Canto
C. Benedetta sei tu Maria tra tutte le donne.
T. E benedetto è il frutto del tuo seno.
C. Lodiamo insieme il Signore per le grandi cose che ha compiuto in Maria.
T. Davvero belle sono le tue opere, o Signore Dio Onnipotente. Tu fai bene ogni cosa.
Maria, insegnaci a cercare Gesù,
a cercarlo con tutta la nostra anima,
con il medesimo ardore.
Insegnaci a cercarlo con il fuoco dell’amore, con un desiderio divorante di raggiungere la sua Presenza.
A cercarlo come il nostro unico bene,
il nostro affetto più caro e la nostra grande speranza.
A non scoraggiarci nel cercarlo
Quando Egli ci sembra perduto, lontano, ostinatamente nascosto.
A trovarlo, a scoprirlo all’improvviso assai vicino a noi,
per la pace e la gioia nel nostro cuore.
Insegnaci a trovarlo nel silenzio,
nel raccoglimento, nella preghiera,
nel fondo di noi stessi,
nel tempio interiore che si è edificato in noi.
G. Nei Vangeli scopriamo che Maria è sempre in movimento. La troviamo sempre in cammino da un punto all’altro della Palestina. Ripercorriamo con lei il viaggio verso i monti di Giuda, per trovare la sua parente Elisabetta.
Dal Vangelo secondo Luca (1, 39-45)
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”.
Pausa di silenzio
Santa Maria, donna del primo passo,
“alzati” ancora una volta in tutta fretta
e vieni ad aiutarci prima che sia troppo tardi.
Abbiamo bisogno di te.
Nostra incredibile compagna di viaggio sulle strade della vita,
ogni volta che contempliamo
le grandi cose che ha fatto in te l’Onnipotente,
proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino
Divenuti anche noi pellegrini nella fede,
non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della sollecitudine umana
verso coloro che si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta la “città”,
recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno ad Elisabetta lontana.
(D. Tonino Bello)
Responsorio
Mi sembra, Signore, che la vita non conduca da nessuna parte. Percorro tanti sentieri e vivo tante esperienze: ma verso dove cammino e prima ancora, perché cammino?
Signore, io amo la vita e la vivo intensamente, eppure sono pieno di disincanto, consapevole della sua fragilità.
Basta un niente perché si rovini. In fondo, a volte, io stesso vivo senza speranza, senza entusiasmo. Che cos'è allora la vita e dove conduce? Perché vivere Signore? O non ha importanza farsi queste domande? Perché non limitarmi anch'io a vivere e basta?
Signore, so vivere in vari momenti della vita: il lavoro, il gioco, l'amore, l'amicizia. Ognuna di queste cose è, a suo modo, piacevole. Dentro ognuna sperimento qualcosa di strano e impalpabile: la felicità.
Una felicità piccola, ma piena, povera, ma affascinante. Mio Dio ogni momento vuole essere pieno di vita, ma ho paura che questa felicità sia illusione che passa, e resta la noia, il dolore, l'indifferenza.
Signore, vorrei che la mia vita fosse piena di qualcosa che intuisco, ma sempre mi sfugge: una felicità senza fine che non si consuma. E Tu che centri con la mia felicità? E Tu che c'entri con la felicità di ogni uomo?
Molte volte mi sembra di non avere fede, speranza e di non sentire neppure l'amore. Il demonio m'insinua la domanda: "Perché sei arrivato fino qui?, e la mia natura sente il rifiuto per le preoccupazioni, i dispiaceri, le sofferenze e vorrei una serenità pigra e facile…
Poi, l'Immacolata mi conduce con mano ferma ed affettuosa, e nel suo nome supero il lavoro, gli abissi, i cicloni…
(Dal messaggio del Papa per la XVIII giornata mondiale della gioventù).
“Cari giovani, solo Gesù conosce il vostro cuore, i vostri desideri più profondi. Solo Lui, che vi ha amati fino alla morte, è capace ci colmare le vostre aspirazioni. Le sue sono parole di vita eterna, parole che danno senso alla vita. Nessuno all’infuori di Cristo potrà darvi la vera felicità. Seguendo l’esempio di Maria, sappiate dirGli il vostro “Sì” incondizionato. Non ci sia posto nella vostra esistenza per l’egoismo né per la pigrizia. Ora più che mai è urgente che voi siate le “sentinelle del mattino”, le vedette che annunciano le luci dell’alba e la nuova primavera del Vangelo, di cui già si vedono le gemme. L’umanità ha un bisgogno imperioso della testimonianza di giovani liberi e coraggiosi, che osino andare controcorrente e proclamare con forza ed entusiasmo la propria fede in Dio, Signore e Salvatore”.
“Lasciati condurre dallo Spirito Santo.
Lasciati condurre nella pazienza, nell'amore,
nella divina Provvidenza. Lasciati condurre…
Nelle cose che non sono di tuo gradimento.
Lasciati condurre dalla misericordia divina, dall'Immacolata.
Lasciati condurre nella pace, nella pazienza
E nell'amore della divina misericordia.
Lasciati condurre… attraverso l'Immacolata,
e allora farai tantissimo bene,
renderai a Dio il massimo grado di gloria
per mezzo della salvezza delle anime”
(S. Massimiliano)
C.Dio sapiente e provvidente, che vi ha chiamati in Cristo a collaborare al suo progetto di salvezza, vi riempia dei doni dello Spirito Santo e vi renda testimoni operosi del Vangelo.
T. Amen!
C. E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre
T. Amen!
C. L’esempio della Vergine Maria illumini la nostra vita e la sua materna protezione, accompagni il nostro cammino di pace sulle strade del mondo.
T. Amen










