo custode.

Rit. Vieni, resta con noi, Signore…

Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d'Israele. Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra  e sta alla tua destra.

Rit. Vieni, resta con noi, Signore…

Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

Rit. Vieni, resta con noi, Signore…

 

Cel. All’uomo che chiede di non essere lasciato solo al suo destino e di essere rafforzato nella sua speranza il Signore risponde:

2Lett. "Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, per far risorgere il paese, per farti rioccupare l'eredità devastata, per dire ai prigionieri: Uscite, e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli. Non soffriranno né fame né sete e non li colpirà né l'arsura né il sole, perché colui che ha pietà di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti di acqua. Io trasformerò i monti in strade e le mie vie saranno elevate.    Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri. Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato". Si dimentica forse una donna del suo bambino,così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani

(Isaia 49,8 e ss.)

 

Cel. Rafforzati dalla Parola del Signore, intensifichiamo la nostra preghiera e a Lui gridiamo.

Rit. Vieni, resta con noi, Signore,

non lasciarci soli.

Vieni a darci la forza

per credere in Te. (2v)Invocazioni

Lett. A tutti coloro che piangono notte e giorno, senza cessare, perché, nella solitudine della loro sofferenza e nella notte della loro vita, nessuno  ha cura di loro, noi annunciamo:

Tutti. Il Signore verrà e avrà cura di voi.

Lett. A quanti ancora sono oppressi dagli orrori della fame a causa dell’egoismo dei popoli ricchi e dell’indifferenza di noi cristiani, noi chiediamo perdono e insieme annunciamo:

Tutti. Il Signore verrà e avrà cura di voi.

Lett. Ai Governanti delle nazioni, ai Pastori della Chiesa, chiamati  a dare risposte concrete e motivi di speranza all’umanità che brancola nel dubbio e nell’incertezza, e non sanno cosa fare, noi annunciamo:

Tutti. Il Signore verrà e avrà cura di voi.

Lett. A quanti si adoperano per costruire la pace nel mondo e, dopo tanti sforzi, non trovano alcun bene, affinché non cedano alla rassegnazione, noi annunciamo:

Tutti. Il Signore verrà e avrà cura di voi.

Lett. A coloro che sono  oppressi dalle   colpe, perché ancora in ritardo nella realizzazione del Regno di Dio, ma profondamente desiderosi di accendere una luce di speranza nella notte del mondo, annunciamo:

Tutti. Il Signore verrà e avrà cura di voi.

Lett. A coloro che si sentono abbandonati da Dio Padre, perché non amati dalla Chiesa madre, noi annunciamo:

Tutti. Il Signore verrà e avrà cura di voi.

Lett. Per noi qui riuniti per attendere e accogliere Cristo,  Speranza affidabile  per l’uomo disperato, Carità senza misura per l’uomo bisognoso di amore, Degno di Fede per chi confida in Lui, perché nell’attesa non si addormenti la nostra fede, non si spenga la fiamma della nostra speranza, e non si esaurisca l’olio della nostra carità, invochiamo:

Rit. Vieni, resta con noi, Signore,

non lasciarci soli.

Vieni a darci la forza

per credere in Te. (2v)

 

Cel. Dice il Signore. Ecco, ho udito il grido del mio popolo e io stesso verrò e avrò cura di voi…

Disponiamoci, allora, ad accogliere Cristo e mentre a Lui diamo gloria, lode e onore, non dimentichiamo coloro che, sfigurati dalla fame, dalla povertà e da ogni forma di ingiustizia, sono carne della sua carne e osso delle sue ossa.

Andiamo fino a Betlemme, come i pastori. E se invece di un Dio glorioso,  ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, non ci venga il dubbio di aver sbagliato il percorso. Il volto spaurito degli oppressi, la solitudine degli infelici, l'amarezza di tutti gli uomini della Terra, sono il luogo dove Egli continua a vivere in clandestinità. A noi il compito di cercarlo.

Mettiamoci in cammino senza paura.

 

 

 


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